Come trasformare cibi sgraditi in cibi appetitosi durante le diete Kyminasi

Come trasformare cibi sgraditi in cibi appetitosi durante le diete Kyminasi

Mai visto qualcuno felice di mangiare qualcosa che odia… o felice di rinunciare ai cibi che ama? E quante di queste persone “Infelici” sono cambiate dandogli consigli e parole di conforto?Poche, vero?

L’esempio classico è il bambino che, per esempio, vuole il gelato. “Giannino non puoi mangiare sempre gelato. Contiene zucchero e non va bene per la tua salute e per i tuoi dentini! Ok? Basta gelato”.

il risultato è che nonostante le giuste parole della madre Giannino continuerà a volere il gelato, strillerà e soffrirà per averlo…

È proprio ciò che accade a qualche paziente a dieta.

Ad esempio una nostra paziente sulla Kyminasi Diet aveva capito perché in questa fase non poteva consumare olio.  Era cosciente che ingerendone anche solo una goccia avrebbe rallentato i processi che la porteranno ai favolosi benefici della Kyminasi Diet…

Ma questo non la rendeva felice di mangiare quella insipida verdura senza olio. Questa conoscenza non la porterà necessariamente ad apprezzare alimenti crudi o cotti che, dal SUO punto di vista, sanno di “Niente” o di “Cattivo”.

Infatti molti dicono proprio questo: “I cibi senz’olio e senza condimenti contenenti grassi sono poco appetitosi, sono immangiabili o comunque sgradevoli!”

Ma ecco una soluzione “L’arte della cucina!”(O se preferite "La buona arte del "Pasticciare")

 Si tratta di un’arte applicabile a qualsiasi livello. Noi stessi spingiamo i nostri pazienti verso soluzioni “Gustose” e intelligenti, stiamo perfino preparando un libro di ricette FAVOLOSE nel rispetto delle varie fasi delle diete Kyminasi.

Ma vediamo spessissimo quest’arte anche nelle pazienti Kyminasi iscritte al nostro gruppo FB.

Quest’arte è applicabile per il caso di “Giannino”…

Per la cuoca che s’arrangia con quel che ha… 

Per il ristoratore che prepara dei “Piatti del giorno” spettacolari usando gli avanzi del giorno prima…

E persino per lo chef stellato con la sua alta arte culinaria.

Tutte queste figure hanno degli elementi comuni… Preparano qualcosa che serve e che piace… altrimenti nessuno lo vorrà (neanche chi lo realizza lo vorrà se non gli serve e/o se non gli piace).

Questo può esser fatto:

- per risolvere un problema - per occuparsi di una necessità  - per raggiungere un obiettivo  - per semplice piacere

Nel nostro caso viene fatto per “Rimanere a dieta consumando pietanze gradevoli”. Vediamo un esempio per tipo di persona:

Ecco la mamma col gelato di Giannino… 

Prende frutta che fa bene a Giannino ma che NON ama, la mischia ad una frutta che Giannino ama, ci mette un po’ di cacao amaro che somiglia alla cioccolata che gradisce ed un po’ di miele. Frulla tutto e mette nello stampino da gelato in ghiacciaia… 

Ed ecco che Giannino viene “Convinto”… pensa di mangiare un gelato mentre mangia l’”Orribile” frutto… 

La cuoca che s’arrangia con quel che ha…

Diciamo che questa persona in particolare non è neanche tanto brava e non ha neanche tanta voglia di mettersi ai fornelli. Ma sa che se presenta le solite verdure cotte o peggio, la solita bistecchina triste e senza olio al marito a dieta forzata, questo, inizierà a sbraitare a più non posso … allora tagliuzza, mischia e impasta quel che le capita a tiro evitando “le cose proibite” e poi sbatte tutto in forno ottenendo qualcosa che (per fortuna) non sa di triste bistecchina. A volte non si capisce bene che sapore abbia. Ma quella crosticina e quel sapore di bruciacchiato ricorda tanto le grigliate di braciola grassa di maiale macerato nell’olio e rosmarino che il marito adora tanto… 

Ed ecco il ristoratore che prepara dei “Piatti del giorno” spettacolari usando gli avanzi del giorno prima… 

Diciamo che potrebbe avere voglia di evitare gli sprechi. Magari si ritrova con alimenti crudi o cotti che se non consumati vanno buttati.

In questo caso qualcuno bravo a “Riciclare” sarebbe qualcuno che sa “Presentare alimenti già presentati ma con sembianze e sapori nuovi e gradevoli”. Se per esempio gli avanzano delle verdure grigliate le utilizza per farne un pasticcio alle verdure.  Ad esempio: Strati di verdure con sugo di salsiccia, olive verdi denocciolate tritate, un po’ di carote all’aceto tritate e qualche foglia di basilico. In cima a tutto, a vista, mette la salsiccia cotta nel sugo tagliata a rondelle. Inforna per bene ed ecco il piatto del giorno: “Pasticcio di verdure alla salsiccia” senza grassi, farinacei e latticini per chi non può consumarli. Buono anche per chi non è a dieta.

E lo chef stellato con la sua alta arte culinaria?

Beh… lui userebbe diversamente quelle stesse verdure avanzate.

Farebbe un bollito di acqua, aceto balsamico senza zucchero e altri elementi aggiunti, bacche di ginepro, foglie di alloro, coda di cipollotti freschi, sale e pepe. Una volta raggiunto il sapore desiderato lo farebbe raffreddare e vi immergerebbe le verdure grigliate per almeno 8 ore. Poi le scolerebbe e le asciugherebbe con cura. Metà le frullerebbe con salmone affumicato e qualche cipollina all’aceto. Spalmerebbe questa farcia sulle verdure lasciate a fette e le arrotolerebbe servendole su un letto di rucola e dadolata di pomodori scottati alla piastra conditi con sale, pepe,“Rugiada balsamica” (Aceto balsamico nebulizzato”) e granella di pinoli (se consumabili) … ed ecco un “Pasticcio” presentato diversamente. Anche questo perfetto per gustare cibo senza olio, latticini e farinacei.

IL TRUCCO

Quel che voglio dire è che ognuno ha delle preferenze e quando queste vengono vietate diventano “Sofferenze”.

Il trucco sta nell’usare qualcuno degli alimenti consentiti che piacciono particolarmente per trasformare quelli che non ci piacciono.

L’intingolo che ci piace (frullato o meno) possiamo anche usarlo come condimento per sopperire a ciò che non possiamo usare… 

Ed ecco che la nostra paziente in Fase 1 prosegue felicemente, perde i chili di grasso previsti dove sperava di perderli, smette di avere quei fastidi che pensava dipendessero dall’età, riacquista più energia e piacere a fare nuove cose … e senza soffrire dannatamente per quelle momentanee limitazioni alimentari.

Ecco perché io e tutti noi incoraggiamo i nostri pazienti a sperimentare “Pasticci” culinari che trasformino cibi non graditi in piatti molto graditi!!!

E se ne realizzate qualcuno e lo condividete con noi ne saremo doppiamente felici.

LE57

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