Tolleranza sul lavoro: quasi sconosciuta

Quante volte ti è capitato (o ti capita ancora) di recarti nel luogo di lavoro o di fare delle riunioni in smart working e nel momento in cui senti parlare quel collega ti sale l’odio e vorresti licenziarti in tronco pur di non averci nulla a che fare?

Oppure quante altre volte ti capita di arrabbiarti eccessivamente quando qualcuno non esegue passo passo le istruzioni da te condivise?

Eppure sei stato anche chiaro… ma niente.

Ecco… saper gestire e limare la propria tolleranza rappresenta il grado di severità con cui giudichiamo noi stessi e gli altri.

Ma va da sé che è molto più facile criticare e puntare il dito contro gli altri – anche se c’è chi critica eccessivamente sé stesso perché ha una bassa autostima e se si trova in un ambiente che non la supporta, in cui non si sente a suo agio e non viene considerato… basta un click per innescare un’auto critica distruttiva.

All’estremo opposto c’è chi giudica sì sé stesso e pretende molto dalla persona che vede riflessa allo specchio, ma allo stesso tempo diventa molto severa nel giudicare le persone che la circondano innescando un clima ostile, freddo e teso che non tutti riescono a sopportare.

Tuttavia questo atteggiamento, per quanto abbia dei tratti “distruttivi” è altresì indice di elevata precisione.

Pertanto nel momento in cui noi sappiamo individuare il significato intrinseco di ogni comportamento… ecco che possiamo mettere i nostri sottoposti o le persone che fanno parte del nostro team nella giusta condizione di lavoro, evitando di sbagliare ruolo, compito e mansione operativa.

Poi qui ci sarebbe da aprire un capitolo a sé stante perché a seconda di quello che viene definito il personale tratto distintivo, una persona può essere più o meno indicata in una mansione piuttosto che un’altra.

E non è un caso se ho voluto realizzare un metodo che è in grado di analizzare le proprie “attitudini” elaborando un punteggio che va a rimarcare non solo i punti di forza ma anche quelli di debolezza, individuando un protocollo da seguire per step, per massimizzare i propri risultati e le proprie abilità.

Perché tutti noi abbiamo dei talenti. Solo che a seconda del contesto in cui siamo cresciuti e in cui ci siamo trovati possiamo non averli elaborati a dovere.

A tal proposito quello che ti invito a fare sia che sei un libero professionista, dipendente o imprenditore è di cliccare qui e scoprire nel dettaglio un mio protocollo che negli ultimi anni ha aiutato tantissime persone a tirare fuori il meglio di sé, apprezzare le persone intorno e raggiungere in minor tempo dei traguardi sia personali ma anche di carriera non indifferenti.

Ecco perché la tolleranza è un indice molto importante e un’attitudine da coltivare perché se gestita a dovere permette di rapportarsi con gli altri senza alcuna difficoltà pure con persone molto diverse da noi senza per questo, doverle giudicare.

Un’attitudine ed un’abilità come questa è prettamente indicata per quei ruoli di coniugazione con le risorse umane, con tenere incollato e amalgamato un team orientato al risultato.

Spesso basta molto poco per raggiungere traguardi importanti… ma se noi ci precludiamo tutto questo ci tiriamo praticamente la zappa sui piedi.

Ed oggigiorno è bene evitarlo vista la propensione al risultato che si cerca di raggiungere in ogni contesto lavorativo.

Pertanto se ti è piaciuto questo argomento e vuoi che ne approfondisca altri nella mia rubrica settimanale, fammi sapere cosa ne pensi nei commenti qui sotto cosicché possa aiutare sempre più persone a sviluppare il proprio tratto distintivo.

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Clara Serrao