2 maggio 2020 - 21:25

Coronavirus, Galliavola e gli altri, i piccoli paesi «immuni» al Covid

Delle tre zone della provincia di Pavia, con Pavese e Oltrepò travolti dalla violenza del virus che ha falcidiato gli ultra sessantenni, la Lomellina è la meno colpita

di Eleonora Lanzetti e Davide Maniaci

Coronavirus, Galliavola e gli altri, i piccoli paesi «immuni» al Covid
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Tra le risaie delle campagne lomelline esistono isole risparmiate dal Covid. Delle tre zone della provincia di Pavia, con Pavese e Oltrepò travolti dalla violenza del virus che ha falcidiato gli ultra sessantenni, la Lomellina è la meno colpita. Nessun contagio e nessun decesso in almeno sei comuni, nemmeno in centri in cui è presente una Rsa privata con 36 ospiti e l’età media dei residenti supera i 51 anni. È il caso di Galliavola, piccolo paese che conta a malapena 190 anime, dove il rispetto delle regole ha tenuto il virus alla porta.

Forse, oltre alla prudenza e a un po’ di fortuna, sono anche le caratteristiche di questi luoghi rurali a proteggere gli abitanti stessi. «A Galliavola — spiega il sindaco Caterina Faedda — quasi tutti hanno una casa con giardino. All’aperto possono stare comunque». Non si avverte l’esigenza di andare a passeggiare a tutti i costi. A rischiare di incontrarsi. Non si esce nemmeno per fare la spesa perché di negozi in paese non ce ne sono più. Le provviste arrivano a domicilio grazie all’impegno dei volontari della Protezione civile. Il municipio ha un’unica impiegata che si reca in ufficio un giorno alla settimana, per il resto lavora da casa.

Il Covid non è entrato neppure in casa di riposo. La Castellana, Rsa con 36 ospiti, aveva già chiuso alle visite a metà febbraio, prima dei decreti. I decessi ci sono stati, ma di pazienti ammalati da mesi e senza sintomi riconducibili al Covid-19. «Misuriamo la febbre più volte al giorno a ospiti e personale — racconta la direttrice e fondatrice della Rsa, Rosy Chignoli Goggi —. Le visite vengono fatte solo tramite videochiamate. I parenti per fortuna hanno capito, io non posso che essere grata ai miei collaboratori. Ma non parliamo di “isola felice”: sono sicura che tutte le Rsa hanno sempre fatto il massimo per proteggere gli ospiti».

Il Comune più grande della Lomellina con il numero dei contagi ancora fermo allo zero è Sant’Angelo, circa 900 abitanti. «Non mi sorprende — commenta il sindaco Matteo Grossi — perché ci siamo protetti da subito. Già nella Fase 1 avevamo regalato mille mascherine a tutti». Grossi ha anche assunto come operaio del verde un suo cittadino che, proprio per l’emergenza, ha perso il lavoro. Rimangono a zero anche Cozzo, Ceretto, Velezzo, Villa Biscossi. Nessuno supera i 400 abitanti. In Oltrepò Pavese, area maggiormente colpita, due zone turistiche per eccellenza, la località montana Brallo di Pregola e il borgo di Fortunago, tra i più belli d’Italia, sono rimaste, ad oggi, immuni al virus.

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