Tasso Lordo e Tasso Netto: come calcolare la differenza?

Tasso Lordo e Tasso Netto: come calcolare la differenza?

Quando si parla di tassi d'interesse è bene capire la differenza che intercorre tra i due, ovvero la tassazione applicata in Italia sui guadagni nei conti deposito o nei vincoli di conto corrente.

Tasso Lordo: la base di partenza

Il tasso lordo rappresenta il tasso di interesse, o la remunerazione, prima della detrazione di qualsiasi imposta o spesa. Si tratta del rendimento grezzo di un investimento, o la somma su cui vengono calcolati gli interessi prima di eventuali detrazioni fiscali. Ad esempio, se si investe in un conto deposito (CD) con un tasso lordo del 5%, significa che il 5% di interessi viene riconosciuto dall'istituto annualmente sull'importo iniziale prima di qualsiasi imposta sul reddito.

Tasso Netto: dopo le detrazioni fiscali

Il tasso netto si riferisce al rendimento o all'interesse di un investimento dopo che sono state sottratte le tasse. In altre parole, è il guadagno effettivo che un investitore o un individuo ottiene dopo aver considerato tutte le detrazioni fiscali e le spese associate.

Le detrazioni fiscali:

Le detrazioni che si applicano in Italia sono due:

  1. L'imposta di bollo dello 0,20% annua sulla cifra investita che viene prelevata dal conto corrente

  2. La ritenuta fiscale del 26% sui guadagni che viene solitamente prelevata direttamente al momento della maturazione degli interessi

Un esempio pratico:

Prendiamo ad esempio 10.000€ vincolati al tasso del 5% annuo per 1 anno e andiamo a capire nel dettaglio da dove vengono fuori questi numeri.

Quei 10.000€ maturano 500€ d'interesse lordi, lo Stato carica un bollo di 20€ (0,20% annuo di 10.000€) e infine sui 500€ d'interessi lordi maturati vengono trattenuti 130€ di ritenuta (26% di 500€) maturando un guadagno netto di 350€.

Ho preso 10.000€ come riferimento per avere una cifra tonda, lo stesso criterio si applica su 100.000€ che avrebbero maturato 3.500€ netti in 1 anno oppure con 1.000€ che avrebbero avuto 35€ di guadagno "pulito".

Stesso discorso avviene dimezzando l'orizzonte temporale: tutto sarebbe stato la metà e l'imposta di bollo dello 0,20% annua in 6 mesi sarebbe stata lo 0,10% sulla cifra investita.

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