Prime riflessioni personali su COVID-19

Prime riflessioni personali su COVID-19

Seguono alcune modeste e primissime riflessioni personali, su quanto sto vivendo in prima persona.

In questo momento particolare, sono estremamente grato di lavorare per Red Hat[1] e altrettanto grato a tutte quelle società che hanno deciso di adottare Work From Home (WFH) a tappeto ancora prima di essere sollecitate dalle varie istituzioni.

Devo constatare purtroppo non tutte le società hanno seguito queste indicazioni, nei primi momenti amici con lavori analoghi al mio (sono software engineer, quindi il lavoro da remoto è un no-brainer) erano ancora soggetti alla presenza obbligatoria in ufficio.

Spero quando tutto questo sarà passato, queste società sapranno meglio riconoscere le opportunità del remotework e non sarà stato solo un bisogno del momento.

Idem per le varie Università e scuole, nell’epoca del cloud e dei “nativi digitali”[*] mi sembra assurdo non poter continuare la formazione, magari in modalità degradata, in un momento di impatto mondiale come questo.

“Fermarsi è contagioso” recitava qualcuno…

Detto questo, mi fa piacere trovare in rete diversi spunti interessanti per i “nuovi colleghi” da lavoro remoto, in particolare ho trovato il blog di Frankie[2] e di JustKnock[3] quelli più piacevoli :)

Mi preme anche un’altra considerazione: il cognitive load in un momento come questo è importante, quindi ritengo sia più che normale che la produttività possa aver subito qualche flessione anche per i veterani del remotework; fosse anche solo per contribuire in casa ad esigenze e benessere familiare, che a mia modesta opinione dovrebbe essere sempre al primo posto!

Infine, e sempre personalmente, è potenzialmente un’opportunità per aiutare istituzioni, associazioni locali, che magari non masticano bene ancora di tecnologia, ed in momenti come questi potrebbero essere molto spaesate.

Oltre all’ovvio che è possibile fare in prima persona, ho trovato pragmaticamente utile le indicazioni su questo sito nazionale per la solidarietà digitale[4] oltre a vecchi e nuovi post su questo sito dedicato al open source[5] che seguivo da tempo.

Penso su altri siti locali e social si possano trovare anche altre indicazioni utili.

E per concludere, sempre personalmente: molti mi conoscono, sanno che trovo molto piacevole condividere una (ok due..) bevute con gli amici, ma in questo periodo ovviamente non è possibile; i GoFundMe/crowdsourcing fioccano da tutte le parti, quindi le occasioni per meglio investire i soldi normalmente spesi comunque per un paio di Sbagliati sono evidenti, e in occasioni come queste anche il poco fa la differenza.

A presto,

— Matteo

[1] https://www.redhat.com/en/blog/what-red-hat-doing-address-coronavirus-covid-19

*termine improprio, usato qui deliberatamente in maniera provocatoria

[2] https://medium.com/@robfrankie

[3] https://www.instagram.com/justknock.it/

[4] https://solidarietadigitale.agid.gov.it/#/

[5] https://opensource.com/

Stefano Baghino

Software Engineer

4 anni

Qua è tutto Sbagliato (sic).

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