Discussione:
Suono caldo
(troppo vecchio per rispondere)
Erg Frast
2009-02-08 17:43:30 UTC
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Perchè nel 90% delle recensioni (amatoriali o meno) di prodotti per la
riproduzione musicale, l'aggettivo "caldo" viene utilizzato come un
complimento, come una qualità intrinsecamente superiore?
Se è "caldo" vuol dire che non è neutro, vuol dire che ci sono manifeste
alterazioni della risposta in frequenza, vuol dire che è un cattivo
prodotto.
Mi sembrava un concetto elementare.

EF
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Adolfo
2009-02-08 17:55:22 UTC
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l'aggettivo "caldo" viene utilizzato come un complimento, come una qualità intrinsecamente superiore
un atteggiamento istintivo, primordiale tutto ciò che e' caldo e'
buono. Anche in altri settori ( Es. donna "Calda")





--
"SACD is dead"
Veritas filia temporis
Erg Frast
2009-02-08 18:17:34 UTC
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Post by Adolfo
l'aggettivo "caldo" viene utilizzato come un complimento, come una qualità
intrinsecamente superiore
Post by Adolfo
un atteggiamento istintivo, primordiale tutto ciò che e' caldo e'
buono. Anche in altri settori ( Es. donna "Calda")
Eppure il gelato caldo non mi ha mai convinto

EFR
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Mechmaniac
2009-02-09 02:01:11 UTC
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Post by Erg Frast
Post by Adolfo
l'aggettivo "caldo" viene utilizzato come un complimento, come una qualità
intrinsecamente superiore
Post by Adolfo
un atteggiamento istintivo, primordiale tutto ciò che e' caldo e'
buono. Anche in altri settori ( Es. donna "Calda")
Eppure il gelato caldo non mi ha mai convinto
Birra calda :(
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momo
2009-02-09 11:52:48 UTC
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Post by Mechmaniac
Post by Erg Frast
Eppure il gelato caldo non mi ha mai convinto
Birra calda :(
Gaspacho caldo :-(
SACD ®
2009-02-09 14:39:47 UTC
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Post by momo
Post by Mechmaniac
Birra calda :(
Gaspacho caldo :-(
Semifreddo caldo! :-(

--
Aliis alia placent
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Ricky
2009-02-09 22:51:02 UTC
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Post by Mechmaniac
Birra calda :(
Calda no.
Ma manco fredda :-)

Scusate l'osservazione OT ma come il suono non deve essere nè caldo ne
freddo ( perchè in entrambi i casi si applicata una equalizzazione ) la
birra deve essere alla giusta temperatura per esprimersi.
Ovviamente parlando di "Birra", non di brodaglia gasata o acqua sporca.

Va beh torniamo a parlare di note. :-)
--
Ricky

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SACD ®
2009-02-09 23:04:05 UTC
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Post by Ricky
Post by Mechmaniac
Birra calda :(
Calda no.
Ma manco fredda :-)
la birra deve essere alla giusta temperatura per esprimersi.
Ovviamente parlando di "Birra", non di brodaglia gasata o acqua sporca.
In Germania te la servono alla spina ma sempre fredda al punto giusto.
Credo che da quelle parti ne capiscano un pochino... :-)

--
Aliis alia placent
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Ricky
2009-02-09 23:11:23 UTC
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Post by SACD ®
In Germania te la servono alla spina ma sempre fredda al punto giusto.
Credo che da quelle parti ne capiscano un pochino... :-)
Si certo. Una birra leggera anche se fredda va giù bene.
Ma se ne prendi una un p' più corposa e aromatica ( basta una Weiss ),
falla scaldare un po' e poi senti la differenza.

Considera che ci sono anche le birre da meditazione, e quelle non vanno
certo ingurgitate a grandi sorsi.

Però piantiamola qui che siamo OT :-)
--
Ricky

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SACD ®
2009-02-10 09:23:00 UTC
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Post by Ricky
Considera che ci sono anche le birre da meditazione, e quelle non vanno
certo ingurgitate a grandi sorsi.
Però piantiamola qui che siamo OT :-)
Peccato! :-)

--
Aliis alia placent
http://i41.tinypic.com/314p93p.gif
momo
2009-02-10 10:23:35 UTC
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Post by Ricky
Si certo. Una birra leggera anche se fredda va giù bene.
Ma se ne prendi una un p' più corposa e aromatica ( basta una Weiss ),
falla scaldare un po' e poi senti la differenza.
Te stai a sbaglià, una Weiss dev'essere fredda. Fredda, non gelata.
Orientativamente dai 6 a max 10 gradi (una Hoegarden, olandese, sempre
Weiss come una Hell normale, ca. 6-8°) - escludiamo quella berlinese
che fatico a definire birra visto che ci aggiungi lo sciroppo - e del
resto sono bavarese, non posso gradire i prussiani :-) Quelli
mischiamo pure con le grappe! Comunque hai ragione, esistono
moltissime birre che vanno gustate a temperatura ambiente o quasi, una
Guiness per esempio - gelata perde molto - o le birre a "cascata"
inglesi in generale; poi ci sono i doppi e tripli malto ma diventa una
questione di gusti. Io vengo da Monaco di Baviera e di certo quello
che non si vuole è una birra calda o senza schiuma o... gelata! La
birra gelata è per ignoranti o gente col palato sfondato - ho pure il
termometro da birra, regalatomi da un mio zio mastro a Koblenza :-)
Curiosità: perchè i boccali sono di coccio o vetro spesso? Per
conservare la temperatura - perchè invece i calici da Weiss o per le
Lager e Pils si usano vetri normali o il peltro? Le birre vengono
stoccate in cantina, alla mescita hanno tutte la stessa temperatura e
per accelerare l'ambientamento si usano materiali diversi - ll peltro
accentua l'amarognolo molto particolare.
Comunque in baviera le birre da meditazione praticamente non esistono,
al massimo arriviamo alle scure ed affumicate - noi si va su quantità
e qualità, siam gente allegra e non dobbiamo spremere l'ultimo grado
di alcool da qualsiasi cosa - insomma se vogliamo roba forte meglio un
distillato: Korn, Obstler, Kirsch (rigorosamente a temp ambiente) e
nel mezzo prediamo il Sudtirolo dei suoi vini - anche il prosecco
scorre a fiumi a Muenchen :-)
mm

