Per saper riconoscere bisogna conoscere

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In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono.
Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.
E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.

(Mc 6,53-56 San Paolo Miki, presbitero e compagni, martiri Memoria)

Medita

La gente del luogo conosce Gesù, la sua fama lo precedeva. Ecco perché si sono attivati subito per portargli i loro malati, perché riconoscono in Gesù, la potenza di Dio, riconoscono che Lui può operare cose straordinarie. Gesù è una figura credibile agli occhi di questi uomini, si fidano di Lui, per questo gli portano i loro affetti più cari, le persone più delicate di cui bisogna prendersi molta cura.

Gesù opera tutti quei miracoli proprio per questo motivo, cioè perché quelle persone lo riconoscono come salvatore e hanno fiducia in Lui. Oggi abbiamo perso questa sicurezza, questa capacità di riconoscerlo appena passa dalla nostra vita. E Gesù passa spesso, in qualsiasi modo e forma. Siamo noi che non lo riusciamo a riconoscere perché non abbiamo più quell’interesse di volerlo nella nostra vita.

Vivi

Riconoscere Dio, avere fede in Lui, gli permette di operare grandi cose nella nostra vita. Molto spesso, però, lo scambiamo per altre categorie oppure non lo vogliamo nemmeno cercare, però poi pretendiamo che operi come vorremmo noi….

Mettiti alla ricerca vera di Cristo, pulisci gli occhiali della fede per poterlo riconoscere in tutti i modi con i quali Lui si presenta nella tua vita.

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