Null Scuola spagnola; XVII secolo.
"Vergine e bambino".
Gesso rosso e acquerello…
Descrizione

Scuola spagnola; XVII secolo. "Vergine e bambino". Gesso rosso e acquerello su carta. Presenta macchie di umidità. Misure: 14,5 x 21 cm. Disegno realizzato con sanguigna e acquerello che mostra la figura della Vergine con il Bambino. Il suo gesto intimo e materno configura un'immagine devozionale in cui il Bambino e sua madre partono da una relazione che trasmette al fedele una maggiore naturalezza. Il modo in cui la Vergine è stata ritratta, leggermente girata, si differenzia dalle consuete rappresentazioni della madre di Gesù. Le caratteristiche dell'opera fanno pensare che si tratti di un disegno preparatorio per un'opera finita, o di appunti visivi. Gli studi sono spesso utilizzati per comprendere le problematiche legate alla rappresentazione dei soggetti e per pianificare gli elementi da utilizzare nelle opere finite, come la luce, il colore, la forma, la prospettiva e la composizione. Gli studi possono avere un impatto maggiore rispetto a lavori più elaborati, grazie alle nuove intuizioni che l'artista ottiene esplorando il soggetto. Questi dettagli aiutano a rivelare i processi di pensiero e le tecniche di molti artisti. Gli studi risalgono addirittura al primo Rinascimento italiano, dove gli storici dell'arte hanno conservato alcuni studi di Michelangelo.

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Scuola spagnola; XVII secolo. "Vergine e bambino". Gesso rosso e acquerello su carta. Presenta macchie di umidità. Misure: 14,5 x 21 cm. Disegno realizzato con sanguigna e acquerello che mostra la figura della Vergine con il Bambino. Il suo gesto intimo e materno configura un'immagine devozionale in cui il Bambino e sua madre partono da una relazione che trasmette al fedele una maggiore naturalezza. Il modo in cui la Vergine è stata ritratta, leggermente girata, si differenzia dalle consuete rappresentazioni della madre di Gesù. Le caratteristiche dell'opera fanno pensare che si tratti di un disegno preparatorio per un'opera finita, o di appunti visivi. Gli studi sono spesso utilizzati per comprendere le problematiche legate alla rappresentazione dei soggetti e per pianificare gli elementi da utilizzare nelle opere finite, come la luce, il colore, la forma, la prospettiva e la composizione. Gli studi possono avere un impatto maggiore rispetto a lavori più elaborati, grazie alle nuove intuizioni che l'artista ottiene esplorando il soggetto. Questi dettagli aiutano a rivelare i processi di pensiero e le tecniche di molti artisti. Gli studi risalgono addirittura al primo Rinascimento italiano, dove gli storici dell'arte hanno conservato alcuni studi di Michelangelo.

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