P.S. Dopo una sbronza, al mattino una bella birra calda ti rimette in
sesto: una minima quantità di alcool ed il disgusto per lo stesso ti
tengon sù per la giornato e ti faranno desistere da altre gozzoviglie
:-)
SACD ®
2009-02-10 10:54:11 UTC
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Post by momo
una Weiss dev'essere fredda. Fredda, non gelata.
Orientativamente dai 6 a max 10 gradi (una Hoegarden, olandese, sempre
Weiss come una Hell normale, ca. 6-8°) - escludiamo quella berlinese
che fatico a definire birra visto che ci aggiungi lo sciroppo
Parli della "Berliner Weisse" che può essere o rossa o verde a seconda
dello sciroppo che aggiungi, anche se ne esistono di già confezionate
nei due colori appunto. Ultimamente la Berliner Kindl ha aggiunto un
terzo aroma:
http://www.berliner-kindl.de/berliner-marken/weisse-mit-schuss.php
E' buonissima, (per chi ama bevande dolci), con bassissima gradazione
1-3°. Indicata persino per i bambini, anche se in piccole dosi.
Va servita fredda di frigorifero e ha un alto potere dissetante,
specie in estate.
Post by momo
Io vengo da Monaco di Baviera e di certo quello
che non si vuole è una birra calda o senza schiuma o... gelata!
Gelata no, ma fredda sì! :-)
Ho girato parecchio la Germania, e posso confermare che le birra che
si trovamo a Monaco sono le migliori.
Almeno per il mio gusto che detesta il retrogusto amaro che lasciano
dopo il primo sorso le birre italiche e quelle imbottigliate in
genere.
Post by momo
Curiosità: perchè i boccali sono di coccio o vetro spesso? Per
conservare la temperatura
Alcuni a Monaco ti servono la birra fredda in un boccale messo
preventivamente nel congelatore.

Un'altra cosa importante che ho notato: bere birre in bottiglia
dovunque, anche in Germania, mi causa l'immediata sensazione di essere
brillo. Accade dopo appena un paio di sorsi.
Devo perciò smettere perché se continuo mi sento male.
In Germania bevo boccaloni alla spina da 500 ml, anche a stomaco
vuoto, e non mi fanno N-U-L-L-A.
Quanto incidono i conservanti nel problema?

--
Aliis alia placent
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Ricky
2009-02-10 18:21:52 UTC
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Post by SACD ®
Un'altra cosa importante che ho notato: bere birre in bottiglia
dovunque, anche in Germania, mi causa l'immediata sensazione di essere
brillo. Accade dopo appena un paio di sorsi.
Devo perciò smettere perché se continuo mi sento male.
In Germania bevo boccaloni alla spina da 500 ml, anche a stomaco
vuoto, e non mi fanno N-U-L-L-A.
Quanto incidono i conservanti nel problema?
Beh quelle tedesche non sono pastorizzate e vanno consumate in breve tempo.
Quelle che ti propinano in Italia sono pastorizzate e ormai bevi i cadaverini
dei fermenti e dei lieviti.

Se per questo ho notato lo stesso effetto con una birra ben più massiccia come
la Guinness. A Dublino 2 pinte andavano giù lisce (o quasi :-) ), a Milano mezza
pinta la sento già.
--
Ricky

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momo
2009-02-10 22:35:00 UTC
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Post by SACD ®
Parli della "Berliner Weisse" che può essere o rossa o verde a seconda
dello sciroppo che aggiungi, anche se ne esistono di già confezionate
nei due colori appunto. Ultimamente la Berliner Kindl ha aggiunto un
http://www.berliner-kindl.de/berliner-marken/weisse-mit-schuss.php
E' buonissima, (per chi ama bevande dolci), con bassissima gradazione
1-3°. Indicata persino per i bambini, anche se in piccole dosi.
Va servita fredda di frigorifero e ha un alto potere dissetante,
specie in estate.
Io quasi quasi la preferisco senza sciroppo (solo l'idea mi disgusta),
sembra acetello, quello che i nostri nonni/padri facevano con l'avanzo
della pigiatura dell'uva,
Post by SACD ®
Ho girato parecchio la Germania, e posso confermare che le birra che
si trovamo a Monaco sono le migliori.
La Baviera è la capitale mondiale: Lager, Pils, Weiss, Scura,
affumicata, malto etc. sono tutte state elaborate da mastri birrai
bavaresi - oltretutto la Birreria più antica del mondo è di lì
(Weihenstephan, ufficialmente nel 1040, ma tradizionalmente nel
725!!!)
Post by SACD ®
Almeno per il mio gusto che detesta il retrogusto amaro che lasciano
dopo il primo sorso le birre italiche e quelle imbottigliate in
genere.
Come hai detto è una questione di gusto, le italiche non sono male
come Lager, birre generalmente in bottiglia, da Lager ovvero da
conservare o consumo casalingo - la classica birra bavarese dev'essere
fresca, molto fresca, spillata - d'estate è uno spettacolo andare
nelle osterie tradizionali servite dalle botti e vedere la botta alla
spina. Alla sagra estiva non mi dimenticherò mai dei vecchi bavaresi
con i calzoncini di pelle incuranti della pioggerellina ma stendevano
la mano sul boccale - vada bagnarsi, annacquare la birra no :-)
Post by SACD ®
Alcuni a Monaco ti servono la birra fredda in un boccale messo
preventivamente nel congelatore.
Un'altra cosa importante che ho notato: bere birre in bottiglia
dovunque, anche in Germania, mi causa l'immediata sensazione di essere
brillo. Accade dopo appena un paio di sorsi.
Lager e Pils hanno gradazioni più alte, a volte anche il doppio di una
Helle - lo noti anche negli "sbronzi", bere molta birra leggere alla
fine ti porta sonnolenza mentre quelle più alcoliche esasperano gli
animi. Se ti capita di andare all' Oktoberfest non succedono mai
grandi casini (e la birra è già un grado in più della normale) mentre
in grandi assemblamenti e massiccio uso di Pils e Lager la rissa
capita (più a nord vai peggio è: Uk, Danimarca etc.).
Ed il bavarese tradizionale è basso, grosso di ventre, scuro di pelo
e rude :-)
Post by SACD ®
Devo perciò smettere perché se continuo mi sento male.
In Germania bevo boccaloni alla spina da 500 ml, anche a stomaco
vuoto, e non mi fanno N-U-L-L-A.
Quanto incidono i conservanti nel problema?
Nulla, i conservanti non hanno posto nelle birre teutoniche,
Rheinheitsgebot: acqua, malto (frumento) e luppolo nient'altro, tutto
il resto è truffa. Per farle durare si pastorizza e questo fà
un'enorme differenza tra una Helle spillata con neanche una settimana
di vita ed una in bottiglia - per le Lager il discorso è diverso.
mm

