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'Love is Blind' su Netflix: l’amore è cieco o semplicemente ci vede male? (Spoiler alert)

'Love is Blind' su Netflix: l’amore è cieco o semplicemente ci vede male? (Spoiler alert)

In queste giornate di auto-isolamento, potreste trovare più tempo da dedicare al classico hobby 'Netflix and chill': potreste incappare così, un po’ per interesse sociale un po’ per fame di guilty pleasure, in 'Love is Blind'. Il reality di dating americano è un esperimento che parte dalla famosa quanto insoluta domanda, l’amore è cieco?

A presentarlo è Nick Lachay, che i più avvezzi di cultura pop ricorderanno come ex-marito di Jessica Simpson, con cui era protagonista del reality 'Newlyweds' per MTV: ora Nick presenta assieme all’attuale moglie Vanessa Lachay, ed è già diventato un meme anche tra star come Chrissy Teigen e Miley Cyrus per la sua auto-presentazione “Obviously, I’m Nick Lachay”. Non ci soffermeremo però sulle qualità da host di Nick, ma sul reality diventato così virale che già ha avuto l’onore di essere al centro di uno sketch del 'Saturday Night Live', per una 'Quarantine Edition' ispirata al tema del Coronavirus.

Come funziona 'Love is Blind'

Il reality, che unisce elementi della tv nostalgia, come il famoso “muro” che non permette ai partecipanti di vedersi, che ricorda 'Il gioco delle coppie', a quelli più esotici che vedono le coppie interagire in scenari da sogno, come 'Temptation Island', funziona così: un gruppo di uomini e donne (tutti etero), si devono prima parlare e conoscere da dei 'pods', ovvero delle mini stanze, senza potersi vedere, per poi fidanzarsi sempre ad occhi chiusi (che reality sarebbe altrimenti), e poi iniziare a frequentarsi in un periodo di tempo limitato, prima in vacanza poi nella vita vera (meno di una trentina di giorni), fino al (forse) matrimonio.

Se volete guardare questo show dovete per forza lasciare da parte i vostri preconcetti su delle persone che si vogliono a tutti i costi sposare in modo alquanto bizzarro in un’epoca in cui si è capito che non è tanto fare un contratto matrimoniale il vero goal dell’amore, ma chi siamo noi per giudicare? Lauren, una delle partecipanti, dice che il modern dating non funziona e quindi voleva provare qualcosa di diverso, al che nessuno potrebbe darle torto: inoltre, e questo va doverosamente sottolineato, i pod erano pieni d’alcol di ogni sorta, quindi sul fatto che le conversazioni 'intime' tra i partecipanti fossero senza peli sulla lingua e alimentate da profonda sincerità, non c’è alcun dubbio.

I match 'made in heaven' esisteranno sempre

Cameron e Lauren (Immagine Netflix)

È sicuramente assurdo da credere, ma tra i vari partecipanti, due in particolare hanno generato un tripudio d’amore da film Disney a partire dal giorno 1 chiusi nel pod. Lauren, content creator, e Cameron, scienziato, dopo pochi giorni di chiacchiere si dichiarano amore incondizionato senza essersi mai visti: dal giorno due piangevano commossi, e dalla proposta in avanti non hanno fatto un passo falso fino al matrimonio finale.

Follia? Compulsività? Forse, solo sincerità: i due sono i tipici bravi ragazzi che si sono raccontati col cuore in mano sin da subito, e, spezzando una lancia a favore dei metodi di 'Love is Blind', forse il parlarsi e non perdersi in migliaia di Whatsapp li ha aiutati a creare una vera connessione: così forte che lui, bianco, pur di farsi accettare dalla famiglia afro-americana di lei sarà disposto a fare qualsiasi prova, incluso cantare i rap alla madre. Il segreto? Sicuramente un colpo di fulmine, unito però alla capacità dei due di mettere tutto in modo trasparente sul piatto, dalla questione dello spazzolino condiviso (è successo) all’avere bambini. Per gli invidiosi, la risposta è sì, il 'match made in heaven' esisterà sempre, ma va coltivato con una forte comunione d’intenti e una volontà condivisa.

Chi semina vento, raccoglie tempesta

Carlton e Diamond (Immagine Netflix)

Il pollice verso più unanime dello show se lo merita Carlton, che è riuscito clamorosamente a infilare un casino dopo l’altro. Per prima cosa, ha fatto la proposta alla povera Diamond (sì, nome di battesimo), senza averle minimamente accennato alla sua fluidità sessuale, generando in lei una mancanza di fiducia assoluta dal momento della rivelazione in poi. Non solo poi Carlton rilascia dichiarazioni confuse nelle interviste private del tipo “ho deciso di sposare una donna”, ma nel momento di confronto con Diamond che segue la sua rivelazione, butta l’anello in piscina e la chiama 'bitch', rendendo tutta l’avventura televisiva della malcapitata un vero bad trip. Unendo la scadente gestione del conflitto alla mancata sincerità, Carlton è riuscito a far lasciare lo show a Diamond in uno schiocco di dita.

