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Le geometrie ludiche di Carlo Fontanella al Museo Carà di Muggia

Con uno sguardo e una sensibilità del tutto contemporanei, coniugati a un timbro decisamente personale, Carlo Fontanella, pittore e scultore partenopeo attivo da più di quarant'anni tra Trieste e il...

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Con uno sguardo e una sensibilità del tutto contemporanei, coniugati a un timbro decisamente personale, Carlo Fontanella, pittore e scultore partenopeo attivo da più di quarant'anni tra Trieste e il Friuli, inaugura oggi alle 19 la sua personale al Museo Carà di Muggia, organizzata dall'assessorato alla Cultura e intitolata "Giochi di Carte": un approfondimento estetico e dinamico che si libra verso temi di grande attualità come quello ecologico, accedendo con calibrata, raffinata, geometrica e simbolica modularità e materiali spesso di recupero, a spazi cosmici e infiniti.

Autore complesso ma essenziale, palesa anche qui la capacità, iniziata fin dagli studi artistici a Napoli, di esprimersi per cicli unitari, in cui la scelta linguistica appartiene sempre a un ritmo consequenziale e logico in rapporto alle opere pregresse. Coerente, ma costantemente capace d'innovazioni, concepisce infatti ogni mostra come un'opera totale.

Notevole è pure la capacità tutta partenopea di divertirsi e divertire con stile, donando spesso ai propri lavori una valenza lievemente ludica o ironica, anche se rigorosa, che accentua la comunicazione poetica con il fruitore.

Invitato a prestigiosi eventi internazionali come la 52° Biennale di Venezia, autore di sculture monumentali e affreschi e protagonista di prestigio del Nord Est, Fontanella visualizza spesso in modo concettuale e ritmo elegante la propria preoccupazione per l'ecosistema anche attraverso videoinstallazioni e installazioni, quali cardini fortemente significativi della propria inventiva. Così accade per esempio in No pleonexia (dal greco antico avidità insaziabile), in cui il mondo scoppia in continuazione, perché tutto ciò che si fa al suo interno è a fine di lucro…

L'attitudine filosofica della Magna Grecia, insita nell'artista, si palesa poi in espressioni artistiche inattese: partendo per esempio dall'allusione al gioco delle carte, l'autore sviluppa, mediante suggestioni grafiche, cromatiche e tridimensionali, una riflessione sugli aspetti drammatici del nostro reale, stemperati grazie a un'azione ludica, come accade nel video Fogli viaggianti. Che s'involano leggeri verso il cielo, quasi fossero sogni o idee, forse in cerca degli dei. (m.a.)

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