Diritto alla leggerezza

Arrivati ad agosto, ovunque ci troviamo e ovunque siamo diretti, abbiamo il sacrosanto diritto alla leggerezza.

Ma se coltivassimo il "mood leggerezza Agosto" per tutto l'anno?

Di leggerezza ne ha scritto Calvino nelle sue “𝐿𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑎𝑚𝑒𝑟𝑖𝑐𝑎𝑛𝑒. 𝑆𝑒𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑜𝑠𝑡𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑠𝑠𝑖𝑚𝑜 𝑚𝑖𝑙𝑙𝑒𝑛𝑛𝑖𝑜” nel 1985 in vista di un ciclo di sei lezioni da tenere ad Harvard nell’ambito delle prestigiose “Poetry Lectures”

“𝑃𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑡𝑒 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒𝑟𝑒𝑧𝑧𝑎, 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒𝑟𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟𝑓𝑖𝑐𝑖𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎̀, 𝑚𝑎 𝑝𝑙𝑎𝑛𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙’𝑎𝑙𝑡𝑜, 𝑛𝑜𝑛 𝑎𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑚𝑎𝑐𝑖𝑔𝑛𝑖 𝑠𝑢𝑙 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒..”

Un augurio di leggerezza. 

Che poi l'autostrada quotidiana ci fa dimenticare. Ma dei "caselli" hanno l'onore o l'onere di ricordarcelo. 

Il buon Calvino ancora: “..𝑁𝑒𝑖 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑖𝑙 𝑟𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑢𝑚𝑎𝑛𝑜 𝑚𝑖 𝑠𝑒𝑚𝑏𝑟𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑎𝑛𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑒𝑠𝑎𝑛𝑡𝑒𝑧𝑧𝑎, 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑜𝑣𝑟𝑒𝑖 𝑣𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑃𝑒𝑟𝑠𝑒𝑜 𝑖𝑛 𝑢𝑛 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑜 𝑠𝑝𝑎𝑧𝑖𝑜. 𝑁𝑜𝑛 𝑠𝑡𝑜 𝑝𝑎𝑟𝑙𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑑𝑖 𝑓𝑢𝑔ℎ𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙’𝑖𝑟𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒. 𝑉𝑜𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑑𝑖𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑒𝑣𝑜 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝑎𝑝𝑝𝑟𝑜𝑐𝑐𝑖𝑜. 𝐷𝑒𝑣𝑜 𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑢𝑛’𝑎𝑙𝑡𝑟𝑎 𝑜𝑡𝑡𝑖𝑐𝑎, 𝑢𝑛’𝑎𝑙𝑡𝑟𝑎 𝑙𝑜𝑔𝑖𝑐𝑎, 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖 𝑚𝑒𝑡𝑜𝑑𝑖 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑒 𝑑𝑖 𝑣𝑒𝑟𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎. 𝐿𝑒 𝑖𝑚𝑚𝑎𝑔𝑖𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒𝑟𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑜 𝑐𝑒𝑟𝑐𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑑𝑒𝑣𝑜𝑛𝑜 𝑙𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎𝑟𝑠𝑖 𝑑𝑖𝑠𝑠𝑜𝑙𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑓𝑢𝑡𝑢𝑟𝑜…”

Peso e leggerezza si compensano. Nella giusta proporzione il movimento e il vuoto che costituiscono la materia sono importanti.

➡️ La leggerezza è liberatoria, è un’arte da coltivare prima nelle sfumature della vita, ma presto come scelta nel vedere noi stessi, gli altri, come politica per l'organizzazione.

Il welfare, nelle sue fasi semplici passa anche da qui. E diventa welfare generativo. Nel vero senso del termine. Benessere per le relazioni, benessere organizzativo.

E la leggerezza non è, come dice Calvino, superficialità: è sviluppare capacità di connessione, capacità di entrare in contatto con le emozioni, ascoltare e saper seguire le condizioni che ci portano verso quello stato di ben-essere.

🌱Capacità anche e soprattutto di affrontare gli ostacoli della vita senza esserne influenzato negativamente. Anzi, pensando addirittura che quegli ostacoli ci vogliano dire qualcosa. Ci vogliano proporre la strada a lato, quella in salita, quella che ci farà vedere il panorama dall'alto. 

Sì quello più difficile da raggiungere ma più ampio, più vero. E che ci rimetterà in gioco. Diversi ma nuovamente consapevoli.

Di noi e della nostra leggerezza. Probabilmente riacquista.

Leggerezza è intelligenza.

Dal latino intus legere (leggere dentro). Leggere le situazioni, le persone, le dinamiche. La differenza tra capire e comprendere è che per capire basta la testa, mentre per il “cum prendere”, prendere con sé, è necessario uno scatto oltre.

➡️ I comportamenti, anche e specialmente nelle organizzazioni, generano valore. E anche la leggerezza è un valore. Emozionale, esperenziale. Economico. Generatrice essa stessa di valore interno. Tangibile e collegabile ai risultati. Anche aziendali.

Sacrosanta leggerezza. Ritorna a noi!

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