Il coraggio di godere della nudità sociale

Corsa nudistaLa nostra società contemporanea appare generalmente ostile nei confronti della nudità sociale. È indubbio che i preconcetti e i luoghi comuni continuano ad alimentare una fortissima resistenza ad accettare il nudismo, per il quale è appunto fondamentale la pratica della nudità comunitaria. Così, per esempio, si percepisce come contrario alle convenzioni sociali e morali il fatto che un gruppo di uomini nudi faccia tranquillamente una bella corsa sul bagnasciuga di una spiaggia o che alcune amiche si spoglino completamente su un prato, mentre chiacchierano prendendo il sole. In entrambi i casi, ai nudisti in questione verrebbe quanto meno mossa l’accusa di essere esibizionisti o, addirittura, maniaci sessuali.

Ancora una volta ci troviamo di fronte a un atteggiamento negativo nei confronti della nudità, amaro frutto del pregiudizio che l’essere nudi riguardi esclusivamente la nostra sfera sessuale e che si possa stare nudi insieme ad altre persone nude soltanto allo scopo di fare attività erotica.

Tale atteggiamento si acquisisce generalmente prima dell’età adulta. Di solito, esso deriva dall’educazione impartita dai genitori, i quali – in maniera più o meno consapevole – instillano nei figli l’idea che la nudità sia una cosa brutta, vergognosa e legata a filo doppio con la sessualità. In un certo senso, il tabù della nudità è come una sorta di malattia genetica, che si trasmette da una generazione all’altra. Ma anche chi ha la fortuna di crescere all’interno di una famiglia tollerante o perfino favorevole nei confronti della nudità, può comunque acquisire un atteggiamento negativo a causa dell’influenza dei coetanei.

Con questa situazione di pregiudizio nei confronti della nudità, coloro i quali, dopo aver scoperto che la nudità è una fonte innocente di piacere per il corpo e lo spirito, intendono avvicinarsi alla pratica della nudità sociale, devono avere una certa forza d’animo. Da un lato, infatti, bisogna mettere in atto la decisione di passare da un nudismo vissuto in solitaria a un nudismo praticato in compagnia di altre persone: e questo può apparire a taluni come un passo impegnativo, in quanto una cosa è starsene nudi da soli, magari al riparo delle quattro mura della propria casetta, un’altra è “mettersi in gioco” denudandosi in pubblico. Dall’altro lato, la pratica della nudità sociale espone al rischio di cadere vittime dei pregiudizi, di essere cioè bollati come esibizionisti dediti alla trasgressione sessuale: potrebbe quindi essere necessario trovare il coraggio di difendere la propria scelta di praticare il nudismo, spiegando agli scettici quanti effetti benefici porti con sé la nudità sociale e quanto sbagliato sia il considerarla come il preludio di attività erotiche.

Nudità sociale Sono numerosissimi gli argomenti razionali che si possono addurre a sostegno della nudità sociale, per dimostrare chiaramente che essa non è un’espressione di esibizionismo o di perversione sessuale. Eccone sintetizzati alcuni.

  • Stare nudi, liberi da ogni indumento, dà semplicemente una sensazione di benessere, che è assolutamente slegata dal benché minimo contenuto sessuale.
  • Alla prova dei fatti, essere nudi insieme ad altre persone pure nude non provoca di per sé eccitazione sessuale, ma suscita piuttosto nobili sentimenti di apertura e vicinanza con gli altri.
  • Quando smettiamo di nasconderci sotto gli indumenti, siamo in grado di apprezzare, di rispettare e di accettare maggiormente il nostro corpo e quello degli altri.
  • Quando superiamo la nostra paura di essere nudi in presenza di altre persone, vinciamo anche altre paure irragionevoli di esporre altri aspetti di noi stessi, diventiamo più schietti, mettiamo in luce la nostra genuinità.
  • Grazie alla nudità sociale, impariamo a scindere la nudità dalla sessualità, per cui quest’ultima diventa meno problematica per noi.

