Bosisio Parini

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Bosisio Parini
comune
Bosisio Parini – Stemma
Bosisio Parini – Bandiera
Bosisio Parini – Veduta
Bosisio Parini – Veduta
Il lago di Pusiano
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Lecco
Amministrazione
SindacoAndrea Colombo (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°48′N 9°17′E / 45.8°N 9.283333°E45.8; 9.283333 (Bosisio Parini)
Altitudine270 m s.l.m.
Superficie5,82 km²
Abitanti3 386[2] (31-12-2019)
Densità581,79 ab./km²
FrazioniGarbagnate Rota[1]
Comuni confinantiAnnone di Brianza, Cesana Brianza, Eupilio (CO), Molteno, Rogeno
Altre informazioni
Cod. postale23842
Prefisso031
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT097009
Cod. catastaleB081
TargaLC
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 453 GG[4]
Nome abitantibosisiesi
Patronosant'Anna
Giorno festivo26 luglio
SoprannomeBusis
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bosisio Parini
Bosisio Parini
Bosisio Parini – Mappa
Bosisio Parini – Mappa
Posizione del comune di Bosisio Parini nella provincia di Lecco
Sito istituzionale

Bosisio Parini (Busìs in dialetto brianzolo[5] e semplicemente Bosisio fino al 1929) è un comune italiano di 3 386 abitanti della provincia di Lecco in Lombardia. È posto sulle rive del lago di Pusiano.

Bosisio Parini fa inoltre parte del Parco della Valle del Lambro. Il territorio comunale è composto dal capoluogo Bosisio e dalla frazione di Garbagnate Rota.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni ritrovamenti archeologici avvenuti nelle torbiere di Bosisio testimoniano presenze umane nel territorio durante l'età del bronzo.[6]

Sotto il Ducato di Milano, a partire dal XV secolo Bosisio era capopieve della Squadra dei Mauri.[6]

Nel 1929 il comune ha modificato il proprio nome in Bosisio Parini per onorare la memoria del suo celebre poeta compaesano Giuseppe Parini, nel duecentenario della sua nascita.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 9 febbraio 1990.[7][8]

«Inquartato: nel primo d'argento, alla lira, munita di cinque corde di nero; nel secondo, di rosso, alla stella di otto raggi d'oro; nel terzo di rosso, ai quattro bisanti d'oro, posti due, due; nel quarto, d'oro, ai tre pennelli, impugnati, di azzurro, con le setole all'insù, di nero, legati di azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.»

La lira, immagine simbolica della poesia, fa riferimento al poeta Giuseppe Parini; la stella con otto raggi d'oro è simbolo di azioni magnanime e di fama; i quattro bisanti d'oro significano prosperità; i tre pennelli sono un omaggio al pittore Andrea Appiani.

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

A Bosisio[modifica | modifica wikitesto]

Il percorso pariniano[modifica | modifica wikitesto]

Il progetto turistico ha predisposto l'Itinerario pariniano, un percorso che segnala i luoghi legati alla figura del poeta Giuseppe Parini: l'antica chiesa di Sant'Anna, il fonte battesimale, le lapidi, la piazza e la casa natale.[9]

Nuova parrocchiale[modifica | modifica wikitesto]

La nuova chiesa parrocchiale di Sant'Anna, realizzata su progetto di Paolo Mezzanotte[10] tra il 1939 e il 1954 ,[11] fu costruita per adempire le funzioni di un'altra chiesa della prima metà del XVII secolo, oggi sconsacrata,[12] la quale era stata edificata nel luogo in cui si trovava una cappella intitolata alla Madonna delle Grazie.[6]

All'interno della parrocchiale si trova il dipinto I simboli della Madonna, opera di Gaudenzio Ferrari.[10][6]Le artistiche vetrate sono opera di Alberto Ceppi.