Ricky
2009-02-10 18:16:37 UTC
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Post by momo
Comunque hai ragione, esistono
moltissime birre che vanno gustate a temperatura ambiente o quasi, una
Guiness per esempio - gelata perde molto -
Una volta a Dublino ho osato avvicinare alla bocca il bicchiere di Guiness
gelata appena finita di spillare ( ed è tutto un rito ).
Poco ci mancava che mi mozzassero la mano per il sacrilegio :-)
Va fatta riposare.
Post by momo
di certo quello
che non si vuole è una birra calda o senza schiuma o... gelata!
La schiuma è fondamentale per mantenere l'aroma della birra.
Post by momo
La birra gelata è per ignoranti o gente col palato sfondato
E' un ottimo modo per prendere una ciuca da record o per nascondere la cattiva
qualità della broda :-)
Post by momo
Comunque in baviera le birre da meditazione praticamente non esistono,
Infatti sono appannaggio dei monaci belgi. ( Mica scemi ;-) )
Post by momo
P.S. Dopo una sbronza, al mattino una bella birra calda ti rimette in
sesto: una minima quantità di alcool ed il disgusto per lo stesso ti
tengon sù per la giornato e ti faranno desistere da altre gozzoviglie
:-)
E ti fan digerire col ruttino :-)
--
Ricky

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SACD ®
2009-02-08 18:33:39 UTC
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Post by Erg Frast
Perchè nel 90% delle recensioni (amatoriali o meno) di prodotti per la
riproduzione musicale, l'aggettivo "caldo" viene utilizzato come un
complimento, come una qualità intrinsecamente superiore?
Non certo per me.
Post by Erg Frast
Se è "caldo" vuol dire che non è neutro, vuol dire che ci sono manifeste
alterazioni della risposta in frequenza, vuol dire che è un cattivo
prodotto.
Da sempre d'accordo.
Post by Erg Frast
Mi sembrava un concetto elementare.
Chi vuole un suono "caldo", richiama un suono colorato e alterato.
Per pura cronaca, gli analogisti e i valvolisti ad esempio rientrano
nella categoria, proprio perché, nel 90% dei casi che li coinvolgono,
gli attrezzi e/i dispositivi che amano e/o esaltano, possono tutt'al
più concedere una rappresentazione colorata e alterata della realtà
musicale.

--
Aliis alia placent
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Erg Frast
2009-02-08 19:27:39 UTC
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Post by SACD ®
Post by Erg Frast
Perchè nel 90% delle recensioni (amatoriali o meno) di prodotti per la
riproduzione musicale, l'aggettivo "caldo" viene utilizzato come un
complimento, come una qualità intrinsecamente superiore?
Non certo per me.
Post by Erg Frast
Se è "caldo" vuol dire che non è neutro, vuol dire che ci sono manifeste
alterazioni della risposta in frequenza, vuol dire che è un cattivo
prodotto.
Da sempre d'accordo.
Post by Erg Frast
Mi sembrava un concetto elementare.
Chi vuole un suono "caldo", richiama un suono colorato e alterato.
Per pura cronaca, gli analogisti e i valvolisti ad esempio rientrano
nella categoria, proprio perché, nel 90% dei casi che li coinvolgono,
gli attrezzi e/i dispositivi che amano e/o esaltano, possono tutt'al
più concedere una rappresentazione colorata e alterata della realtà
musicale.
Meriterebbe indagare sulle recondite ragioni psicologiche di queste
tendenze.

EF
--
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Deimos
2009-02-08 21:05:49 UTC
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Post by SACD ®
Chi vuole un suono "caldo", richiama un suono colorato e alterato.
Per pura cronaca, gli analogisti e i valvolisti ad esempio rientrano
nella categoria, proprio perché, nel 90% dei casi che li coinvolgono,
gli attrezzi e/i dispositivi che amano e/o esaltano, possono tutt'al
più concedere una rappresentazione colorata e alterata della realtà
musicale.
E' pur vero però che il confine tra suono caldo/freddo (colorato) e il
"carattere" della riproduzione è sottilissimo. Nel senso che a parità di
impianto, per quanto equilibrato, inserendo come variabile 1000 diffusori
diversi, non avrà mai una resa timbrica di riferimento. Si tratta di
colorazione del messaggio sonoro oppure dell'interpretazione dei costruttori
nella eterna ricerca della fedeltà deo suono?
Per fare un esempio nel campo dell'orologeria, il fine ultimo è quello di
segnare il tempo nel modo più preciso possibile. Tutti gli orologi, da
quelli meccanici a quelli elettronici tendono a questo. La perfezione è un
parametro chiaro: la precisione. In alta fedeltà invece non esiste un
parametro chiaro, anche perché neanche due violini apparentemente uguali
suonano allo stesso modo.
Per cui, il suono riprodotto è sempre modificato (in peggio) e penso sia più
corretto definirlo "caratterizzato" che alterato.
--
Ciao
Deimos
Erg Frast
2009-02-08 22:47:19 UTC
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Post by Deimos
parametro chiaro: la precisione. In alta fedeltà invece non esiste un
parametro chiaro,
Per nulla daccordo, l'alta fedeltà è una di quelle rare cose in cui un
parametro chiaro, o meglio una condizione ideale esiste eccome. Che poi
sia un casino definirlo in maniera oggettiva con numeri è un'altro paio di
maniche.
Il colore però è una cosa molto rudimentale (già la morbidezza per me
sarebbe più complicata) da verificare. Lo si può fare con strumenti dal
costo di poche miliaia di euro (analizzatore di spettro e microfono).

