Radicondoli

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Radicondoli
comune
Radicondoli – Stemma
Radicondoli – Bandiera
Radicondoli – Veduta
Radicondoli – Veduta
Chiesa Collegiata
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Siena
Amministrazione
SindacoFrancesco Guarguaglini (centro-sinistra) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate43°16′N 11°03′E / 43.266667°N 11.05°E43.266667; 11.05 (Radicondoli)
Altitudine509 m s.l.m.
Superficie132,57 km²
Abitanti954[2] (31-8-2022)
Densità7,2 ab./km²
FrazioniAnqua, Belforte
Comuni confinantiCasole d'Elsa, Castelnuovo di Val di Cecina (PI), Chiusdino, Montieri (GR), Pomarance (PI)
Altre informazioni
Cod. postale53030
Prefisso0577
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT052025
Cod. catastaleH157
TargaSI
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 261 GG[4]
Nome abitantiradicondolesi[1]
Patronosan Simone e san Giuda
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Radicondoli
Radicondoli
Radicondoli – Mappa
Radicondoli – Mappa
Posizione del comune di Radicondoli all'interno della provincia di Siena
Sito istituzionale

Radicòndoli è un comune italiano di 954 abitanti[2] della provincia di Siena in Toscana.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma rappresenta un leone d'argento in campo rosso, tenente con la zampa anteriore sinistra un bulbo di carota. L'attuale stemma deriva da quello usato fin dal 1336, quando, già feudo degli Aldobrandeschi, il comune aveva uno scudo con un leone rampante da un lato, probabilmente riconducibile all'influenza senese, allora già affermatasi sulla regione, e un mazzo di radici, con una corona sopra, dall'altro. I due simboli furono uniti in epoca più recente: il primo a rappresentare l'audacia e la forza, il secondo derivato per assonanza dal toponimo, con il mazzo di radici posto nella zampa sinistra del leone, e senza la reminiscenza feudale della corona. Il gonfalone è un drappo di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Collegiata dei Santi Simone e Giuda
  • Chiesa del Crocifisso
  • Monastero di Santa Caterina della Rota
  • Pieve di San Giovanni Battista (Pieve vecchia)
  • Convento di San Francesco dell'Osservanza
  • Chiesa di San Rufo ad Anqua
  • Pieve di Santa Maria Assunta a Belforte
  • Chiesa della Compagnia di Santa Croce a Belforte
  • Chiesa di San Niccolò, presso il castello di Elci
  • Chiesa della Santa Croce, presso il castello di Falsini
  • Cappella di San Rocco, presso il castello di Fosini
  • La chiesina, presso il castello di Fosini
  • Chiesa di San Sisto, presso il castello di Montingegnoli
  • Chiesa di San Nicola, presso il podere Marsiliana (già Marcigliana)
  • Chiesa della Natività di Maria Santissima, presso la fattoria di Cornocchia
  • Chiesa di San Michele, in località Case Calvaiano
  • Chiesa di San Lorenzo, in località San Lorenzo a Montalbano
  • Cappella di Sant'Antonio, in località Sant'Antonio
  • Cappella dei Bagni delle Galleraie
  • Cappella del Palazzone
  • Cappella del Solaio
  • Cappella di Sesta
  • Cappella di Villa Olli

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Palazzo Berlinghieri (palazzo comunale)
  • Palazzo Bizzarrini
  • Casa del Popolo
  • Teatro Comunale Risorti
  • Villa Pannocchieschi d'Elci ad Anqua
  • Palazzo Pubblico a Belforte
  • Fattoria di Cornocchia
  • Fattoria di Tegoni
  • Podere di Giogliano
  • Podere La Canonica
  • Podere Pitena
  • Podere Serracona di Sopra
  • Villa di Solaio

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

  • Castello d'Elci
  • Castello di Falsini
  • Castello di Fosini
  • Castello di Montingegnoli
  • Castello Colletalli

Altro[modifica | modifica wikitesto]

  • Monumento al milite ignoto
  • Monumento a Dina Ferri
  • Obelisco del Parco della Rimembranza
  • Fontana di Inglesi a Belforte
  • Viale della Rimembranza a Belforte
  • Monumento alla Brigata Boscaglia, all'interno della riserva naturale Cornate e Fosini

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 153 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Radicondoli festival[modifica | modifica wikitesto]

Ogni estate dal 1987 nel paese si tiene il Radicondoli Festival, rassegna di spettacoli musicali, teatrali e proiezioni.[6]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Nel suo territorio si trovano le frazioni di Anqua e Belforte.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1º giugno 1985 4 luglio 1990 Ivo Dei Partito Comunista Italiano Sindaco [7]
4 luglio 1990 24 aprile 1995 Ivo Dei Partito Democratico della Sinistra, Partito Comunista Italiano Sindaco [7]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Ettore Barducci lista civica Sindaco [7]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Ettore Barducci centro-sinistra Sindaco [7]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Luciano Cillerai centro-sinistra Sindaco [7]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Emiliano Bravi centro-sinistra Sindaco [7]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Emiliano Bravi centro-sinistra Per Radicondoli Sindaco [7]
27 maggio 2019 in carica Francesco Guarguaglini centro-sinistra Energie per Radicondoli Sindaco [7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 445.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Associazione culturale Radicondoli Arte
  7. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN312838762 · GND (DE4471400-2 · WorldCat Identities (ENlccn-n91029550
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