Scogli Isca

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Scogli Isca
Geografia fisica
Coordinate39°08′49″N 16°03′27″E / 39.146944°N 16.0575°E39.146944; 16.0575
Geografia politica
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Calabria
Provincia  Cosenza
Comune Amantea
Cartografia
Mappa di localizzazione: Calabria
Scogli Isca
Scogli Isca
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Gli scogli Isca sono un gruppo di scogli dell'Italia sito nel mar Tirreno, in Calabria, nel comune di Amantea.

Fanno parte della Riserva Naturale Marina WWF "Oasi Blu Isca"[1].

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo, che si trova a circa 800 metri dalla costa, è formato da due grandi scogli, che rappresentano i resti di un antico promontorio; il più piccolo, a Sud, è denominato Isca Piccola, e il più grande, a Nord, Isca Grande.

Nell’area sono presenti altre formazioni rocciose sommerse, tra cui la Secca della Limoncella, situata a circa un miglio da Isca e, in corrispondenza dell’abitato di Amantea, sul fondale, dai 16 ai 22 metri di profondità, vi sono tre scogli sommersi, denominati il Villaggio dei saraghi[2].

Attualmente disabitati, gli scogli sono stati citati nell'Odissea di Omero[senza fonte].

L’area del Parco Marino, istituito con la Legge Regionale n.12/2008, ricade tra i comuni di Amantea e Belmonte Calabro, ed è estesa per circa 69 ha[3][1].

Flora e fauna[modifica | modifica wikitesto]

I fondali, frequentati dagli amanti di immersione subacquea, sono caratterizzati da estese praterie di posidonia ad alta biodiversità, importante nursery per pesci anche di interesse economico, e fondamentali per la salvaguardia delle coste dall’erosione, sottoposta a fenomeni di regressione per il notevole deposito di detriti fondali[3]; sono presenti anche margherite di mare, madrepore arancioni, ricci, spirografi, spugne.

È stata rilevata la presenza, sino a pochi anni fa sconosciuta, di importanti colonie di coralligeno con gorgonie (Paramuricea clavata), corallo nero (Antipathella subpinnata) e falso corallo nero (Savalia savaglia)[1].

Oltre alla presenza della comune fauna mediterranea - scorfani, saraghi, occhiate, polpi, murene e grandi cernie[4], l'area è zona di passaggio per delfini, stenelle e tartarughe marine della specie Caretta caretta.

Sugli scogli di Isca sostano gabbiani, ballerine di mare e talvolta anche aironi[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Descrizione - Parchi Marini - Regione Calabria, su www.parchimarinicalabria.it. URL consultato il 2 settembre 2023.
  2. ^ Fondali Scogli di Isca – Arpacal, su sic.arpacal.it. URL consultato il 2 settembre 2023.
  3. ^ a b c LEGGE REGIONALE 21 APRILE 2008, N. 12 “Istituzione del Parco Marino Regionale “Scogli di Isca”” (PDF), su consiglioregionale.calabria.it.
  4. ^ Martinucci, 2007, 63.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mimmo Martinucci, Sognando le isole italiane. Guida per radioamatori. Vol. 4 - Tutte le isole del mar Tirreno e del mar Jonio, Albino, Sandit Libri, 2007, ISBN 978-88-89150-58-0.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]