Ravarino

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Ravarino
comune
Ravarino – Stemma
Ravarino – Bandiera
Ravarino – Veduta
Ravarino – Veduta
Oratorio di San Rocco
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Modena
Amministrazione
SindacoMaurizia Rebecchi (centro-sinistra) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate44°43′N 11°06′E / 44.716667°N 11.1°E44.716667; 11.1 (Ravarino)
Altitudine23 m s.l.m.
Superficie28,53 km²
Abitanti6 299[1] (31-1-2024)
Densità220,79 ab./km²
FrazioniCasoni, La Villa, Rami, Stuffione
Comuni confinantiBomporto, Camposanto, Crevalcore (BO), Nonantola
Altre informazioni
Cod. postale41017
Prefisso059
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT036034
Cod. catastaleH195
TargaMO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 242 GG[3]
Nome abitantiravarinesi
Patronosant'Antonio da Padova
Giorno festivo13 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Ravarino
Ravarino
Ravarino – Mappa
Ravarino – Mappa
Posizione del comune di Ravarino all'interno della provincia di Modena
Sito istituzionale

Ravarino (Ravarèin in dialetto modenese) è un comune italiano di 6 299 abitanti della provincia di Modena in Emilia-Romagna, situato a nord-ovest del capoluogo. Fa parte dell'Unione del Sorbara.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Reperti archeologici testimoniano insediamenti umani fin dall'età preistorica, più significativi in età romana.

Il primo documento scritto è una pergamena dell'abbazia di Nonantola datata 27 marzo 1002, ove il nome Ravarino compare già nella forma attuale.

Nel secolo XIII Ravarino, con i nomi anche di Borgo Franco ed Orto Vecchio, risulta costituito in Comune insieme a Castel Crescente, come da diversi atti dell'Antico Memoriale Notarile di Modena. Il 21 settembre 1310, in un periodo di continui e gravi guerre tra Modena e Bologna, l'assemblea popolare si riunisce e decreta la sottomissione di Ravarino al Comune di Bologna, la cui giurisdizione però risulta già cessata nel 1316.

Il 23 aprile 1333 il territorio comunale viene dichiarato feudo nobile, con il nome di Contea di Borgo Franco e di Castel Crescente, e re Giovanni I di Boemia, reggente l'impero per il figlio Carlo lV lo conferisce al suo medico personale, il famoso modenese Pietro Della Rocca.

La potente famiglia Rangoni di Modena già dal 1321 inizia ad acquistare proprietà nel territorio e il 9 settembre 1453 Niccolò Maria Rangoni ottiene dal duca Borso d'Este l'investitura a conte di Ravarino e Castel Crescente. Suoi discendenti reggono la contea, nella forma di governo mediato, cioè quasi stato autonomo nel Ducato estense, sino alla soppressione dei feudi, nel settembre 1796. Sotto il loro governo il territorio è caratterizzato dalla costruzione di vari palazzi e chiese, tra le quali si segnala il santuario e chiesa parrocchiale di Stuffione.

Il fatto bellico più memorabile accade il 22 novembre 1643: nel contesto della guerra di Castro le truppe del cardinale Antonio Barberini distruggono il paese, asportano le campane delle chiese di Ravarino e di Stuffione e le portano a Bologna, dove vengono suonate in Piazza Maggiore.

Nel periodo napoleonico il Comune di Ravarino è soppresso e ridotto a sezione, nel 1804 di Crevalcore, dal 1810 di Nonantola. Riacquista autonomia solo all'unità d'Italia, nell'autunno 1859.

Il 16 agosto 1944 i fascisti della Brigata Nera fucilarono davanti al municipio 5 uomini sospettati di appartenere alla Resistenza locale. Di questi solamente due erano effettivamente partigiani[4].

I terremoti dell'Emilia del 2012 hanno coinvolto anche Ravarino, causando vari danni e lesioni soprattutto ad abitazioni meno recenti, alle chiese e a strutture agricole.[5]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma comunale è stato concesso con Regio decreto del 9 novembre 1933.[6]

«D'argento, al castello al naturale aperto e finestrato del campo, murato di nero. Ornamenti esteriori da Comune.»

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[7]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Ricorrenze, feste e fiere[modifica | modifica wikitesto]

Nell'ambito del giugno Ravarinese, mese con diversi spettacoli ed eventi, si segnalano:

Economia[modifica | modifica wikitesto]

In periferia del paese si trova la sede operativa di Stone Island.

Artigianato[modifica | modifica wikitesto]

Per quanto riguarda l'artigianato, Ravarino è rinomato soprattutto per i laboratori di intrecciatori di vimini e di giunchi.[8]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
12 maggio 1985 12 giugno 1999 Athos Ponzoni PCI, PDS Sindaco [9]
13 giugno 1999 6 giugno 2009 Massimo Lenzi Democratici di Sinistra Sindaco [9]
7 giugno 2009 25 maggio 2014 Mario Gatti lista civica Per Ravarino Sindaco [9]
26 maggio 2014 in carica Maurizia Rebecchi centro-sinistra Per Ravarino Sindaco [10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Atlante delle Stragi Naziste e Fasciste in Italia - Ravarino, 16.08.1944
  5. ^ Un po' di storia…, su comune.ravarino.mo.it, Comune di Ravarino. URL consultato il 28 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  6. ^ Stemma e Gonfalone, su comune.ravarino.mo.it, Comune di Ravarino. URL consultato il 15 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2019).
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  8. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 4,6.
  9. ^ a b c http://amministratori.interno.it/
  10. ^ Portale della Provincia di Modena | Enti | Elezioni amministrative 25 maggio 2014

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN248769577 · GND (DE7672562-5
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