In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni
un gesto che ne perpetuerà la memoria

Oglianico, donata alla comunità una porzione di casa nel ricetto

Dalla figlia del professor Gian Savino Pene Vidari, scomparso un anno fa «Papà era legato al paese e a questo luogo, teatro delle Idi di maggio»

chiara cortese
2 minuti di lettura

OGLIANICO

Ad un anno dalla sua scomparsa, la figlia del professor Gian Savino Pene Vidari, Alessandra, ha firmato la donazione alla comunità di Oglianico, sottoscritta per la Pro loco dal presidente Ambrogio Toffanin, della porzione di abitazione sita all’interno dello splendido ricetto medievale teatro delle Idi di maggio. Si tratta di un gesto che testimonia il profondo legame del professore emerito della facoltà di Giurisprudenza di Torino con il ridente borgo altocanavesano.

la gratitudine della sindaca Vacha

«Da sempre volevi, papà, donare il ricetto alla comunità di Oglianico - ha scritto sui social Alessandra Pene Vidari -. Hai lasciato a me l’onore di firmare la donazione per conto tuo con la Pro loco di Oglianico per celebrare, ogni anno, la rievocazione storica medioevale». «Il professor Gian Savino Pene Vidari, molto legato ad Oglianico, aveva manifestato la volontà di donare alla comunità oglianicese quel pezzo del ricetto appartenuto alla sua famiglia - spiega la sindaca, Monica Vacha -. Oggi, gli eredi di Gian Savino hanno rispetto la volontà del papà e hanno stipulato l’atto di donazione alla Pro loco. La comunità oglianicese è grata e riconoscente per questa donazione».

a breve i restauri della torre

Intanto, a breve partiranno i lavori di messa in sicurezza e restauro della torre del ricetto. «Abbiamo ricevuto dalla Fondazione Crt un contributo - aggiunge la prima cittadina -, passo dopo passo stiamo cercando di riqualificare il nostro meraviglioso ricetto. Siamo contenti e fiduciosi di poter trovare le risorse per realizzare un bel progetto di riqualificazione». Il progetto complessivo, torre e pavimentazione, ammonta a 367mila euro. Per ora, si partirà con il primo step. Il Comune stanzierà fondi propri per 100mila euro, la fondazione Crt ha concesso un contributo di 18mila euro. L’auspicio della municipalità, evidentemente, trovate le altre risorse economiche necessarie, è quello di proseguire con l’intervento di restyling di quello che rappresenta uno dei gioielli del territorio altocanavesano.

il profilo del cattedratico

Il professore, nato a Favria il 3 giugno 1940, è morto stroncato da un ictus nel novembre 2020. Professore emerito, già ordinario di Storia del diritto medievale e moderno nell’Università di Torino, è stato preside per due mandati della Facoltà di Giurisprudenza di Torino. Direttore della Rivista di storia del diritto italiano e presidente della Deputazione subalpina di storia patria, ha insegnato per parecchi anni quale «professeur invitè» nelle Facoltà giuridiche delle Università di Nizza, Parigi-Descartes, Parigi-Sorbonne. Professore di I fascia di Storia del diritto italiano (poi Storia del diritto medievale e moderno) dal 1975 al 2010, è stato, tra l’altro, membro effettivo dell’Accademia delle Scienze di Torino, della Commissione per la storia dell’avvocatura del Consiglio nazionale forense e del collegio dei docenti del Dottorato in Storia del diritto italiano con sede presso l’Università statale di Milano. —





I commenti dei lettori