Quando incasinano parecchio la risposta in frequenza diventa solo più
difficile usare termini come freddo e caldo.
Una cassa come questa:
http://www.soundstagenetwork.com/measurements/speakers/bw_cm1/
suona apparentemente fredda, a causa del rapporto tra medio-alto e alto,
mentre in realtà nel suo complesso ha un suono caldo, vista la maggiore
energia in basso. L'unica cosa certa è che un po' incasinata.
Quest'altra invece non pare avere di questi problemi:
http://www.stereophile.com/standloudspeakers/1107dyn/index4.html
Ma i problemi potrebbe averli l'aspirante aquirente dopo la rapina in
banca.

EF
--
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Deimos
2009-02-09 21:05:38 UTC
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Post by Erg Frast
Post by Deimos
parametro chiaro: la precisione. In alta fedeltà invece non esiste un
parametro chiaro,
Per nulla daccordo, l'alta fedeltà è una di quelle rare cose in cui un
parametro chiaro, o meglio una condizione ideale esiste eccome. Che
poi sia un casino definirlo in maniera oggettiva con numeri è
un'altro paio di maniche.
Hai hai hai.
L'alta fedeltà è quanto di più opinabile ci sia nel panorama musicale, altro
chè! Se così non fosse tutti gli impianti suonerebbero allo stesso perfetto
modo. La tecnologia per farlo c'è, ma NESSUNO mai riuscirà a riprodurre un
evento musicale in modo univoco e riporducibile da tutti gli impianti. La
complessità stessa del mondo musicale e talmente elevata che è praticamente
impossibile definire se uno strumento musicale riprodotto suoni veramente
così o meno. Pensa che anche la pressione atmosferica, l'umidità e la
temperatura influiscono, a volte pesantemente, sul suono degli strumenti.
Gli armonicisti sanno benissimo cosa vuol dire suonare una armonica dopo un
ora che ci soffiano dentro!
E poi, ci sono infinite variabili sulla registrazione di un evento musicale.
Tanto che, anche registrando gli stessi strumenti con gli stessi musicisti,
ma in due teatri diversi, risulterebbero differenze abissali. Qual'è la vera
fedeltà allora? quella della prima registrazione o quelle successive?
E poi una registrazione subisce tantissimi passaggi e per ultimo quello che
va dai diffusori alle nostre orecchie. E qui si infrange ogni speranza di
riproduzione fedele dell'evento. L'ambiente perfetto non esiste, così come
il diffusore perfetto, e dai tuoi grafici si evince in modo inequivocabile.
Anche in questo grafico da te postato:
Loading Image...
si capisce che il diffusore non è in grado di riprodurre una risposta in
frequenza perfettamente rispondente alla realtà. E con quel modulo e quella
rotazione di fase, per quanto limitata, si capisce che è in grado di variare
il rendimento dell'amplificatore in modo da peggiorare ulteriormente le
cose.
Post by Erg Frast
Il colore però è una cosa molto rudimentale (già la morbidezza per me
sarebbe più complicata) da verificare. Lo si può fare con strumenti
dal costo di poche miliaia di euro (analizzatore di spettro e
microfono).
Ti consiglierei "caldamente" di lasciar perdere le misure strumentali e di
affidarti molto di più alle tue orecchie.
Post by Erg Frast
Quando incasinano parecchio la risposta in frequenza diventa solo più
difficile usare termini come freddo e caldo.
http://www.soundstagenetwork.com/measurements/speakers/bw_cm1/
suona apparentemente fredda, a causa del rapporto tra medio-alto e
alto, mentre in realtà nel suo complesso ha un suono caldo, vista la
maggiore energia in basso. L'unica cosa certa è che un po' incasinata.
Evidentemente non hai mai ascoltato le CM1.
Le CM1 sono dei diffusori che montano un tweeter in alluminio (con tutto ciò
che comporta tale scelta) e un woofer di appena 130 mm. Ha una risposta in
frequenza dichiarata che va dai 55 Hz fino ai 22 KHz, ma misurata a +-3 db!!
Sai che vuol dire? Quei diffusori, per quanto validissimi e molto
dettagliati, sono tutt'altro che caldi! E quanto ai bassi, beh... mi
dispiace deluderti, ma in ambiente ne hanno pochini. Sono di ottima qualita,
ma sono pur sempre pochini.
Post by Erg Frast
http://www.stereophile.com/standloudspeakers/1107dyn/index4.html
Ma i problemi potrebbe averli l'aspirante aquirente dopo la rapina in
banca.
Queste non le ho sentite, ma sembrano un ottimo prodotto. Fermo restando che
non si può prescindere dalle leggi fisiche il vero rendimento sui bassi è
tutto da verificare.
--
Ciao
Deimos
unknown
2009-02-09 10:58:06 UTC
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Post by SACD ®
Per pura cronaca, gli analogisti e i valvolisti ad esempio rientrano
nella categoria, proprio perché, nel 90% dei casi che li coinvolgono,
gli attrezzi e/i dispositivi che amano e/o esaltano, possono tutt'al
più concedere una rappresentazione colorata e alterata della realtà
musicale.
non ci puoi fare nulla. la realtà musicale la vivi solo di fronte ad un
palco. già nel momento in cui le onde sonore vengono transdotte, inizia la
colorazione: a causa della pletora di dispositivi in cascata dalla membrana
del microfono in studio all'altoparlante domestico, senza contare che spesso
l'omino dietro la console non ha un orecchio troppo lineare.
parlando di valvole, se anche non le metti nell'impianto di casa, qualche
pentodo nel percorso che il segnale ha fatto dal musicista all'orecchio
dell'audiofilo c'è sempre stato, e ci sarà sempre.
Erg Frast
2009-02-09 11:19:40 UTC
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Post by unknown
l'omino dietro la console non ha un orecchio troppo lineare.
parlando di valvole, se anche non le metti nell'impianto di casa, qualche
pentodo nel percorso che il segnale ha fatto dal musicista all'orecchio
dell'audiofilo c'è sempre stato, e ci sarà sempre.
Ne parlavo una volta con un amico tecnico del suono. Bisogna scindere i
due momenti: quello produzione del suono da quello della riproduzione.
Il primo è dominato da istanze artistiche ed espressive. L'artista (di
concerto col tecnico) decide che suono vuole, e qui si potrà optare anche
per l'uso di valvole o qualsiasi altra cosa, perchè fondamentalmente è
l'artista che decide, così come il pittore decide quali colori usare.
Nel secondo momento, quella della riproduzione sonora, che può avvenire ad
es. nell'abitazione di chi ha comprato il disco, non è più ammissibile
nessuna "interpretazione", perchè altererebbe l'idea del musicista
ricreando qualcosa di diverso ed arbitrario. Poi in pratica lo si può
anche fare, ma bisognerebbe essere consapevoli che si sta compiendo una
prevaricazione.
Ovviamente questi discorsi molto raffinati sul rispetto dell'opera
dell'artista hanno senso se si sta parlando di arte. Con le canzonette non
è il caso di porsi tanti problemi.

