Il carismatico “savoir faire” nel tuo Studio Notarile: la preziosa capacità di empatizzare con gli interlocutori

Il carismatico “savoir faire” nel tuo Studio Notarile: la preziosa capacità di empatizzare con gli interlocutori

“Essere un leader ti dà carisma. Se si guardano e si studiano i leader che si sono succeduti, ecco da dove viene il carisma, dal fatto di essere una guida.” (Seth Godin)

Tatto, accortezza e suadente affabilità dovrebbero essere il “pane quotidiano” del notaio leader® e dei suoi Assistenti Notarili al fine di rapportarsi, reciprocamente e con i clienti, adottando empatia, ascolto attivo e gentilezza.

Con la locuzione francese “savoir faire“, che tradotta letteralmente indica il “saper fare”, si intende un atteggiamento a 360° e di ampio respiro che contempla una serie di qualità ed abilità quali classe, diplomazia, accortezza, finezza, tatto, stile, garbo, disinvoltura, ecc…

Avere “savoir faire“ tanto nei rapporti sociali quanto, a maggior ragione, in quelli professionali consente di destreggiarsi abilmente nelle più disparate e delicate situazioni, padroneggiandole attraverso le proprie capacità relazionali.

Il  “savoir faire“ è il moderno antidoto alla dilagante maleducazione, al generale menefreghismo ed alla diffusa superficialità.

Tu ed il tuo Studio Notarile potete (e dovete) distinguervi dalla massa adottando un “saper fare relazionale e comportamentale” che vi renda unici agli occhi di chi vi osserva, ritagliandovi uno spazio identitario nella mente di chi interagisce con voi (leggi per un approfondimento l’articolo ““Marca” e non “marchio”: il Branding Notarile® per te e per il tuo Studio Notarile. Mettiti alla prova! ”).

Il “saper fare relazionale e comportamentale” non è solamente innato, naturale o spontaneo ma può essere adeguatamente allenato lavorando sulle proprie soft skills (leggi per un approfondimento l’articolo “L’Assistente notarile ambìto: non solo capacità ma soprattutto Soft Skills ”).

I saper fare comportamentali fanno riferimento alla capacità riflessiva di una persona rispetto alle caratteristiche delle situazioni che incontra: vengono anche identificati attraverso le espressioni “competenze trasversali” o “competenze non tecniche” in contrapposizione alle competenze tecniche (le cosiddette “hard skills”).

I saper fare comportamentali vengono classificati in 3 categorie:

  • competenze metodologiche: fanno riferimento alle nozioni di adattabilità e di autonomia (adattarsi, essere autonomo, pianificare, anticipare, analizzare, risolvere problemi, pensiero critico, qualità del lavoro, …);

  • competenze sociali: fanno riferimento alla nozione di socialità (comunicazione, lavoro di squadra, integrazione, riservatezza, …);

  • competenze gestionali: fanno riferimento alle nozioni di organizzazione e di partecipazione (tenere conto delle proprie capacità d’intervento, dare priorità, organizzare, diligenza professionale, …)

Il saper fare comportamentale è intimamente connesso alla capacità di problem solving (leggi per un approfondimento l’articolo “Il ruolo chiave dei “problem solver” nella quotidiana complessità dello Studio Notarile ”) ed al pensiero laterale (leggi per un approfondimento l’articolo “La falange obliqua di Epaminonda ed il pensiero laterale nel tuo Studio Notarile ”).

Per savoir faire intendo anche, mutuandolo dall’artigianato e dalla moda, un servizio al cliente ispirato alla lavorazione sartoriale, artigianale, con attenzione al dettaglio.

Il savoir faire è quell’insieme di know-how, competenze, conoscenze, esperienze, abilità, capacità e maestrìa che portano un utente a scegliere te ed il tuo Studio Notarile piuttosto che quello di un tuo collega (leggi per un approfondimento l’articolo “Perché dovrei scegliere il tuo Studio Notarile e non quello di un tuo collega? L’importanza di lavorare sul tuo Branding Notarile® ”)

Il savoir faire si esplicita attraverso:

Mentre l’espressività e l’empatia sono relative all’intelligenza emotiva, il savoir-faire ha maggiormente a che fare con l’intelligenza sociale.

Tieni ben presente che, oltre al savoir faire (competenze e modi) è altrettanto importante e fondamentale, in un gioco di parole che sembra essere uno scioglilingua, anche il faire savoir (conoscenza e visibilità).

Non basta infatti “saper fare”, bisogna anche “far sapere”: perciò fai sempre quello che dici e dici quello che fai.

Le persone danno per scontate la tua preparazione e la tua professionalità: si attendono empatia, attenzione, cura, chiarezza, accoglienza, serenità, guida e soluzione ai loro problemi. Non basta solo il saper fare, bisogna far sapere e sapersi relazionare adottando un’adeguata strategia comunicativa (leggi per un approfondimento l’articolo “La Comunicazione del tuo Studio Notarile: perché, come, dove e quando. ”)

La tua reputazione digitale, infatti, ti precede se hai lavorato bene sulla percezione della tua immagine attraverso una strutturata strategia di Branding Notarile®.

