Comunicazione orale e scritta: la semplicità è un valore aggiunto

Comunicazione orale e scritta: la semplicità è un valore aggiunto

La semplicità è un concetto da non sottovalutare. Nel campo della comunicazione è da considerarsi come elemento positivo, spesso da preferirsi ai tecnicismi.

La semplicità, naturalmente, non è da confondersi con la banalità: mentre la banalità implica, per esempio, mancanza di originalità, la semplicità esalta la chiarezza e la naturalezza della comunicazione.

I tecnicismi, dal canto loro, sono termini specialistici. Questo significa che le parole utilizzate assumono forma e, a volte, significato che sono niente meno che tecnici, specifici di un determinato settore. Dunque, risultano chiare a coloro che fanno parte o comunque hanno conoscenza di quel settore. Ma gli altri cosa possono comprendere da un discorso o uno scritto pieno di tecnicismi relativi a un campo a loro estraneo? La risposta è chiara: poco. Per questo motivo ritengo l'uso della semplicità da preferirsi.

Tuttavia, non voglio certo dire che i tecnicismi vadano banditi. Ci sono alcuni casi in cui risulta idoneo il loro utilizzo: quando i nostri destinatari sono i cosiddetti "addetti ai lavori".

Ma come risulta, a livello pratico, un testo o un discorso privo di tecnicismi? Più comprensibile. Come è logico dedurre, uno specialista non avrà difficoltà a recepire il messaggio comunicativo, così come non avranno difficoltà a comprenderlo tutti coloro che non appartengono a un determinato settore.

Notate la conseguenza benefica del prediligere l'uso della semplicità a quello dei tecnicismi: il messaggio avrà una diffusione più vasta, perché più persone potranno comprenderlo.

Nel corso della vita, mi è capitato di trovare innumerevoli tecnicismi, il cui significato non veniva spiegato, all'interno di manuali (non tutti per fortuna) destinati a un pubblico di lettori che avrebbe dovuto apprendere le fondamenta di una data disciplina. Non sarò di certo l'unica a notare un controsenso in questa situazione! Rivolgersi a chi deve imparare qualcosa con termini che capirebbe una persona già esperta? A mio modo di vedere, non ha semplicemente senso.

Una comunicazione semplice, voglio ribadirlo, non è per forza banale. Può essere originale, costruita in modo tale da trasmettere addirittura emozioni e passioni!

Comunicare in maniera semplice significa semplicemente avere alcuni accorgimenti.

  1. Evitare i tecnicismi.
  2. Evitare frasi eccessivamente lunghe.
  3. Evitare, generalmente negli scritti, un numero eccessivo di subordinate e coordinate (detto sinteticamente: le subordinate sono frasi che dipendono da altre frasi, mentre le coordinate sono frasi separate dalle congiunzioni "o" ed "e", ad esempio. In "Io so che lui sa", "Io so" è la principale, mentre "che lui sa" è una subordinata.). Immaginiamoci un testo dove ci sono cinque, sei, sette subordinate o coordinate dipendenti da un'unica frase principale. Con quante probabilità sarà piacevole leggerlo? Pochissime. Ma non soffermiamoci troppo e andiamo oltre, vedendo un'ulteriore accorgimento.
  4. Nel caso in cui si sta spiegando qualcosa a livello scritto, per esempio nella manualistica, favorire l'uso di elenchi puntati o numerati. Come ho fatto io ora: volevo spiegare chiaramente gli accorgimenti da adottare per comunicare in modo semplice e quindi chiaro, così, anziché presentarvi una frase unica separata da punti e virgola o comunque una serie di frasi separate da un punto, ho optato per un elenco numerato. Non certo perché considero i miei lettori stupidi, anzi! Bensì perché una spiegazione così presentata è più ordinata e chiara.

Quindi, per riassumere, ricordiamoci di non confondere una scrittura semplice con una banale. La loro diversità è grande. Inoltre, se possiamo, evitiamo i tecnicismi. Semplificheremo la vita ai lettori che non fanno parte di un determinato settore, perché nessuno è esperto di tutto, io inclusa, quindi troveremo sempre chi non ha conoscenze in un determinato campo. Conseguentemente, i nostri messaggi avranno una portata di diffusione maggiore. La semplicità, in conclusione, risulta essere un valore aggiunto alla comunicazione.

©2019 Debora Radice

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