Fonderia di Mongiana
La Fonderia di Mongiana è stata una fonderia costruita a Mongiana, in Calabria nel '700 durante il Regno delle Due Sicilie per la produzione di manufatti in ferro, facente parte del Polo siderurgico di Mongiana. Dal 2019 rientra dei beni del MUFAR.
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
«La fabbrica della Fonderia… adesso grazie al bel disegno eseguito dal surriferito Sig. Savino è stata ingrandita e circondata da solide mura. Contiene al suo interno i tre sopra menzionati Altiforni, che danno nel loro insieme una bella prospettiva, diverse officine, e più la nuova macchina a vapore soffiante, della forza di cinquanta cavalli, recentemente spedita dal Real Governo. È questa una macchina colossale, costruita in Inghilterra, composta di grossi pezzi di ferro fuso, e destinata ad alimentare gli Altiforni mercé i Gas che si producono dagli stessi. In tal modo si viene a supplire al motore idraulico, e col soprappiù della forza attivar si potranno nuove macchine che sono ora in progetto... Alla stessa Fonderia sono annessi vasti magazzini pel minerale e pel carbone; la stanza dei modelli degli oggetti di fusione; le officine dei forgiatori, dei falegnami; della stafferia; le stanze dei fonditori scientifici; cortili per riporvi le piramidi dei projettili; la ribatteria dei medesimi, ed una sega idraulica per uso di tavolame»
In origine prima della ricostruzione si sa che aveva solo un ingresso principale e un unico altoforno. L'area della fonderia occupava più di 2 000 metri quadrati (65 × 35 m). Nel 1874 il corpo principale risultava grande 38 × 18 m.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Non si è a conoscenza di quando fu costruita la prima volta, le prime notizie si hanno al termine del XVIII secolo quando dopo il Terremoto del 1783 venne ricostruita. Durante il periodo francese venne ammodernata, per essere poi nuovamente superata negli anni '30 dell'Ottocento, durante il periodo borbonico. Tra il 1835 e il 1855 si riprese grazie all'adozione di alcuni miglioramenti, fu colpita da un'alluvione nel 1850 e di nuovo nel 1855. Fu costruita nuovamente dall'ingegnere Domenico Fortunato Savino[1].
Dopo l'abbandono del polo siderurgico di Mongiana da parte del regno d'Italia nel 1874, i proprietari, del terreno, agricoltori, misero su un vigneto.
Oggi[modifica | modifica wikitesto]
Oggi è uno dei siti archeologici facenti parte dell'Ecomuseo delle ferriere e fonderie di Calabria e da agosto 2019 del MUFAR.
Il 19 giugno 2016 viene annunciata la scoperta di 3 nuovi altiforni, già menzionati in una relazione del 3 maggio 1845[2]. Da allora si sono svolti per tre anni dei lavori di recupero e restauro di un nuovo altoforno conclusasi con l'inaugurazione del sito ad agosto 2019[3].
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
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Altoforno della fonderia di Mongiana visto dall'interno
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Arco a sesto acuto della fonderia di Mongiana
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Conty Mongiana
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Dettaglio fonderia di Mongiana
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Dettaglio fonderia di Mongiana
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Uscita del liquido dall'altoforno di Mongiana
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b La Fonderia di Mongiana [collegamento interrotto], su trattoriaelim.it. URL consultato il 4 gennaio 2012.
- ^ Eccezionale scoperta archeologica a Mongiana, in IlVibonese, 19-06-2016. URL consultato il 19-06-2016.
- ^ Antiche fonderie borboniche, a Mongiana inaugurato nuovo sito archeologico, in gazzettadelsud.it, 31 luglio 2019. URL consultato il 17 ottobre 2019.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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