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Torna il Banksy triestino: dieci pinguini davanti all’Aquario “aspettando Marco”

Una sorta di pesce d'aprile, fa sapere l'autore misterioso, che ha già catturato l’attenzione di triestini e turisti

micol brusaferro
Aggiornato alle 1 minuto di lettura

I pinguini di cartone apparsi davanti all'Aquario di Trieste (Silvano)

 

TRIESTE Il Banksy triestino colpisce ancora. E questa volta, ironia della sorte, l'opera è stata collocata a pochi metri dalla mostra ufficiale sullo stesso Banksy “The Great Communicator” allestita al Salone degli Incanti di Trieste.

Una sorta di pesce d'aprile, fa sapere l'autore misterioso, "in attesa del vero Marco davanti all'Aquario", in riferimento alla statua che ritrae il pinguino Marco accanto a una bambina, che a breve verrà collocata proprio davanti all’Aquario.

La nuova opera

La nuova opera consiste in dieci pinguini di cartone, di varie dimensioni, collocati sui gradini della struttura chiusa per lavori dal 2019: proprio ieri è stato annunciato l’ennesimo slittamento della sua riapertura. Non più Pasqua, ma si parla almeno di giugno.

Un primo piano dei "pinguini d'aprile"

 

Ognuno dei pinguini riporta, questa volta, anche una sigla dell'artista. Fin dalle prime opere del mattino l'installazione ha catturato l'attenzione di triestini e turisti.

La sigla dell'autore  (foto Silvano)

 

Le ultime apparizioni

È ormai da qualche anno che l’autore misterioso dona alla città opere in modo anonimo, dedicandole a persone che non ci sono più e che hanno segnato, in modi diversi, la comunità locale e regionale.

Il "Banksy" triestino racconta le opere che ha disseminato in città

La sua ultima apparizione risaliva allo scorso gennaio quando aveva lasciato una sagoma che rappresenta Giulio Regeni fuori dalla scuola che il giovane ricercatore ucciso in Egitto ha frequentato in passato: il liceo classico Petrarca. Un omaggio tributato nell’anniversario, il settimo, della scomparsa del giovane di Fiumicello. Al liceo triestino aveva già consegnato, sempre in orario notturno, altri due quadri ispirati al ragazzo, che l’istituto ha poi raccolto e conservato all’interno.

Prima ancora c’erano stati il dipinto ispirato a Nadia Toffa, apparso nel terzo anniversario della morte a Servola, e una tela fuori dalla Questura di Trieste, nel giorno dell'anniversario della morte dei due poliziotti, Matteo Demenego e Pierluigi Rotta. L'immagine mostra una bambina, che su un muro dipinge la scritta "Per sempre figli delle stelle", 4-10-2019.

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