Comfort zone – Perché la comodità può distruggere i sogni

Comfort zone - Come uscirne

Se consideriamo l’intera varietà di colori che il mondo può offrirci, la vita è un’esperienza meravigliosa. Niente ci viene regalato, è vero, ma il bello è proprio questo: ogni cosa va meritata, guadagnata con sacrificio e dedizione. Se potessimo ottenere tutto senza alcuna fatica, che valore avrebbero le cose che attualmente riteniamo preziose? Quanto sarebbe monotona ogni giornata, sapendo che con uno schiocco di dita potremmo soddisfare qualsiasi bisogno?
Gli ostacoli che si frapporranno fra noi e i nostri obiettivi sono numerosi, ma in questo articolo ne approfondiremo uno in particolare: la comfort zone.

Cos’è la comfort zone?

La comfort zone è quel territorio fisico e psicologico in cui il soggetto sa di essere totalmente al sicuro, lontano da qualsiasi pericolo o cambiamento. Può sembrare una realtà positiva, ma la verità è che l’essere vivente, per natura, ha bisogno di nuovi stimoli, di essere messo alla prova e di sperimentare se stesso per acquisire maggiore consapevolezza. Tutto questo gli permetterà di progredire, evitare di ricadere sugli stessi errori e lottare per qualcosa che avrà un valore sempre maggiore.
Provare emozioni come la paura e l’ansia non è necessariamente indice di debolezza e infelicità, piuttosto può risultare la condizione essenziale per favorire lo sviluppo dell’individuo.

La persona che sappiamo di essere oggi è il frutto di tutto ciò che abbiamo sperimentato nel passato, prendendo decisioni – semplici o no – e affrontando le conseguenze di ogni nostra azione.
Se fin dalla nascita fossimo stati in un’area di agio totale, oggi saremmo totalmente diversi e faticheremmo ad adattarci a nuovi contesti.
Ma, grazie a tutte le persone che abbiamo conosciuto e frequentato durante la nostra vita (genitori, amici, parenti ecc), è molto raro che qualcuno si sia ritrovato nella comfort zone da sempre. Questo sta ad indicare che, spesso, ci si addentra nella comfort zone per scelta. Esiste dunque un modo per uscirne?

Il tempo è denaro!

Potenzialmente ogni mattina, appena svegli, potremmo decidere di vivere una nuova vita. A stabilire se sarà così, o se continueremo a vivere come ieri, siamo proprio noi attraverso ciò che faremo durante l’arco della giornata.
Un individuo immerso nel vortice della comfort zone molto probabilmente tenderà a ripetere la stessa routine e dunque non proverà nulla di nuovo. Temendo il cambiamento, preferirà rimanere esattamente dove si trova, anche se fosse consapevole di non stare bene.
Penserà di non essere in grado di assumersi determinate responsabilità, perché in qualche modo in lui si è sviluppata una forma di paura che lo immobilizza nella sua comodità.

Fortunatamente il nostro mondo è stato “progettato” in modo perfetto: di fatto siamo noi esseri viventi a non esserlo, e questo ci spinge a volerci costantemente migliorare affinché possiamo vivere la vita che desideriamo.
Per fare questo, è opportuno che il nostro tempo venga utilizzato dedicandoci alle attività che ci avvicinano ai nostri obiettivi.
La comfort zone è soprattutto una gabbia mentale, creata da noi stessi, che ci impedisce di mettere il naso fuori e affrontare le situazioni che ci permetterebbero di scalare la vetta.
Come per ogni cosa presente su questo mondo, la soluzione è sempre dietro l’angolo e attuarla richiede coraggio. Qual è, quindi, il modo più semplice e immediato per uscire da questa gabbia?

Come riprendere il controllo

Se da una parte possiamo osservare la gabbia in cui siamo entrati e da cui fatichiamo ad uscire, dall’altra noteremo un mondo ricco di opportunità.
Tutto ciò che si trova all’esterno della nostra gabbia è il mondo che temiamo di scoprire, ossia quella sfera di conoscenza che potrebbe cambiare radicalmente il nostro modo di vedere qualsiasi cosa. Affezionati alle idee in cui crediamo, spesso riteniamo opportuno allontanarci dall’ignoto per paura di scoprire che ci siamo sbagliati. Ci rifiutiamo di osare, di correre il rischio di fallire, di dire la verità a noi stessi e agli altri, di lottare per qualcosa sfruttando il 100% delle nostre energie.
Questa paura che ci tiene lontani dal cambiamento divora i nostri pensieri e ci fa precipitare in un baratro di negatività e rassegnazione.

Il mondo esterno è la via più breve per arricchire il nostro mondo interiore e poter scegliere il percorso più adatto a noi, in base alle nostre esigenze e alle nostre migliori qualità. L’autoconsapevolezza, la capacità di conoscere se stessi sotto ogni aspetto, è essenziale ai fini del percorso da intraprendere.
Per questo motivo è opportuno valutare con spirito critico la propria persona, riportando su carta ogni singola abilità acquisita e ogni competenza mancante. Ciò segnerà l’inizio della costruzione del ponte che ci porterà alla scoperta della migliore versione di noi stessi.
Non importa quanto tempo dovremo dedicare allo studio della nostra persona: lo stiamo facendo per un’ottima ragione e questo ci consentirà di vivere secondo le nostre aspirazioni.

Comfort zone – Conclusione

Niente nella nostra vita dura in eterno, se ci opponiamo con tutte le nostre forze affinché qualcosa subisca una variazione, seppur di minima portata. Partire da questo presupposto è indispensabile per far sì che ogni nostra azione si basi su un progetto ideato da noi. Noi che ci conosciamo, che sappiamo cosa siamo in grado di fare, noi che eravamo presenti nei momenti peggiori della nostra vita. Noi che abbiamo affrontato tutto, cadendo e rialzandoci perché è solo così che si può andare avanti a testa alta.
Possiamo sempre fare di più, offrendo tutto ciò che sappiamo di poter dare perché è questo ciò di cui il mondo ha bisogno.
Il segreto è continuare a lottare indipendentemente dalle difficoltà, perché ciò che ci spaventava ieri è esattamente ciò che oggi ci fa ridere.

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2 Responses

  1. Kexydra ha detto:

    E’ proprio vero che siamo noi stessi che ci mettiamo “paletti” mentali a tutto ciò che possiamo fare. Ma per natura abbiamo paura di lasciare le situazioni sicure, è normale 🙂 dobbiamo avere ogni tanto il coraggio di provare, e sempre cambiare per adattarsi agli stimoli nuovi che riceviamo! Purtroppo non è sempre facile ma ci si prova 🙂

  2. Admin ha detto:

    Ognuno di noi ha i propri tempi per desiderare il cambiamento e modificare dunque quei limiti preimpostati.
    È giusto agire quando lo si ritiene opportuno, piuttosto che farlo quando ce lo chiedono gli altri. 😉

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