Corte Castiglioni passa al Comune di Marcaria: martedì in consiglio l’atto di acquisizione. La minoranza: “Ora i lavori”

MARCARIA – Si avvia verso la chiusura una delle questioni da tempo aperte a Marcaria: Corte Castiglioni, di Casatico, passa al Comune. L’immobile – come riportato da La Voce di Mantova – sarà acquisito dall’amministrazione comunale a titolo gratuito tramite donazione e contratto di permuta dopo un lungo percorso che ha visto impegnati gli uffici comunali e la famiglia proprietaria della corte rurale risalente al ‘400.

L’atto passerà in consiglio comunale nella prossima assise: “Siamo alla fine di un percorso che ci vede finalmente acquisire corte Castiglioni – spiega il sindaco Carlo Alberto Malatesta -. Nel dettaglio, l’atto che porteremo in consiglio, permetterà l’acquisizione gratuita dell’immobile in questione, grazie in parte, alla donazione della famiglia Castiglioni e per mezzo di un contratto di permuta”. Una volta acquisito l’immobile il Comune provvederà al restauro dello stesso che sarà poi messo a disposizione della cittadinanza: ancora non è stata decisa la destinazione dell’immobile ma le opzioni non mancano.

Soddisfatta della notizia anche la minoranza consigliare che molto si era spesa su questo tema e che più volte aveva chiesto un intervento di conservazione dell’immobile. “Da anni sono fermi nelle casse del Comune di Marcaria 2milioni di euro che servono per il restauro – spiega il consigliere Stefano Simonazzi -. Da anni la corte è in uno stato di abbandono e più volte abbiamo sollecitato interventi di messa in sicurezza, anche solo per evitare che crollassero porzioni di tetto, com’è successo, o si intaccassero gli interni, già restaurati, a causa della presenza di piccioni e volatili vari. Purtroppo, niente è stato fatto, se non chiudere la corte e impedire a chiunque di vederla anche solo dall’esterno. Apprendiamo con soddisfazione questo annuncio del sindaco e auspichiamo che ora si possa procedere con celerità alla messa in sicurezza e al restauro perché stiamo perdendo un patrimonio di tutta la collettività marcariese e non solo”.