EF
--
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SACD ®
2009-02-09 11:47:18 UTC
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Post by Erg Frast
Ne parlavo una volta con un amico tecnico del suono. Bisogna scindere i
due momenti: quello produzione del suono da quello della riproduzione.
Il primo è dominato da istanze artistiche ed espressive. L'artista (di
concerto col tecnico) decide che suono vuole, e qui si potrà optare anche
per l'uso di valvole o qualsiasi altra cosa, perchè fondamentalmente è
l'artista che decide, così come il pittore decide quali colori usare.
Nel secondo momento, quella della riproduzione sonora, che può avvenire ad
es. nell'abitazione di chi ha comprato il disco, non è più ammissibile
nessuna "interpretazione", perchè altererebbe l'idea del musicista
ricreando qualcosa di diverso ed arbitrario. Poi in pratica lo si può
anche fare, ma bisognerebbe essere consapevoli che si sta compiendo una
prevaricazione.
Ovviamente questi discorsi molto raffinati sul rispetto dell'opera
dell'artista hanno senso se si sta parlando di arte. Con le canzonette non
è il caso di porsi tanti problemi.
Aderisco al 100% a questo ragionamento. :-)

--
Aliis alia placent
http://i41.tinypic.com/314p93p.gif
unknown
2009-02-09 12:41:08 UTC
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Post by Erg Frast
Nel secondo momento, quella della riproduzione sonora, che può avvenire ad
es. nell'abitazione di chi ha comprato il disco, non è più ammissibile
nessuna "interpretazione", perchè altererebbe l'idea del musicista
ricreando qualcosa di diverso ed arbitrario.
era esattamente il concetto che volevo esprimere. il termine alta fedeltà
andrebbe inteso come precisa riproduzione del contenuto registrato, e basta.
ma volendo perseguire fino in fondo tale filosofia, allora l'audiofio
dovrebbe ascoltare solo con rogers ls5/a, tannoy little red e simili
SACD ®
2009-02-09 14:39:47 UTC
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On Mon, 9 Feb 2009 13:41:08 +0100, "bluetrain"
Post by unknown
ma volendo perseguire fino in fondo tale filosofia, allora l'audiofio
dovrebbe ascoltare solo con rogers ls5/a, tannoy little red e simili
Cioè: senza bassi, con poca dinamica, e con gli alti limitati?
Non fa per me. :-)

--
Aliis alia placent
http://i41.tinypic.com/314p93p.gif
unknown
2009-02-09 15:19:21 UTC
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Post by SACD ®
Cioè: senza bassi, con poca dinamica, e con gli alti limitati?
Non fa per me. :-)
secondo me tu in una stanza segreta hai un paio di la scala ed una coppia di
monotriodi 845 classe a. :-)
SACD ®
2009-02-09 15:42:23 UTC
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On Mon, 9 Feb 2009 16:19:21 +0100, "bluetrain"
Post by unknown
Post by SACD ®
Cioè: senza bassi, con poca dinamica, e con gli alti limitati?
Non fa per me. :-)
secondo me tu in una stanza segreta hai un paio di la scala ed una coppia di
monotriodi 845 classe a. :-)
Immaginando un po' sarebbe veramente carino!
Ma così non è. ;-)
A me piacciono tremendamente i diffusori "stretti" sul basso.
Che so, in sospensione pneumatica (purtroppo non ne fanno più) o un
reflex passivo (pochi, come le mie CS7), e con alti cristallini ed
ultraestesi, ma mai emessi da una tromba colorata.
Quanto ai monotriodi, per dire la sincera verità, non saprei proprio
cosa farmene! :-)

