Milano, fuga dai pronto soccorso per le attese troppo lunghe: un paziente su dieci se ne va prima della visita

diSara Bettoni

L'analisi nei primi cinque mesi del 2023: dati in peggioramento. Il record negativo al Fatebenefratelli-Oftalmico con il 21 per cento di abbandoni, seguono Policlinico San Donato e San Carlo 

Nei report vengono definiti «abbandoni». Pazienti che lasciano il pronto soccorso spontaneamente, prima di essere visitati o di aver completato gli accertamenti. Colpa delle attese troppo lunghe in sala d’aspetto, nella maggior parte dei casi. E se è pur vero che si tratta soprattutto di cittadini che non sono a rischio vita, ovvero non hanno una reale urgenza, sicuramente hanno un motivo per essere corsi in ospedale. Un malessere che non passa, un disturbo difficile da identificare. E che potrebbe nascondere un problema più serio, che solo l’occhio esperto di un medico sa identificare grazie a un controllo approfondito. Ma al cospetto del dottore quei malati non arrivano.

Il percorso prevede che il paziente, al suo ingresso in ospedale, venga sottoposto al triage e interrogato sui sintomi di cui soffre. A quel punto gli viene assegnata una priorità. Spesso viene identificato con un codice verde o bianco, colori che indicano prestazioni differibili o non urgenti. E poi aspetta. Ovviamente resta in attesa più di tutti i casi gravi che si trovano nello stesso pronto soccorso, se non ha lui stesso un’urgenza. E a volte, rinuncia. Quanto spesso? L’analisi condotta dall’Ats per conto della Regione fotografa il fenomeno negli ospedali del Milanese nei primi cinque mesi del 2023. Si calcola che nel 30 per cento delle strutture sanitarie almeno un paziente ogni dieci se ne è andato prima della visita di cui aveva bisogno.
Il dato sugli abbandoni è in sostanzialmente peggioramento rispetto alla media degli anni 2018/2019. 

Il record negativo spetta all’ospedale Fatebenefratelli-Oftalmico, con il 21 per cento di pazienti fuggiti. Un valore probabilmente influenzato dalle difficoltà vissute dal pronto soccorso oftalmico nella prima parte di quest’anno, a causa della carenza di oculisti e ora in parte rientrate grazie a una serie di interventi per rimpolpare l’organico. Segue il Policlinico San Donato (14 per cento). Al terzo posto, il San Carlo (13 per cento) seguito dal San Paolo, che colleziona l’11 per cento di abbandoni a pari merito con l’Istituto clinico Città Studi. All’altro capo della classifica, tre privati accreditati, fermi all’1 per cento: il San Giuseppe, l’Istituto Galeazzi Sant’Ambrogio e la Multimedica.

Visto che a tutti i pazienti viene fatto il triage, è lecito pensare che chi va via dal pronto soccorso per la troppa attesa rientri in quella quota di casi considerati meno urgenti e che corrisponde alla fetta più numerosa di accessi. A seconda degli ospedali, varia dal 59 al 98 per cento. Tuttavia, il documento ricorda che «giungono in codice verde la maggior parte dei pazienti che poi vengono ricoverati». Significa che non tutti quei cittadini si sono rivolti al pronto soccorso in modo improprio. E anche chi lo fa, probabilmente non ha trovato altre risposte adeguate nel servizio sanitario pubblico.

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28 ottobre 2023 2023 ( modifica il 28 ottobre 2023 2023 | 11:13)