LA DENUNCIA

Cartelli della segnaletica stradale
travolti dai vandali e dall’incuria

Oltre 7 richieste d’intervento al giorno. I cittadini: scarsa manutenzione

LA DENUNCIA

Cartelli della segnaletica stradale
travolti dai vandali e dall’incuria

Oltre 7 richieste d’intervento al giorno. I cittadini: scarsa manutenzione

Un cartello abbattuto in piazzale LoretoUn cartello abbattuto in piazzale Loreto

Se questa segnaletica sghemba comunica un messaggio, allora c’è poco da stare allegri. La legge della strada è travolta dall’incuria, le prescrizioni sono state abbattute, il diritto del pedone è calpestato. Viale Umbria 77: il divieto di sosta è sdraiato da due anni, gettato a terra e dimenticato nell’erba. Due pali di ferro sono crollati in via Lomellina l’estate scorsa, e lì stanno. E che dire di corso Indipendenza? Il sostegno alla tabella è stato sradicato dal suo invaso e giace di traverso nel giardino. «La segnaletica trascurata contribuisce ad aumentare la percezione di degrado nella città», denunciano i cittadini del comitato Abruzzi-Piccinni. Il dossier fotografico è stato fabbricato in settimane di tour, sopralluoghi e ritorni sui luoghi dei delitti. La percezione comune - e cioè che certi orrori siamo immutabili - è confermato dalle immagini. Scatto: un palo piegato.

Cartelli stradali abbattuti e abbandonati
  • Cartelli stradali abbattuti e abbandonati    
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In primo piano: una lastra di lamiera consumata dalla ruggine. Zoom: sostegni d’acciaio rimasti orfani del loro significato. L’album dei misfatti porta in piazzale Bacone, via Plinio, via Redi, via Sidoli, via Porro, piazzale Loreto e viale Monza: tutto è oggi come era ieri, il mese scorso e un anno fa. Obiettano dal Comune: nel 2013 i cittadini hanno presentato 2.760 reclami (più di 7 al giorno). Il 95% delle situazioni è - o sarebbe - stato risolto. Le statistiche ufficiose del coordinamento dei comitati dicono che negli uffici si sono invece accumulate senza risposta oltre 3 mila segnalazioni. Di queste, centinaia denunciano il disastro della segnaletica, invocano «un intervento di ripristino dei manufatti», sollecitano quanto meno una «presa di coscienza» dell’amministrazione. E sollevano qualche interrogativo: perché l’Amsa non raccoglie più i cartelli? Ogni segnale eliminato dalla sua sede provoca un piccolo collasso al sistema di regole: interessa a qualcuno?

. Dice Fabiola Minoletti, portavoce del comitato Abruzzi: «La segnaletica abbattuta causa situazioni di intralcio e pericolosità ai pedoni e in situazioni estreme può anche essere usata impropriamente». Metti che un matto raccolga un palo per farne un’arma, ecco, meglio prevenire il rischio: «Da un lato - conclude Minoletti - sollecitiamo il Comune perché agisca con interventi continui, mirati e tempestivi. Dall’altro, vogliamo sensibilizzare i cittadini a rispettare i cartelli stradali che troppo spesso sono vittime di distrazioni al volante o subiscono atti vandalici». Progetto Ambrogio, la segnalazione in tempo reale . Lo slogan è del luglio 2008, il progetto dell’ex giunta Moratti. La presentazione era carica di enfasi: «Si tratta di un sistema innovativo che, grazie alla dotazione di palmari e smartphone a 200 vigili e ad alcuni comitati, ha consentito di azzerare i tempi di presa in carico delle segnalazioni...». I risultati più recenti sono stati illustrati al comandante dei vigili dal presidente dei comitati Salvatore Crapanzano: «La piattaforma Ambrogio è in crisi, fa da tappo alle comunicazioni tra cittadini e forze dell’ordine. Va riformata». La risposta dell’assessorato ai Lavori pubblici di Carmela Rozza è un consiglio doppio ai milanesi: «Rivolgetevi al sito Web del Comune e allo sportello reclami». Lasciate perdere Ambrogio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Armando Stella
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