OSA! Più che un invito è un metodo: O di obiettivi, S di selezione, A di azione.

OSA! Più che un invito è un metodo: O di obiettivi, S di selezione, A di azione.

O.S.A.! - 26 giugno 2022

Dal Vangelo secondo Luca - Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era in cammino verso Gerusalemme. I discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio. Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».

RIFLESSIONE

“Dicono che prima di entrare in mare il fiume trema di paura guardando indietro tutto il cammino che ha percorso, le vette, le montagne, il lungo tortuoso tracciato di curve attraverso foreste o villaggi, e vedendo innanzi a sé un oceano così grande dove teme di sparire per sempre, entrando.

Ma non ha altra soluzione. Nessuno può tornare indietro.

Solo accettando di tuffarvisi la sua paura cesserà, perché allora saprà che non si tratta di scomparire, ma di diventare oceano” (Kahil Gibran).

Gesù nel Vangelo di oggi fa paura, destabilizza, dà fastidio. Certo, le sue risposte non sono tanto carine e comprensive. Sembra che voglia respingere piuttosto che attirare. Gesù non vuole spegnere l’entusiasmo, non vuole scoraggiare, ma vuole sgretolare illusioni, compromessi, mediocrità.

Chiave di lettura è quel “prese la ferma decisione” che stride con il nostro essere perennemente indecisi in tutto tranne che nel giudizio impietoso sulle scelte degli altri: “Vuoi che diciamo che scenda un fuoco e li consumi?”. 

Tutti vogliono il cambiamento, ma nessuno vuole cambiare.

Quando ci sono in ballo le nostre situazioni personali, vogliamo navigare ma senza staccarci dalla costa sicura, desideriamo raggiungere le vette ma solo se c’è la funivia, vorremmo abbracciare tutto ma senza attaccarci a niente, facciamo collezioni di emozioni ma senza responsabilità, vogliamo credere ma solo in un Dio comodo, da passeggio, che quando serve fa compagnia o se proprio risolve o aggiusta.

Gesù OSA! E ci dice: Osa! Lui lascia perdere chi non osa.

OSA! è un metodo: O di obiettivi, S di selezione, A di azione.

Innanzitutto “OSA!” ci insegna la O di OBIETTIVI perché se tu aspetti che la vita cambi, lei aspetta che cambi tu. “Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma Dio non ha dove posare il capo”

Il cambiamento fa paura perché fa pensare a ciò che perdi, ma in realtà è qualcosa che ti sta arricchendo.

Quando soffia il vento del cambiamento ognuno deve dirsi se vuole costruire ripari per aspettare tranquillo nella tana, se vuole progettare mulini per sfruttare le opportunità, o se vuole aprire le vele e lasciarsi portare sempre più in là. “Non cambierai mai la tua vita finché non cambierai qualcosa di piccolo che fai tutti i giorni” (Mike Murdock).

Poi “OSA!” ci insegna la S di SELEZIONE, cioè una scala di priorità per valore, per urgenza, per opportunità, per fattibilità: “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti”.

I cambiamenti sono necessari per chi decide di vivere e non accetta solo di sopravvivere in modo mediocre.

È vivo chi sceglie di cercare un modo e non una scusa.

È vivo chi sceglie di essere motivato e non manipolato.

È vivo chi sceglie l’autostima e non l’autocommiserazione.

È vivo chi sceglie di eccellere e non di competere.

È vivo chi sceglie di ascoltare l’interiorità e non la gente.

Infine “OSA!” ci insegna la A di AZIONE per il maggior bene possibile invece del male minore. “Nessuno mette mano all’aratro e poi si volge indietro”.

Serve sforzo maggiore per cambiare che per restare uguali. Si comincia col fare il necessario, poi si fa il possibile, e all’improvviso ci si sorprenderete a fare l’impossibile.

Quindi OSA! Decisamente, come Gesù, per diventare oceano.

Da Reinhold Niebuhr (teologo americano) ho imparato la “preghiera della serenità” come logica saggia e evangelica:

“Dio, concedimi di accettare le cose che non posso cambiare,

il coraggio di modificare le cose che posso cambiare,

e la saggezza per saperle distinguere e capirle”. Così sia.

Grazie Don Giulio, è sempre un piacere leggerTi

Natale Perucchini

Titolare presso Vulcano Sas Soluzioni Con L'Informatica

1 anno

Se veramente hai bisogno di qualcosa, chiedi e ti sarà dato.

Dott. Ing. Eliano B. Cominetti

Fondatore del VendoCentrismo - Pianificazione Strategica & Controllo Commerciale - Consulenza e Formazione: Maestro di Pratica di Vendita - Docente in Master Universitari -

1 anno

... va tutto bene: ma non è un metodo! È un ACRONIMO. Non creiamo confusione sui termini.

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