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Cos’è lo Psicodramma

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  • Categoria dell'articolo:PSICOLOGIA E ARTE

Lo Psicodramma è una metodologia di intervento psicologico che si avvale di tecniche teatrali.

Il suo inventore è J. L. Moreno e nell’articolo Psicodramma: le origini descrivo come è nato questo approccio terapeutico.

Il termine Psicodramma deriva dal greco psiché (=anima/soffio vitale) e dràma (=azione).

Esso si caratterizza appunto per la messa in scena di situazioni interpersonali o conflitti interiori di uno specifico soggetto che intende lavorare su di sé.

Lo Psicodramma trae ispirazione dal gioco teatrale, ben noto a J. L. Moreno.

In esso infatti sono presenti:

  • il palcoscenico su cui avviene l’improvvisazione

  • il protagonista, ovvero colui che lavora e affronta un tema rilevante per sé;

  • gli altri attori (o Io-Ausiliari) che si mettono a disposizione del protagonista per la sua improvvisazione;

  • il regista o conduttore che stimola e agevola il processo di improvvisazione;

  • l’auditorio, che rappresenta il mondo esterno e l’opinione pubblica. Esso può essere chiamato a incoraggiare vivamente il protagonista o a creare una particolare atmosfera scenica.

Il soggetto che partecipa allo Psicodramma, si cala nella realtà rappresentata, scavalcando  alcune inibizioni razionali, rassicurato del fatto che sta facendo un gioco che emula la realtà (“fare finta che..”) senza alcun rischio.

In questo modo, il soggetto si concede di sperimentare situazioni emotive o relazionali trovando delle soluzioni nuove ed efficaci, sapendo che se sbaglia può riprovare perché il gruppo è dalla sua parte.

Scopi dello Psicodramma

Lo Psicodramma di Moreno consente di esplorare in sicurezza, nuove strategie di adattamento alla realtà più funzionali e soddisfacenti per il soggetto.

È possibile inscenare situazioni future o ipotetiche, in  modo da sperimentare con una sorta di simulatore i probabili esiti delle proprie scelte.

Durante lo Psicodramma, il conduttore può chiedere al protagonista di trasformare a suo piacimento la situazione che sta rappresentando, così da provare benessere e senso di controllo.

Si può ricorrere a questo espediente in situazioni conflittuali, di impasse o incubi, creando una realtà alternativa (cosiddetta plusrealtà) e un epilogo appagante.

Un altro aspetto benefico dello Psicodramma (e in generale Metodi Attivi) è la possibilità di narrare e rappresentare storie complesse, in modo da dare un senso a situazioni confuse o apparentemente sconnesse.

Ciò ha una funzione catartica anche per chi assiste, in quanto attraverso le risonanze emotive, aiuta la costruzione di legami, nessi e significati.

Per Moreno sono fondamentali la spontaneità e la creatività. La spontaneità è un contatto diretto con il proprio mondo interno e la creatività è una attitudine che consente di dare origine a qualcosa di nuovo o di vivere le consuete situazioni con soluzioni inedite.


L’importanza della spontaneità

Per Moreno, la spontaneità è una condizione esistenziale fondamentale per la crescita e il benessere, in quanto:

 “con la diminuzione della spontaneità l’ansia aumenta. Quando si ha perdita totale di spontaneità, l’ansia raggiunge il suo massimo, il punto di panico.”

E’ possibile essere creativi ma poco spontanei, infatti Moreno distingue due tipologie di persone creative:

  • i fautori della vera perfezione che enfatizzano la tradizione e il rispetto di canoni culturali classici e che disdegnano la spontaneità;
  • i fautori della vera imperfezione che danno risalto alla spontaneità e si concedono di sperimentare tra incertezza e imprevisti.

Con la rappresentazione Psicodrammatica si entra in una “semi-realtà”, in cui grazie ad aspetti allegorici e simbolici tipici del gioco teatrale, si accede ad emozioni reali vissute nel “qui e ora”.

Il setting teatrale si presta molto bene a stimolare la spontaneità e quindi la creatività.

Attraverso giochi semplici e piacevoli come “il far finta che”, si attiva l’immaginazione e una complicità tra i membri del gruppo che apre al rispetto e alla fiducia di base.

Man mano che l’affiatamento tra  i componenti aumenta,  si rafforza l’alleanza operativa che permetterà di affrontare questioni significative  senza il timore di essere giudicati.


Il ruolo del gruppo

L’appoggio del gruppo è essenziale per potersi mettere in gioco serenamente e per osservare il proprio mondo interiore o le relazioni significative da un’altra prospettiva.

A tale scopo Moreno ha inventato delle specifiche tecniche in cui il gruppo è indispensabile per il cambiamento e la consapevolezza del soggetto: l’inversione di ruolo, il doppio e lo specchio.

Ogni sessione di Psicodramma classico dura circa due ore ed è costituita da tre fasi:

  • Il tempo del gruppo, finalizzato a far emergere il protagonista attraverso proposte semplici e giocose che diminuiscano l’ansia e creino complicità tra i partecipanti (riscaldamento)
  • Il tempo del singolo, ovvero il momento della rappresentazione scenica del protagonista;
  • Il tempo della partecipazione, in cui tutti i partecipanti, dismessi i ruoli, condividono i propri vissuti a fronte dell’esperienza fatta.

Qualsiasi spunto può diventare tema dello Psicodramma:  un ricordo, un desiderio, una situazione di difficoltà, una relazione carica emotivamente, modalità comunicative poco efficaci, uno stato d’animo, una decisione da prendere, un sogno..

Mettendo in scena le forze in gioco si dà al soggetto l’occasione di conoscere di più se stesso e gli altri.

 

Ho parlato di Psicodramma anche negli articoli: