Un azzurro filare a gocce, l’arte e il benessere condiviso

A partire dalla riflessione sulla generazione dell’acqua, la bipersonale di Barone e Giuliani da Curva Pura approccia alla pratica artistica come mezzo di scambio e relazione

Curata da Serena Santoni, Un azzurro filare a gocce è la nuova mostra accolta negli spazi della galleria romana Curva Pura, dove le opere di Giulia Barone e di Livia Giuliani riflettono sulla generazione dell’acqua e delle sue capacità e criticità, che le artiste esplorano in due direzioni e dimensioni diverse.

La mostra rappresenta un’urgenza testimoniale nata da aspetti spesso tralasciati, abbandonati e sottovalutati nello scenario dell’arte del nostro tempo. Alla base del progetto vi è la spinta di indagine data anche dall’arteterapia che si conferma essenziale quando non si pone nei confronti dell’arte e dell’artista in un ruolo interpretativo, ma dialogante, esprimendo tutto il potenziale in uno scambio fecondo e restituendo al fruitore l’occasione per oltrepassare i confini e disegnare nuove relazioni. Ne emerge una poetica autentica in cui i percorsi artistici di Barone e Giuliani per la prima volta abbracciano sperimentazioni sia nel processo sia nella forma conclusiva, divenendo così una combinazione istantanea di uno studio in crescita, in cui affiorano un chiaro modo di operare e alcuni essenziali tratti poetici. La prima, infatti, si cimenta nella performance, pur mantenendo la pratica fotografica per documentarne i passaggi narrativi, e nella cianotipia su vetro. Livia Giuliani si mette alla prova con opere effimere, invitando il pubblico a relazionarsi con esse, e scinde l’immagine dalla parola, rendendo così tutta l’esposizione uno scenario in continuo mutamento.

Tale complessità è stata raggiunta anche grazie ai laboratori condotti dall’arteterapeuta Viola Marano, per toccare con mano conclusioni più profonde e radicate, durante le quali la pratica artistica diventa mezzo di scambio e relazione. A seguito delle esperienze laboratoriali, le installazioni si fronteggiano e portano in scena conflitti e pulsioni antitetiche, tra tormenti e tensioni, desiderio e difesa, sfidando le rappresentazioni tranquille senza preoccuparsi dell’emarginazione, con il desiderio di stimolare il pubblico al dibattito sulle pratiche artistiche, pensando l’arte nella prospettiva di un benessere condiviso al centro delle nostre esistenze.

Giulia Barone e Livia Giuliani, Un azzurro filare a gocce
a cura di Serena Santoni
fino al 9 settembre
Curva Pura – via Giuseppe Acerbi, 1a – Roma