La reputazione è il risultato, nel tempo, di ciò che dici, fai e comunichi a tutto tondo: non è il frutto di un singolo contenuto ma di un lavoro ed un approccio costantecoerente e di qualità, di un savoir faire quotidiano.

Il modo migliore per lavorare sulla propria reputazione è quello di essere sè stessi anziché apparire, perché ciò che sei lo sarai sempre, ciò che appari difficilmente potrai sostenerlo a lungo (leggi per un approfondimento l’articolo “Preferisci essere uno, nessuno o centomila? Rifuggi l’ipnosi da Social e cura il tuo Branding Notarile® ”).

Savoir faire e carisma del notaio leader®

Il notaio leader® è l’indubbio timoniere di questo approccio improntato al cliente, che si sostanzia in un savoir faire e faire savoir unico, distintivo, volto a comunicare l’autorevolezza e l’affidabilità tua (come professionista) e del tuo Studio Notarile.

Al concetto di savoir faire, infatti, è strettamente correlato quello del carisma e viceversa.

Il carisma è la capacità di attrarre e ispirare le altre persone: si tratta di un insieme di abilità e qualità personali che permettono a chi le possiede di essere gradito ed apprezzato dagli altri.

Non puoi avere carisma senza savoir faire, non hai savoir faire se non sei carismatico.

Il primo a parlare di carisma, nell’àmbito delle scienze sociali, è stato, nel 1922, Max Weber indicando con tale termine l’insieme delle facoltà e dei poteri eccezionali posseduti da qualcuno e riconosciuti all’interno di un gruppo religioso, culturale o economico, o più in generale nella società, che gli consentono l’elevazione ad un ruolo direzionale e di guida.

Per carisma si intende, in sostanza, la capacità di esercitare un forte ascendente sulle altre persone e di essere considerato una guida, grazie a determinate doti relative al “fascino sociale” ed all’intelletto: la persona carismatica possiede un insieme di buone qualità ed affascina gli altri proprio per la sua personalità irresistibile, edificante, stimolante ed allegra.

Le caratteristiche peculiari di chi ha (ed esercita) carisma sono le seguenti:

  • buon ascoltatore: mentre ti ascolta si concentra minuziosamente su tutto ciò che dici e su ogni singolo dettaglio, ponendoti al centro della sua attenzione;

  • leader appassionato: profonde grande impegno in tutto ciò che fa, assurge a guida e conforta chi ne ha bisogno;

  • empatico: sa sempre calarsi nei panni del proprio interlocutore, provando ciò che egli prova (dal greco antico εμπάθεια – “provare profondamente dentro di sé sofferenza o sentimento”);

  • ironico e spiritoso: il dono dell’umorismo e dell’autoironia lo rendono una compagnia piacevole.

Le persone carismatiche le riconosci perché:

  • esercitano un forte contatto visivo (a meno che si rendano conto, empaticamente, che ciò disturba il loro interlocutore);

  • mostrano un sincero interesse verso gli altri;

  • pongono domande chiarificatrici;

  • sono molto sicuri di sè stessi;

  • sono aperti e disponibili;

  • sono dotate di forte espressività emotiva: sono infatti molto brave a trasmettere le emozioni attraverso il linguaggio del corpo, il tono di voce e le espressioni facciali, sorridono facilmente, emanano passione e si impegnano volentieri con gli altri;

  • curano il loro linguaggio non verbale (linguaggio del corpo, postura e prossemica): fanno buon uso delle metafore, adottano una narrazione chiara per trasmettere immagini e significati, scegliendo con cura parole e frasi per motivare gli altri, pertanto risultano spesso buoni conversatori ed ottimi oratori;

  • sono audaci e coraggiose: valutano rapidamente situazioni e soluzioni alternative o creative;

  • hanno un approccio mentale positivo: ciò li aiuta nell’esercitare il problem solving ed il pensiero laterale.

Il carisma non è solo una capacità innata e naturale di alcuni: tutti possono acquisirlo e svilupparlo, per esempio cominciando ad osservare le persone carismatiche che ci circondano, cercando di capire e “carpire” i segreti del loro successo e di prendere spunto dal loro distinguersi nella comunicazione e nelle relazioni.

Si tratta di una “miscela” di abilità nella comunicazione non verbale e verbale e di comprensione delle persone, il carisma è strettamente correlato all’intelligenza emotiva e sociale (leggi per un approfondimento l’articolo “Sei visivo, auditivo o cinestesico? Ed i clienti del tuo Studio Notarile? ”).

Come affermava Max Weberla persona carismatica è una forza non razionale, e quindi rivoluzionaria, che apporta cambiamenti imponendo il suo carisma”: sii dunque il notaio leader® che desideri essere, influenzando e guidando i collaboratori del tuo Studio Notarile ed essendo percepito come autorevole ed affidabile da coloro che ti osservano.

“Le anatre depongono le loro uova in silenzio. Le galline invece schiamazzano come impazzite. Ecco perché tutto il mondo mangia uova di gallina.“ (Henry Ford)

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