Tombini pericolosi e buche sull’asfalto «Le segnalazioni restano inascoltate»
Protestano negozianti e residenti della zona di via Martignacco Il vicesindaco: «Molti dipendenti ancora a casa. Interverremo»
Tombini infossati, buche e asfalto dismesso. Una situazione evidenziata da cittadini, residenti e attività commerciali su via Martignacco, dall’intersezione con via Lombardia all’incrocio con via Val Raccolana e via della Faula.
La mancata manutenzione del manto stradale rappresenterebbe un rischio per l’incolumità di pedoni, ciclisti e motociclisti ed è già stata evidenziata all’amministrazione, anche attraverso la piattaforma “Segnalazioni Comune di Udine”. L’ultima è quella di un residente, Luciano Beccari, che denuncia: «La condizione di pericolo e rumorosità dei tombini tra la Farmacia del Sole e la pasticceria Bonjour si protrae da diverso tempo e obbliga a scansare le buche in una strada molto trafficata. Nonostante le segnalazioni con fotografie non c’è stato nessun intervento. L’ultima risale al 13 giugno e mi è stata rifiutata. A questo punto se dovesse verificarsi un incidente l’amministrazione sarebbe direttamente responsabile».
Sulla questione interviene anche il presidente della Pro loco “Borgo Sole Udineovest” Giuseppe Vacchiano: «Non solo il problema dei tombini, in quel tratto c’è anche una cattiva segnaletica orizzontale e verticale. Sarebbero da rifare le strisce pedonali, l’illuminazione pubblica andrebbe potenziata, servirebbe un parcheggio per la farmacia perché gli automobilisti – compresi i mezzi di trasporto di medicinali e farmaci – posteggiano sul marciapiede».
Le segnalazioni sono già state prese in carico. «Gran parte dei tombini della città è in queste condizioni e dipende dall’asfaltatura realizzata una decina di anni fa che non è stata fatta a regola d’arte – spiega il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici Loris Michelini –. Per sistemarli contatteremo i soggetti che li gestiscono (Amga, Enel, Open Fiber, Cafc, Siptel, ecc, ndr) perché non possiamo lavorare sui tombini altrui senza autorizzazione. Se ci sono dei rattoppi o il manto è dissestato è perché la ditta ha aperto quel pozzetto per fare dei lavori e alzandolo ha spaccato l’asfalto. Bisognerebbe fare un intervento radicale e poi rimetterli in quota».
Il primo passo sarà un sopralluogo, poi stabilizzarli e notificare alle ditte la situazione per la sostituzione. «Le segnalazioni che arrivano al Comune non sono mai rifiutate ma prese in carico e trasferite – conclude Michelini –. Alcuni dipendenti lavorano ancora in smart-working: il feedback giunto al signor Beccari è sicuramente frutto di uno sbaglio, di un’azione frettolosa».–
S. P.
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