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Giù gli alberi centenari di piazzale De Gasperi

Rami e tronchi tagliati dal Comune. Dapretto: «Erano a rischio crollo e sulla sicurezza non si scherza»

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Hanno fatto ombra a generazioni di triestini di tutte le età, alle giostre, ai ragazzini in bicicletta. Ieri sono stati tagliati per motivi di sicurezza, lasciando alla vista dei passanti soltanto l'ampia base, una sezione di tronco centenario, a testimonianza di una storia che ha attraversato i decenni. Sono alcuni degli alberi di piazzale Alcide De Gasperi, più precisamente quelli di fronte al nuovo comprensorio dell'Ater, che gli addetti del Servizio Verde pubblico del Comune hanno valutato oramai a rischio caduta, in base al metodo “Visual Tree Assessment” (valutazione visiva dell'albero su basi biomeccaniche). Si tratta di una metodologia di indagine, riconosciuta in molti Paesi, fra i quali l'Italia, che è eseguita per la valutazione delle condizioni strutturali dell'albero. «Operiamo frequenti controlli sull'intero patrimonio di alberi della città - ha spiegato l'assessore comunale competente in materia, Andrea Dapretto - perché vogliamo essere rispettosi delle regole di sicurezza. In particolare, quando si tratta di alberi che incombono su aree destinate ai bambini, come appunto piazzale De Gasperi. In questo casi, non si possono correre rischi. Certo - ha aggiunto - sappiamo che fa tristezza vedere scomparire alberi la cui immagine è stampata nella memoria di migliaia di triestini, ma non si può transigere».

Insomma non c'erano alternative. «I controlli sono fatti con estrema cura - ha ripreso Dapretto - e prevedono che i tecnici, con appositi e sofisticati strumenti, penetrino nel fusto arrivando in profondità, per misurare il grado di resistenza dell'albero alle eventuali intemperie, al vento, agli agenti atmosferici. Constatato il livello di rischio - ha proseguito l'assessore - non si può fare altro che programmarne il taglio».

Il Comune in ogni caso provvederà a sostituirli; ogni qual volta si provvede al taglio di un albero, l'amministrazione ne fa piantare un altro. «Come bilancio arboreo - ha evidenziato Dapretto - possiamo vantare un saldo attivo, perché non solo sostituiamo gli alberi che siamo costretti a eliminare, ma ne piantiamo altri tutte le volte che ciò è possibile». Per qualche tempo perciò piazzale De Gasperi sarà monco quasi del tutto su un lato, ma a breve arriveranno nuovi alberi a restituire all'area fra la Fiera e l'ippodromo la sua atmosfera originaria. (u.s.)

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