Oratorio di San Vitale[modifica | modifica wikitesto]

Costruito su progetto di Giacomo Moraglia in stile neoclassico, l'oratorio è annesso a villa Appiani. Al suo interno si trova un dipinto di Vitale Sala.[6]

Ville[modifica | modifica wikitesto]

  • Villa Cesati, sede comunale.[6][10]
  • Villa Appiani (XVIII secolo), con annesso l'oratorio di San Vitale.[6] La villa fu residenza di Angelica Appiani in Banfi, sorella del pittore Andrea[6][10].
  • Villa Arnaboldi,[6] nota anche come Villa Gallone Deleuse (XVIII secolo)[13]
  • Villa Bordone

Palazzo Appiani[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo Appiani, che deve il suo nome all'omonima famiglia, è introdotto da una facciata del Settecento in cui si apre un portale ad arco.[6] All'interno, conserva un portico con soffitto a cassettoni provvisti di decorazioni.[6] Nel 1857 il palazzo fu oggetto di una donazione a favore del comune, finalizzata all'apertura di un ospedale.[6]

Archeologia industriale[modifica | modifica wikitesto]

  • Ex-filanda Dubini (1833)[10]

Altro[modifica | modifica wikitesto]

A Garbagnate Rota[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Garbagnate Rota.
  • Chiesa di San Giuseppe[14]
  • Chiesa di Sant'Ambrogio (XI-XII secolo)
  • Villa Giulini
  • Villa Nava[6]

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Lago di Pusiano[modifica | modifica wikitesto]

Bosisio si trova sulle sponde del Lago di Pusiano. È presente una lunga passeggiata, con annesso parco, che permette di ammirare il lago e i suoi panorami.

Al Molo è inoltre presente un battello che permette di visitare il lago e l'isola dei Cipressi.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Bosisio fu in provincia di Milano, fino al 1786, quando fu spostato sperimentalmente in provincia di Como fino al 1791 e definitivamente dal 1802. Passò sotto la provincia di Lecco dopo la sua istituzione.

Il Comune fa parte del Parco Valle Lambro.

Amministratori comunali dal 1993 (data elezione diretta del Sindaco)[15]
Data elezione Nome Partito
23 aprile 1995 Galli Carlo Antonio Coalizione di Centro
13 giugno 1999 Fronterre Filippo Lista Civica
13 giugno 2004 Fronterre Filippo Lista Civica
7 giugno 2009 Borgonovo Giuseppe Lista Civica (Progetto Bosisio)
25 maggio 2014 Borgonovo Giuseppe Lista Civica (Progetto Bosisio)
27 maggio 2019 Colombo Andrea Lista Civica (Progettiamo Bosisio Insieme)

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[16]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Principali gruppi di stranieri al 2015[17]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Bosisio Parini è servita dalla strada statale 36 del Lago di Como e dello Spluga detta anche Nuova Valassina.

Fra il 1928 e il 1955 la località era servita dalla fermata Cesana-Bosisio, posta lungo la Tranvia Como-Erba-Lecco[18].

Dal molo Precampel è possibile mediante il traghetto comunale visitare e navigare il Lago di Pusiano

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di Bosisio Parini - Statuto.
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2019.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Carla Marcato, Bosìsio Parini, in Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 1990, p. 94.
  6. ^ a b c d e f g h i j k l m n Borghese, pp.102-104.
  7. ^ Bosisio Parini [collegamento interrotto], su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 16 marzo 2023.
  8. ^ Bosisio Parini, su araldicacivica.it. URL consultato il 31 gennaio 2021.
  9. ^ Prolocobosisio.it.
  10. ^ a b c d e f TCI, Guida d'Italia [...], p. 292.
  11. ^ Chiesa di Sant′Anna <Bosisio Parini>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana.
  12. ^ Luigino Rigamonti, Sant'Anna, l'antica chiesa di Bosisio Parini, su lagocciabriantea.com, luglio 2005.
  13. ^ Belloni et al., p. 251.
  14. ^ Comune di Bosisio Parini, su comune.bosisioparini.lc.it. URL consultato il 20 settembre 2021.
  15. ^ Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su Dipartimento per gli affari interni e territoriali, 23 febbraio 2017. URL consultato il 17 marzo 2021.
  16. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  17. ^ Statistiche demografiche, su comuni-italiani.it.
  18. ^ Francesco Ogliari, Como nella scienza e nei trasporti, TIBB, Edizione speciale fuori commercio, Milano, novembre 1987.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luigi Mario Belloni, Renato Besana e Oleg Zastrow, Castelli basiliche e ville - Tesori architettonici lariani nel tempo, a cura di Alberto Longatti, Como - Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1991.
  • Annalisa Borghese, Bosisio Parini, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, pp. 102-104.
  • Touring Club Italiano (a cura di), Guida d'Italia - Lombardia (esclusa Milano), Milano, Touring Editore, 1999, ISBN 88-365-1325-5.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


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