Ticengo. Abuso d’ufficio? I Gup dicono no. Agarossi soddisfatto

Il sindaco Agarossi, al centro, con i membri della lista che guida Ticengo dal 2019

Doppia archiviazione che fa luce ma forse non fa passare tutta l’amarezza. Quella provata dal sindaco di Ticengo Mauro Agarossi finito, lo scorso anno, al centro di una bufera. Insieme al suo vice Riccardo Vitari era stato accusato di abuso d’ufficio in un esposto presentato dal consigliere di minoranza Matteo Gorlani attraverso il quale quest’ultimo aveva voluto evidenziare un “amministrare totalmente ‘disinvolto’ che avvantaggia quei pochi che dovrebbero garantire trasparenza e meritocrazia nell’assoluto interesse della comunità”. L’ambito era quello di alcuni interventi: sistemazione dei muri perimetrali del cimitero con tinteggiatura, acquisto di una pensilina e altro, che la Giunta ha affidato a imprese con legami stretti di parentela con i membri dell’esecutivo stesso.

I Giudici per le indagini preliminari (Gup) del Tribunale di Cremona hanno però accolto la richiesta della Procura di archiviazione non ravvisando alcun abuso d’ufficio, tantomeno un conflitto di interessi che avrebbe potuto produrre un ingiusto profitto alle aziende a seguito delle decisioni assunte dalla Giunta. Affidamenti diretti consentiti dalla Legge perché di entità sotto la soglia oltre la quale è necessario indire gare d’appalto, selezione delle ditte in base a preventivi puntuali, e costi assolutamente in linea con i prezzi di mercato, quindi nessun danno alle casse comunali, sono le valutazioni che hanno portato la Procura prima e i Gup poi a determinare l’infondatezza delle accuse.

Soddisfatto il sindaco Agarossi che a suo tempo spiegò che si trattava “di interventi che in alcuni casi avevano necessità d’urgenza e in altri sono stati affidati con la logica che avevamo illustrato in sede di presentazione della nostra lista: cercare di lavorare a pieno regime facendo operare le realtà del paese e del territorio. Così è stato per gli interventi di manutenzione del cimitero e per il restauro di mobili antichi trovati nell’ex palazzo municipale e dati in servizio alla biblioteca. A livello di procedure abbiamo sempre rispettato la Legge e se sono stati commessi errori è stato fatto in assoluta buonafede. Purtroppo non ha giovato essere nuovi alla macchina amministrativa. Sono molto amareggiato perché mi spendo quotidianamente per il paese”. Amarezza che la doppia archiviazione si è portata via? Forse non del tutto ma l’importante è che luce sia stata fatta.