Roncaro, quartiere allo sbando
Lavori mai conclusi e ora la strada resta al buio: per 60 famiglie dell’Oasi i disagi continuano
Al buio da quasi dieci giorni. I residenti, una sessantina di famiglie, protestano, ma nessuno interviene: il costruttore non provvede e il Comune risponde che la strada è privata e non è di sua competenza. E intanto questa zona residenziale rimane terra di nessuno, visto che è ancora in carico all’impresa costruttrice che non ha ultimato i lavori. Resta il fatto che chi ci abita, al momento dell’acquisto, ha pagato anche le opere di urbanizzazioni e ora versa le tasse e si accolla, attraverso le bollette, i costi di servizi che non vengono erogati. La lottizzazione, realizzata nel 2007 dalla “Fratelli Pisano” di Vellezzo Bellini, è stata chiamata L’Oasi, un nome che evoca una tranquillità di cui non sembrano aver potuto godere le famiglie che, a partire dal 2009, abitano villette e palazzine all’ingresso del paese. E che lamentano la mancanza di sicurezza su un tratto di strada asfaltato solo lo scorso anno, dopo una raccolta firme, e dove ancora sono assenti segnaletica orizzontale e verticale, con quattro incroci pericolosi privi di segnalazioni. Senza dimenticare la pista ciclabile, tra le opere di urbanizzazione previste, che dopo un mese dalla sua realizzazione era già in pessime condizioni, i problemi alla fognatura e al depuratore e la colonia di gatti che danneggia giardini, arredi e gazebi. «La precedente amministrazione non ha mai messo in sicurezza una zona che però veniva considerata un cantiere aperto, con i tombini che per anni non sono stati chiusi e con aree pericolose mai recintate», racconta Gianni Gabrielli, uno dei primi ad essere venuto ad abitare qui e che, durante una riunione pubblica, ai vecchi amministratori aveva posto una serie di domande “rimaste senza risposta”. «Avevo fatto presente – spiega - che non ci sono sbarre che delimitano la zona residenziale e che il fatto di dare una denominazione alle vie, farebbe pensare che siano di uso pubblico con la conseguenza di una responsabilità da parte del Comune». Ad occuparsi della questione tocca ora al neo sindaco Benedetto D’Amata che è riuscito a rintracciare il costruttore con cui si dovrebbe incontrare proprio oggi. «Cercheremo di far presente i notevoli disagi che sono costretti ad affrontare i residenti – spiega D’Amata – la precedente amministrazione gli aveva imposto la realizzazione di un immobile che avrebbe dovuto ospitare un supermercato e che invece è rimasto vuoto, mettendo in difficoltà l’impresa. Però la situazione va risolta, adesso la strada è al buio e anche se il Comune non è tenuto, mi alterno ad un rappresentante del mio gruppo in giri di controllo durante le ore notturne».
Stefania Prato
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