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Giorno del Gatto Nero

la giornata del gatto nero

Giorno del Gatto Nero: scopri in quale data ricorre la Festa nata per celebrare questi affascinanti felini, la loro storia misteriosa e le curiosità che li riguardano.

Quando ricorre il Giorno del gatto nero?

La Giornata Mondiale del Gatto Nero è celebrata in tutto il mondo il 17 novembre, una data speciale per gli amanti dei gatti neri di tutto il mondo, scelta per celebrare questi affascinanti felini.

La Giornata del Gatto Nero è nata con l’obiettivo di cambiare le percezioni negative e sfatare i miti e le superstizioni che circondano questi meravigliosi felini.

Perché il 17 novembre è il Giorno del gatto nero?

Ma perché proprio il 17 novembre? La scelta di questa data ha una storia interessante. Il 17 novembre è stato designato come il “Giorno del Gatto Nero” perché rappresenta il culmine dell’autunno in molte parti del mondo, un periodo in cui i gatti neri spesso vengono associati a credenze negative legate a Halloween e alle leggende sulle streghe.

Questa giornata è nata per cambiare il modo in cui, ancora oggi, in certi casi, vengono percepiti questi gatti, trasformandoli da simboli di sfortuna in emblema di meravigliose creature da amare e proteggere.

È anche un’occasione per promuovere l’adozione responsabile dei gatti neri e per sensibilizzare sull’importanza di trattarli con amore e rispetto.

Storia dei Gatti Neri

I gatti neri sono stati oggetto di pregiudizi e superstizioni sin dall’antichità. Molte di queste hanno radici nelle credenze religiose e nell’associazione dei gatti neri con la magia e le streghe.

Durante il Medioevo, si pensava che portassero sfortuna o fossero associati a forze oscure.

Oggi, più che mai, è giunto il momento di superare questi pregiudizi e affermare con forza che i gatti neri sono, al pari di tutti gli altri gatti, compagni meravigliosi.

Curiosità sui Gatti Neri

Il gatto nero ha una storia ricca di significati simbolici, non sempre negativi. In molte culture, infatti, i gatti neri sono associati a divinità, spiriti protettori e portafortuna.

Ad esempio, in alcune parti dell’Europa e dell’Asia, si crede che incontrare un gatto nero porti fortuna e prosperità.

In Scozia, possedere un gatto nero è tradizionalmente considerato un segno di fortuna.

In molte culture, i gatti neri sono considerati portatori di buona fortuna. Ad esempio, in Giappone, il Maneki-neko, o “gatto della fortuna”, spesso è rappresentato come un gatto nero con una zampa che saluta.

Cosa determina il colore nero?

Il mantello nero ha una radice genetica interessante: deriva da una mutazione del classico gatto tigrato grigio-marrone. In un gatto tigrato, le striature del mantello includono delle zone colorate che creano un disegno su “sfondo colorato”. Nel caso del gatto nero, il gene che determina quelle zone di colore è mutato in modo da rendere i peli uniformemente neri, come quelli altrettanto neri delle striature, controllate da un altro gene. Le striature quindi permangono ma, a causa dell’assenza di contrasto, questa combinazione di colore “tono su tono” dà vita all’aspetto “total black”.

I gatti neri possono appartenere a diverse razze: il mantello nero integrale è ammesso da quasi tutti gli standard. Fanno eccezione le razze con colorazioni specifiche (ad esempio Certosino o Blu di Russia), o uno specifico disegno (Abissino, Ocicat), e le razze colorpoint ovvero Siamese e Thai.
Alcuni gatti neri hanno anche occhi gialli o dorati che risaltano sul loro mantello scuro.

Il ruolo dei gatti neri nell’arte e nella cultura pop

I gatti neri hanno svolto un ruolo significativo nell’arte e nella cultura popolare: hanno sempre esercitato un fascino speciale e sono stati rappresentati in molte opere d’arte, film, libri e altre espressioni artistiche.
Queste rappresentazioni, spesso, hanno cercato di sfatare i miti negativi legati ai gatti neri, promuovendo un’immagine più positiva di questi felini affascinanti.

Dipinti e Opere d’Arte

I gatti neri sono stati spesso ritratti in dipinti e opere d’arte iconiche, come il dipinto “Il gatto nero” di Théophile Steinlen, creato nel 1896, immagine iconica di un gatto nero che si arrampica su una parete che cattura perfettamente la grazia e il mistero associati ai gatti neri.

Film e Cinema

Nel mondo del cinema, un esempio memorabile è “Gli Aristogatti”, film d’animazione targato Disney, che grazie al gattino nero Berlioz, ha contribuito a diffondere l’idea che i gatti neri possono essere simpatici e affettuosi al pari di ogni altro gatto.

Letteratura e Narrativa

I gatti neri sono apparsi in numerose opere letterarie, spesso come personaggi misteriosi o magici. Il più famoso è probabilmente il protagonista del racconto “Il gatto nero” di Edgar Allan Poe. In questa storia, il gatto nero diventa simbolo di colpa e redenzione e riflette la complessità delle percezioni umane nei confronti dei gatti neri.

La loro bellezza, grazia e mistero continuano a ispirare artisti di tutto il mondo e a catturare l’immaginazione delle persone in molte culture diverse.

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scritto da Barbara Gallone

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