Questa breve lista di argomenti ha solo una finalità esemplificativa, ma potrebbe continuare a lungo. Eppure, le persone che non hanno vissuto alcuna esperienza nudista tendono per lo più a considerare simili argomentazioni con incredulità e diffidenza, proprio perché i loro schemi di giudizio risultano pesantemente condizionati dai luoghi comuni circa la nudità.

Nudità sociale Ma allora, di fronte ai pregiudizi che affliggono il nudismo, dove possiamo trovare il coraggio di godere della nudità sociale? In realtà, la risposta è più semplice di quanto il neofita possa credere. La soluzione migliore è, lapalissianamente, quella di… praticare la nudità sociale! Per fare ciò, non sono necessari mentori o insegnanti, perché per stare nudi non c’è proprio nulla da imparare. È sufficiente tutt’al più prendere contatto con un’associazione naturista e partecipare agli eventi che essa organizza oppure, ancor più banalmente, fare una vacanza in una struttura nudista. Incontrare altra gente che già pratica la nudità sociale permette di acquisire nel giro di brevissimo tempo quel pizzico di fiducia in se stessi, che consente di superare vittoriosamente gli scogli del dubbio e di godere della bellezza dello stare nudi insieme ad altre persone.

Per quanto riguarda, invece, il problema di persuadere gli scettici (quelli che si denudano del tutto soltanto quando fanno la doccia…) che la nudità sociale non è sintomo di perversione, ma ha sostanziali effetti positivi, il discorso si fa più complicato. Ma non bisogna disperare. Parlando di nudismo con coloro che non lo conoscono affatto, occorre fare appello alla loro capacità di ragionare con pacatezza e onestà, superando concezioni della nudità viete e preconcette. Il punto, però, è che l’unica dimostrazione in grado di convincere gli scettici sarebbe la pratica stessa del nudismo! Mai come in questo caso si può dire che l’esperienza diretta vale più di mille ragionamenti teorici.

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6 risposte a Il coraggio di godere della nudità sociale

  1. francesco ha detto:

    il ,nudismo è una cosa che ancora viene tollerata da pochi,io vivo in toscana ho la fortuna di avere spiagge nudista x sentirmi a mio agio con gli altri a Rimigliano ,sasso scritto Bibbona ectc nella costa tirrenica,lo lo vivo serenamente con le altre persone parlando del più o del meno non è un concetto insegnato da piccolo è uno stile maturato dentro di me trovandomi a mio agio con persone nude,purtroppo ancora viene poco o niente tollerato e questo mi rammarica molto xchè non c’è niente di male se a uno o un gruppo di persone piace essere nudi al mare o su un prato..un bacio di cuore a tutti voi

  2. francesco ha detto:

    lo stare nudi sulle spiagge non ci vedo nulla di male..

  3. Fabrizio ha detto:

    sto scoprendo solo ora la bellezza di stare nudo in casa quando sono solo o quando dormo. E’ una cosa bellissima 🙂 credo che in questo momento se non ci fosse questo tipo di società con preconcetti e pregiudizi vivrei nudo.
    Godere ed evitare di vergognarsi del proprio corpo è sicuramente un passo avanti 😉

  4. max ha detto:

    Il nudismo e stupendo stare in spiaggie di nudismo e meraviglioso girare x casa nudo ti fa sentire te stesso

  5. Vince Capri ha detto:

    Avete perfettamente ragione….dimenticato di sottolineare una cosa fondamentale e molto importante pero’… questo problema di pregiudizio e intolleranza,esiste solo ed esclusivamente in Italia.
    Ancora questo punto vi inviterei a riflettere.

  6. MAX ha detto:

    lo scoglio che maggiormente mi preoccupa è la possibilità molto probabile di avere erezioni che durano. Anche se leggendo gli articoli di questo sito, sembra che sia questione di poco per abituarsi. E se accade voi cosa pensate? cosa fate?

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