Innamorarsi è anche una questione di attitude

Amber e Barnett (Immagine Netflix)

Una coppia che all’inizio sembrava improbabile, in quanto formata da Amber e da Barnett, che già dai pod non riusciva a capire quale fosse la ragazza che lo prendeva di più, è andata alla grande fino ad un convinto matrimonio. Il segreto? Forse perché entrambi si sono buttati, un po’ come dei teenager: sono partiti senza aspettative, senza troppe idee su cosa doveva essere l’altro, e hanno vissuto alla giornata in maniera del tutto positiva, conoscendosi e divertendosi, ma anche condividendo e discutendo i dubbi e timori di entrambi sul matrimonio, difficoltà economiche incluse. Quando Amber, guardando le altre coppie, dice “sono tutti più nella loro testa che nel loro cuore, non si stanno aprendo a quello che provano davvero”, si capisce che la ex meccanica dei carri armati e l’ingegnere sono a un passo dall’altare.

Se la verità è che non le piaci abbastanza, lascia stare

Mark e Jessica (Immagine Netflix)

Qui arriviamo al martire dichiarato dello show, perché è giusto che qualcuno s’immoli all’amore non corrisposto in ogni reality che si rispetti. Mark, 24 anni, fa l’errore da principiante: “Mi è bastato sentirla dire 'Hey' per sceglierla”, e regala altre perle infondate del tipo “siamo la stessa persona” quando Jessica, 10 anni più grande, gli fa vedere i sorci verdi. Ed è lei, ovviamente, la villain di 'Love is Blind': Mark l’aveva già predetto nella sua “non so come abbia fatto a non aver trovato nessuno a 34 anni”, e la risposta era di fronte a lui.

Jessica, sbronza già dal primo minuto nel pod, si prende per Barnett, ma quando lui vacilla, da vera drama queen non approfondisce e offesa si butta su Mark, fingendo assoluta convinzione. Da lì ci offre il meglio che un reality possa offrire: impone a Mark di non fare sesso celando il fatto che lei non si sente attratta da lui, giudica ogni suo più piccolo atteggiamento, gli instilla paranoie sulla differenza d’età, e, ciliegina sulla torta, inscena un’improbabile amicizia con Barnett convinta che Amber non valga niente e che lui abbia solo fatto confusione sulla giusta ragazza da scegliere.

Il tutto finisce con le sue scuse sbronza e traballante ad Amber, che la liquida con un sorriso sereno e con un “se fossi andata avanti ti avrei rovinato la vita”, da vero duello delle soap. Ovviamente, chi siamo noi anche per giudicare Jessica? Nessuno, infatti, anche perché si sa che ogni cattivo che si rispetti lo diventa a causa di un vero conflitto interiore: quello di Jessica, forse, è proprio quello di essere forse ormai la 30something con le idee così chiare (ma solo a livello teorico), addirittura sui cm di altezza e sull’aspetto fisico del suo uomo ideale, da non lasciare più il minimo spiraglio a nessuno di entrare nel suo mondo. Sentiti libera di tornare nella prossima stagione Jessica, perché al di là di non esserti sposata nel corso dello show, hai sicuramente fatto breccia nei nostri cuori.

Le dovute conclusioni

Oltre alle coppie sopra citate ce n’erano altre che sono arrivate fino all’altare, ma non molto degne di nota: dai noiosissimi Kelly+Kenny, da guardare solo in modalità forward, alla coppia litigarella Damian e Giannina, che forse per inesperienza attua un tira e molla in cui non si sposano, ma dopo la puntata del mancato matrimonio poi tornano insieme, con l’aria di essere alla ricerca di qualcosa di fantastico che effettivamente non trovano l’uno nell’altro. Va detto però che il momento in cui Damian cerca di chiarire con grande tensione a cena con Giannina e lei controlla presissima le notifiche del telefono, è di sicuro uno dei più estimabili dello show.

Damian e Giannini (Immagine Netflix)

In conclusione, non sappiamo se il reality riuscirà a sfornare altre coppie in stile Lauren e Cameron, che la ama anche se dorme con la retina in testa e che del risveglio con lei ha detto “è stato come svegliarsi da un sogno all’altro”, facendo cariare istantaneamente i denti di tutti gli abbonati a Netflix, ma chi lo sa: le stagioni a venire potrebbero riservare delle sorprese notabili su tutta la confusione, l’imprevedibilità e la bizzarria che l’amore ed il dating moderno (nonché l’umanità stessa) hanno ancora da proporre, e magari ricadremo di nuovo in questo vortice di guilty pleasure dove non è ancora chiaro se l’amore è cieco o solamente, nella maggior parte dei casi, non ci vede tanto bene.

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