Badante notturna: quando è consigliabile e perché

Quando in casa si ha bisogno di un’assistenza continua, non stop, una sola badante (anche se assunta in regime di convivenza) non è sufficiente a coprire le 24 ore di una giornata, o tutti i giorni di una settimana. Infatti, come ogni lavoratore anche la badante ha diritto ad un orario di lavoro consono e ai riposi, anche notturni. Il contratto collettivo prevede 10 ore giornaliere, non consecutive, per un totale di 54 ore settimanali, per i lavoratori conviventi e 8 ore giornaliere, non consecutive, per un totale di 40 ore settimanali, distribuite su 5 giorni oppure su 6 giorni, per i lavoratori non conviventi.

Se la famiglia non può coprire gli orari ed i giorni di riposo della badante diurna, avrà bisogno di assumere un secondo lavoratore. In questo caso una delle figure più comuni è quella della badante notturna.

Mansioni e attività della badante notturna

La badante notturna viene assunta per svolgere attività esclusivamente nell’arco temporale compreso tra le ore 20.00 e le 8.00 della mattina seguente. In questo arco orario, se necessario, la badante è deputata a svolgere attività di assistenza, quindi non dormire. Al personale convivente dovranno essere in ogni caso garantite 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ore.

Che cosa prevede il contratto

La badante notturna è espressamente prevista all’art. 10 del Ccnl domestico. Il contratto prevede anche alcuni obblighi per il datore, come quello di fornire un’idonea sistemazione per la notte, di corrispondere la cena e la prima colazione.

 Come inquadrare la badante notturna e quanto costa

La badante notturna può essere inquadrata in 3 differenti livelli che variano a seconda del grado di autosufficienza dell’assistito e dell’eventuale percorso di formazione del lavoratore.

– Livello B super per discontinue prestazioni assistenziali notturne in favore di soggetti autosufficienti (bambini, anziani, portatori di handicap o ammalati). In questo caso la retribuzione minima prevista dal Ccnl e aggiornata al 1° gennaio 2023 è pari a 1,137,23 euro mensili.

– Livello C super nel caso di assistenza a persone non autosufficienti. In questo caso la retribuzione minima è leggermente superiore rispetto a quella prevista per l’assistenza a persone autosufficienti: 1.288,87 euro al mese.

– Livello D super sempre in caso di assistenza a persone non autosufficienti ma con uno specifico percorso formativo. Qui la retribuzione mensile è pari a 1.592,17 euro.

Cosa non rientra nella definizione di badante notturna

La badante notturna non è personale infermieristico, non può quindi svolgere attività di tipo sanitario, come per esempio terapie intramuscolari e sottocutanee.