--
Aliis alia placent
http://i41.tinypic.com/314p93p.gif
unknown
2009-02-09 16:24:40 UTC
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Post by SACD ®
A me piacciono tremendamente i diffusori "stretti" sul basso.
Che so, in sospensione pneumatica (purtroppo non ne fanno più) o un
reflex passivo (pochi, come le mie CS7), e con alti cristallini ed
ultraestesi, ma mai emessi da una tromba colorata.
le heresy III, che ho la fortuna di possedere, suonano proprio così. appena
acquistate in effetti ero un po' preoccupato da una lieve prepotenza degli
acuti (assolutamente non evidente nella coppia che avevo ascoltato in
negozio). dopo due anni di uso però quella marcatura sulle alte si è
progressivamente trasformata in piacevole ed analitica nitidezza. non so se
sono io che mi sono assuefatto, o se è effettivamente cambiato fisicamente
qualcosa nei driver.
prima le pilotavo con un cinese basato su el34, ma adesso vanno alla grande
con un integratucolo nad.da 40+40. purtroppo non ho spazio in casa, e
soprattutto denaro da investire per verificare se effettivamente con un
amplificazione a tubi siano piu gradevoli.
SilverLeo
2009-02-09 20:07:47 UTC
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nitidezza. non so se sono io che mi sono assuefatto, o se è
effettivamente cambiato fisicamente qualcosa nei driver.
Sei invecchiato, semplicemente.
Si dice che a guardare gli esami audiometrici della stessa persona a
distanza di qualche anno ci siano sorprese non da poco.
AndreaCD
2009-02-09 19:58:21 UTC
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Post by unknown
era esattamente il concetto che volevo esprimere. il termine alta fedeltà
andrebbe inteso come precisa riproduzione del contenuto registrato, e basta.
Esattamente.


A.CiD
SACD ®
2009-02-09 11:47:18 UTC
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On Mon, 9 Feb 2009 11:58:06 +0100, "bluetrain"
Post by unknown
Post by SACD ®
Per pura cronaca, gli analogisti e i valvolisti ad esempio rientrano
nella categoria, proprio perché, nel 90% dei casi che li coinvolgono,
gli attrezzi e/i dispositivi che amano e/o esaltano, possono tutt'al
più concedere una rappresentazione colorata e alterata della realtà
musicale.
non ci puoi fare nulla. la realtà musicale la vivi solo di fronte ad un
palco.
E lo dici a me?
Il fatto è che qualsiasi (lontana) verosimiglianza con l'evento reale
con un "suono caldo" si allontana moltissimo.
Post by unknown
già nel momento in cui le onde sonore vengono transdotte, inizia la
colorazione
Se "colori" ancor più perché i dispositivi che utilizzi la
"colorazione" ce l'hanno nel DNA, non fai che peggiorare la
situazione.
Post by unknown
parlando di valvole, se anche non le metti nell'impianto di casa, qualche
pentodo nel percorso che il segnale ha fatto dal musicista all'orecchio
dell'audiofilo c'è sempre stato, e ci sarà sempre.
Se ne aggiungi altri in ogni dove (persino nei lettori CD, bleah!),
non fai che peggiorare nettamente la situazione.

--
Aliis alia placent
http://i41.tinypic.com/314p93p.gif
frankjr
2009-02-08 19:15:05 UTC
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Post by Erg Frast
Perchè nel 90% delle recensioni (amatoriali o meno) di prodotti per la
riproduzione musicale, l'aggettivo "caldo" viene utilizzato come un
complimento, come una qualità intrinsecamente superiore?
Se è "caldo" vuol dire che non è neutro, vuol dire che ci sono manifeste
alterazioni della risposta in frequenza, vuol dire che è un cattivo
prodotto.
Mi sembrava un concetto elementare.
A meno che, il cd in questione (o LP o SACD) non abbia il "suono caldo"
come sua caratteristica! Però sono d'accordo con te....te lo immagini un
disco dei Cure riprodotto con un suono "caldo"? Lol!
Anche io penso che se il suono della sorgente è tiepido, la riproduzione
debba essere tiepida, e se (come purtroppo accade) la sorgente è schifosa,
il suono deve uscire schifoso. Per questo ho abolito dal mio impianto ogni
controllo di tono o mixer o preamplificatore, tranne che per il RIAA per i
vinili, purtroppo necessario!!!!!! Sarò scemo, ma mi piace così!
--
frankjr
Alberto Giaccaglia
2009-02-09 07:09:45 UTC
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Post by Erg Frast
Perchè nel 90% delle recensioni (amatoriali o meno) di prodotti per la
riproduzione musicale, l'aggettivo "caldo" viene utilizzato come un
complimento, come una qualità intrinsecamente superiore?
***A memoria, credo che si sia cominciato a parlare di suono 'caldo'
all'epoca dei primi lettori CD.

I quali erano definiti, il più delle volte, 'freddi' e 'troppo analitici'
...


Il che era pure vero: i primi cd players, salvo poche eccezioni, facevano
spavento, in confronto a quelli già della seconda o terza 'generazione'.
Inoltre, i primissimi esemplari di cd erano spesso terrificanti.


Però a me è sempre piaciuta, la definizione di suono 'caldo', rende bene
l'idea !!



Alberto
uhne
2009-02-09 09:39:59 UTC
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Post by Erg Frast
Perchè nel 90% delle recensioni (amatoriali o meno) di prodotti per la
riproduzione musicale, l'aggettivo "caldo" viene utilizzato come un
complimento, come una qualità intrinsecamente superiore?
Non superiore: migliore.
Post by Erg Frast
Se è "caldo" vuol dire che non è neutro, vuol dire che ci sono manifeste
alterazioni della risposta in frequenza, vuol dire che è un cattivo
prodotto.
Caldo come sinonimo di piacevole all'ascolto.
Come penso tutti siano orientati quando incidono qualcosa: far sì che sia
ascoltato e ascoltabile.
Poi ci sono altri casi che, riportando sentimenti e sensazioni opposte,
generano suoni tendenzialmente freddi, metallici, trasparenti, ...
accettabili pure questi, pure dal sottoscritto, ma più adatti ad ascolti più
tecnici, sonorizzazioni, ... cose del genere,
non adatti ad ascolti che superino i 30-60 minuti ed oltre.



--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Erg Frast
2009-02-09 11:06:18 UTC
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Post by uhne
Caldo come sinonimo di piacevole all'ascolto.
Come penso tutti siano orientati quando incidono qualcosa: far sì che sia
ascoltato e ascoltabile.
Poi ci sono altri casi che, riportando sentimenti e sensazioni opposte,
generano suoni tendenzialmente freddi, metallici, trasparenti, ...
accettabili pure questi, pure dal sottoscritto, ma più adatti ad ascolti più
tecnici, sonorizzazioni, ... cose del genere,
non adatti ad ascolti che superino i 30-60 minuti ed oltre.
C'è un equivoco: "Caldo" non vuol dire piacevole all'ascolto.
Caldo è un suono che differisce da un suono neutro (il rumore bianco) per
il fatto di avere una diversa distribuzione dell'energia sonora lungo lo
spettro. Ovvero un suono con più energia a bassa frequenza e meno ad alta.
Facendo riferimento allo spettro questo penderà verso destra.

Quanto al più o meno ascoltabile, penso che qualsiasi musicista troverà
decisamente poco ascoltabile il suo suono riprodotto in presenza di
un'alterazione di colore, perchè semplicemente non è più lui.

Poi dici delle cose che non capisco: "freddi, metallici, trasparenti"...
Cosa centra il trasparente?

EF
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
uhne
2009-02-09 12:29:10 UTC
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Post by Erg Frast
Post by uhne
Caldo come sinonimo di piacevole all'ascolto.
Come penso tutti siano orientati quando incidono qualcosa: far sì che sia
ascoltato e ascoltabile.
Poi ci sono altri casi che, riportando sentimenti e sensazioni opposte,
generano suoni tendenzialmente freddi, metallici, trasparenti, ...
accettabili pure questi, pure dal sottoscritto, ma più adatti ad ascolti più
tecnici, sonorizzazioni, ... cose del genere,
non adatti ad ascolti che superino i 30-60 minuti ed oltre.
C'è un equivoco: "Caldo" non vuol dire piacevole all'ascolto.
Caldo è un suono che differisce da un suono neutro (il rumore bianco) per
...
Non stavo facendo un discorso in ambito tecnico.
Purtroppo abbiamo culture diverse.
Post by Erg Frast
Poi dici delle cose che non capisco: "freddi, metallici, trasparenti"...
Cosa centra il trasparente?
Ripeto: culture diverse.




--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Erg Frast
2009-02-09 15:27:33 UTC
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Post by uhne
Post by Erg Frast
Post by uhne
Caldo come sinonimo di piacevole all'ascolto.
Come penso tutti siano orientati quando incidono qualcosa: far sì che
sia
Post by Erg Frast
Post by uhne
ascoltato e ascoltabile.
Poi ci sono altri casi che, riportando sentimenti e sensazioni opposte,
generano suoni tendenzialmente freddi, metallici, trasparenti, ...
accettabili pure questi, pure dal sottoscritto, ma più adatti ad ascolti
più
Post by Erg Frast
Post by uhne
tecnici, sonorizzazioni, ... cose del genere,
non adatti ad ascolti che superino i 30-60 minuti ed oltre.
C'è un equivoco: "Caldo" non vuol dire piacevole all'ascolto.
Caldo è un suono che differisce da un suono neutro (il rumore bianco) per
...
Non stavo facendo un discorso in ambito tecnico.
Purtroppo abbiamo culture diverse.
Post by Erg Frast
Poi dici delle cose che non capisco: "freddi, metallici, trasparenti"...
Cosa centra il trasparente?
Ripeto: culture diverse.
In effetti i problemi di comunicazione e la mancana di un linguaggio
comune sono dei classici nel mondo dei suoni. Però concordare un
linguaggio può essere molto utile.
Non vorrei esserti sembrato spocchioso, se si mi scuso.


