Spinetoli

Spinetoli è situata nel subappennino marchigiano, alla sinistra della bassa valle del fiume Tronto. Il toponimo trae origine dal latino Spinetum, spineto, siepe, macchia, con l’aggiunta del suffisso –ulus, generalmente usato come diminutivo.

Impreziosiscono tuttora l’abitato le belle mura castellane e il cinquecentesco palazzo comunale, affiancato da un’alta torre civica. Tra gli edifici religiosi spicca il Santuario della Madonna delle Grazie, costruito nel 1759 sui resti di un’edicola votiva e contenente un dipinto su tufo cui sono attribuiti poteri taumaturgici, oltre a preziosi ori rappresentati dagli ex-voto; all’interno dell’edificio sono custoditi anche un affresco raffigurante la Madonna con il Bambino e una statua in legno di San Rocco, entrambi del Quattrocento.
Da segnalare è il Museo della Scultura, aperto a seguito dell’acquisizione, da parte del Comune, delle opere premiate nelle varie edizioni del Concorso Nazionale di Scultura che si svolge a Spinetoli.
L’Eremo di San Rocco, risalente alla fine del 1700, è ricco di affreschi, bassorilievi in gesso ed arazzi.

Sulle colline di Spinetoli è possibile ammirare pregevoli ville patrizie con giardini, costruite tra il 1600 e il 1800, interessanti sia dal punto di vista architettonico sia per le opere d'arte in esse presenti.

Nella frazione San Pio X è stata scoperta una vasta necropoli di epoca romana.

Dal punto di vista naturalistico molto interessante è il territorio circostante il CEA Oasi La Valle, situato al centro della Vallata del Tronto nelle vicinanze dell’abitato di Pagliare del Tronto nel comune di Spinetoli. Presso la casa colonica sono situati il Museo della Civiltà Contadina, un centro di recupero rapaci, un ecoparco e un ufficio accoglienza. Possono essere percorsi inoltre itinerari ciclistici, si possono ammirare laghetti e la flora e la fauna tipiche di un ambiente fluviale incontaminato, come l’airone cenerino, animale di rara bellezza che qui nidifica e che è simbolo dell’oasi.