1848 - La strage di Sermide

Era il 24 luglio 1848. Mentre il grosso dell'esercito di Radetsky superate sulle colline veronesi le resistenze piemontesi, andarono saldamente attestandosi sulla riva sinistra del Mincio, l'armata del generale Welden puntava al Po e oltre con l'intento di sottomettere l'impero asburgico i ducati che in precedenza avevano proclamato la loro annessione al regno di Carlo Alberto.

Carlo Alberto di Savoia Carignano Re di Sardegna dal 1831 al 1849
Una pattuglia di cavalleria austriaca che aveva traghettato il Po a Ficarolo, si era spinta fino a Sermide dove, però, venne accolta a fucilate, ucciso il sergente che la comandava, gli altri costretti ad una precipitosa fuga.

Sicuramente gli austriaci sarebbero ritornati. Divenne inevitabile alla locale guardia nazionale comandata dall'ing. Giuseppe Zapparoli e dal deputato comunale Francesco Bonettini e alle due compagnie di finanzieri, una proveniente da Revere l'altra da Poggio, preparare la difesa del paese. Il pomeriggio del 26 un corpo di 800 austriaci con due cannoni dopo aver attraversato il Po a Quattrelle, puntò su Sermide una, giunta a Capo di Sotto, tra Fellonica e Sermide, si scontrò con gli uomini delle due compagnie di finanzieri e fu costretto alla ritirata oltre il fiume lasciando sul terreno 30 morti e numerosi feriti.


La Torre Civica di Sermide

Fu alle prime luci del giorno 29 che l'intera Brigata del generale Perglas, forte di 1500 soldati, assalì Sermide. Le 200 guardie nazionali e gli 80 finanzieri di Revere e Poggio affrontarono con grande coraggio l'urto austriaco. Per ben tre volte i sermidesi respinsero gli attacchi degli ussari del Perglas agevolando in tal modo la fuga degli abitanti che si raccolsero nella vicina valle. Alle ore 10 gli austriaci erano padroni del luogo. Trovarono un solo giovinetto, Amos Grego, israelita, e lo trucidarono. Poi incendiarono le case del paese di cui 64 vennero saccheggiate e distrutte. Consumato lo scempio lasciarono l'abitato. In Sermide dichiaratata in stato d'assedio rimasero 54 soldati austriaci.

La notizia dell'eccidio e della dolorosa vicenda di Sermide provocò profonda commozione. Ma solamente nel 1899 Sermide, con l'elevazione al rango di città e la concessione della medaglia d'oro al valore risorgimentale, ebbe il meritato riconoscimento del suo coraggio dimostrato in quelle tragiche giornate del luglio del 1848.

Armando Rali

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