EF
--
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unknown
2009-02-09 00:38:35 UTC
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Post by Erg Frast
Se è "caldo" vuol dire che non è neutro, vuol dire che ci sono manifeste
alterazioni della risposta in frequenza, vuol dire che è un cattivo
prodotto.
se è per questo, le alterazioni della risposta in frequenza nascono fin
dalla capsula del microfono che riprende lo strumento. il quale oltretutto
ha una voce profondamente diversa a seconda dell'ambiente in cui viene
ripreso.
la musica registrata è solo un tentativo di ricostruire un fenomeno
naturale, e la inevitabile alterazione dell'informazione avviene molto prima
dell'impianto domestico.
ad esempio se riprendo una sassofono tenore con il classico u67 avrò una
splendida restituzione dello strumento, ma con la colorazione caratteristica
del pentodo ef86, che in molti abbiamo grezzamente definito come calda,
vellutata ed in altri modi ameni...
non per questo l'u67 viene considerato un cattivo prodotto, anzi...
imho il concetto di linearità nella musica riprodotta è sempre piuttosto
aleatorio
momo
2009-02-09 12:03:47 UTC
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Post by Erg Frast
Perchè nel 90% delle recensioni (amatoriali o meno) di prodotti per la
riproduzione musicale, l'aggettivo "caldo" viene utilizzato come un
complimento, come una qualità intrinsecamente superiore?
Se è "caldo" vuol dire che non è neutro, vuol dire che ci sono manifeste
alterazioni della risposta in frequenza, vuol dire che è un cattivo
prodotto.
Mi sembrava un concetto elementare.
Difatti lo è o perlomeno lo dovrebbe essere per un'audiofilo nel senso
stretto, ovvero che esclude il my-fi. Se il suono "caldo" contribuisce
alla piacevolezza d'ascolto di chi ne usufruisce diventa un parametro
di qualità, ovviamente è soggettivo - oggettivamente nella
riproduzione tanto c'è sul supporto, tanto dovrebbe essere percepito.
Una cosa da considerare però, è che ognuno di noi è dotato di
ricevitori (orecchie) configurati in maniera diversissima, pertanto il
suono originale potrebbe non gratificare quanto uno artefatto e
siccome uno ascolta musica per piacere e non per l'assoluta fedeltà
numerica dei parametri ci sta pure la predilezione per le coloriture.
Il my-fi che si sostituisce all'hi-fi
mm
Post by Erg Frast
EF
Erg Frast
2009-02-09 15:31:52 UTC
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Post by momo
Post by Erg Frast
Perchè nel 90% delle recensioni (amatoriali o meno) di prodotti per la
riproduzione musicale, l'aggettivo "caldo" viene utilizzato come un
complimento, come una qualità intrinsecamente superiore?
Se è "caldo" vuol dire che non è neutro, vuol dire che ci sono manifeste
alterazioni della risposta in frequenza, vuol dire che è un cattivo
prodotto.
Mi sembrava un concetto elementare.
Difatti lo è o perlomeno lo dovrebbe essere per un'audiofilo nel senso
stretto, ovvero che esclude il my-fi. Se il suono "caldo" contribuisce
alla piacevolezza d'ascolto di chi ne usufruisce diventa un parametro
di qualità, ovviamente è soggettivo - oggettivamente nella
riproduzione tanto c'è sul supporto, tanto dovrebbe essere percepito.
Una cosa da considerare però, è che ognuno di noi è dotato di
ricevitori (orecchie) configurati in maniera diversissima, pertanto il
suono originale potrebbe non gratificare quanto uno artefatto e
siccome uno ascolta musica per piacere e non per l'assoluta fedeltà
numerica dei parametri ci sta pure la predilezione per le coloriture.
Il my-fi che si sostituisce all'hi-fi
mm
Mi viene in mente una cosa.
Uno potrebbe ricorrere ad una riproduzione anomala e teoricamente
"sbagliata" per compensare un qualche suo deficit uditivo. Se uno sa di
avere dei buchi nello spettro dell'udibile potrebbe compensarli per far si
che al suo cervello arrivi il suono "giusto".
Non ricordo di aver mai sentito discorsi del genere però.

EF
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
SACD ®
2009-02-09 15:42:23 UTC
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Post by Erg Frast
Uno potrebbe ricorrere ad una riproduzione anomala e teoricamente
"sbagliata" per compensare un qualche suo deficit uditivo. Se uno sa di
avere dei buchi nello spettro dell'udibile potrebbe compensarli per far si
che al suo cervello arrivi il suono "giusto".
Non ricordo di aver mai sentito discorsi del genere però.
Beh, ma a questo scopo potrebbero ritornare utili gli equalizzatori.

--
Aliis alia placent
http://i41.tinypic.com/314p93p.gif
Ricky
2009-02-09 22:57:42 UTC
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Post by SACD ®
Beh, ma a questo scopo potrebbero ritornare utili gli equalizzatori.
Aspetta... ho letto bene ?
Equalizzatori ?
Non pensavo che quella parola esistesse nel tuo vocabolario :-)
--
Ricky

Scrivimi saltando i cancelletti ( * = . )
mb#ox#*#ric#***@yah#oo*it

oppure usa il seguente link
http://www.mynewsgate.net/mp.php?u=19024
SACD ®
2009-02-09 23:05:31 UTC
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Post by Ricky
Post by SACD ®
Beh, ma a questo scopo potrebbero ritornare utili gli equalizzatori.
Aspetta... ho letto bene ?
Equalizzatori ?
Non pensavo che quella parola esistesse nel tuo vocabolario :-)
Se leggi questo:
**
Uno potrebbe ricorrere ad una riproduzione anomala e teoricamente
"sbagliata" per compensare un qualche suo deficit uditivo. Se uno sa
di avere dei buchi nello spettro dell'udibile potrebbe compensarli per
far si che al suo cervello arrivi il suono "giusto".
**
capirai facilmente a chi li consiglio... :-)

--
Aliis alia placent
http://i41.tinypic.com/314p93p.gif
momo
2009-02-09 17:42:27 UTC
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Post by Erg Frast
Mi viene in mente una cosa.
Uno potrebbe ricorrere ad una riproduzione anomala e teoricamente
"sbagliata" per compensare un qualche suo deficit uditivo. Se uno sa di
avere dei buchi nello spettro dell'udibile potrebbe compensarli per far si
che al suo cervello arrivi il suono "giusto".
Non ricordo di aver mai sentito discorsi del genere però.
Già ma chi sente male, non è detto che sappia di sentire male o
peggio, magari gli piace sentire in quella maniera poichè per lui, e
solo per lui, quel suono artefatto, colorato etc. è il suono.
Per compensare i buchi basta un'equalizzatore, ma siamo in tempi
digitali: esame audiometrico e calcolo filtro di compensazione da dare
in pasto al dsp :-)
mm
Post by Erg Frast
EF
AndreaCD
2009-02-09 19:56:59 UTC
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Post by Erg Frast
Perchè nel 90% delle recensioni (amatoriali o meno) di prodotti per la
riproduzione musicale, l'aggettivo "caldo" viene utilizzato come un
complimento, come una qualità intrinsecamente superiore?
Perchè sono dei termini tanto cari all'audiota medio che non ha alcuna
esperienza di ascolto reale.
Post by Erg Frast
Se è "caldo" vuol dire che non è neutro, vuol dire che ci sono manifeste
alterazioni della risposta in frequenza, vuol dire che è un cattivo
prodotto.
Mi sembrava un concetto elementare.
Esatto, ma l'hi-fi e l'alta fedeltà intesa come "il più pèossibile vicino al
vero, ove il vero è quello inciso sulla supporto" purtroppo spesso vanno su
binari assai diversi.


A.CiD
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