BORRAGINE: PROPRIETA’ E RICETTE PER USARLA IN CUCINA

A cura della dott.ssa Elena Bello

LA BORRAGINE, L’ERBA DAI FIORI BLU STELLATI. In questo periodo primaverile la natura ci mette moltissime piante a disposizione: buone per la salute ma anche buone per l’anima. Una di queste, facile da incontrare e facile da riconoscere è la Borago officinalis, appartenente all’ampia famiglia delle Boraginacee. Le piante di questa famiglia si caratterizzano per le setole molto fitte che le ricoprono, innocue al tatto. Si trova in tutta Italia fino ai 1700 metri sul livello del mare. È una pianta robusta e facilmente adattabile, in grado di crescere in luoghi impervi per altre piante, in terreni scoscesi e incolti.

La borragine è una pianta selvatica annua che si sviluppa da una rosetta di foglie basali per poi elevarsi con un fusto carnoso ramificato e ricoperto di peluria che può facilmente raggiungere i 40 cm di altezza. Qui vi crescono delle foglie di forma ovato-lanceolata completamente ricoperte di peluria che al picciolo e al fusto diventa più rigida, quasi pungente per coloro che hanno molta sensibilità al tatto.

Il suo periodo balsamico è tra aprile e giugno, mesi in cui la pianta presenta delle belle foglie carnose e, dai suoi violacei pedicelli, spuntano meravigliosi fiori stellati formati da cinque petali, molto nettarini. Inizialmente tendenti al rosa, poi, una volta impollinati, si colorano di blu intenso. Un’intelligente ed efficace forma di comunicazione tra piante e insetti.

L’olio di borragine contenuto nei semi è ricco di acidi grassi polinsaturi ed in particolare di OMEGA 6, utile per rinforzare la nostra barriera cutanea. È una pianta con molte proprietà, tra cui antinfiammatorie ed emollienti grazie alla presenza di mucillagini, drenanti e sudoripare. È una pianta che scalda quindi, non solo fisicamente, ma anche mentalmente. La borragine è infatti sacra a Giove, legata al segno astrologico del Leone, deve il suo nome al celtico borrach “coraggio” per la riconosciuta qualità di questa pianta di infondere distensione, buon umore e prontezza. Ciò di cui si ha bisogno dopo un inverno rigido fatto di incertezze. È inoltre ricca di sali minerali, proteine e vitamine tra cui la A, C e PP.

La borragine dà grande soddisfazione sia per quanto riguarda la coltivazione e la bellezza estetica che offre, sia per gli svariati usi che se ne possono fare in cucina. Si tratta infatti di una pianta mangereccia i cui usi sono ben radicati nella tradizione popolare. Ancora oggi infatti si usano i germogli freschi consumati in insalata, le foglie giovani usate in minestre, per la creazione di creme, impanate o fritte, si possono usare per preparare delle frittate, risotti sfumati con prosecco e formaggi, per fare del pesto, arricchito di granella di noci e mandorle, oppure per fare del ripieno, assieme alla ricotta, per farcire dei ravioli. Si tratta di una pianta molto versatile, che si può utilizzare per ricette sia dolci che salate.

I fiori hanno un sapore delicato, fresco e zuccherino, e si possono utilizzare come guarnizione per i piatti. Oltre a ciò si possono congelare in cubetti di ghiaccio per essere poi aggiunti alle bevande e si prestano molto bene per esser canditi.

TORTINI SALATI E DOLCI CON PASTA SFOGLIA:

Una volta selezionate e lavate le foglie più tenere, tagliatele grossolanamente, quindi scottatele in padella con una noce di burro per qualche minuto. Una volta diventata tenera spegnete il fuoco. Intanto stendete la pasta sfoglia sugli stampi che più desiderate.

Per i tortini salati la guarnizione di borraggine si accompagna bene con speck e scalognino saltati in padella con olio e peperoncino. Se si vuole fare un tortino con del formaggio, con cui la borragine si sposa molto bene, si può aggiungere un cubetto generoso di gorgonzola su un letto di borragine.

Per una variante dolce abbiamo aggiunto alla pasta sfoglia un velo di miele millefiori, la borragine scottata in padella e delle mandorle a scaglie. Altra variante dolce: borragine, nocciole e uvetta.

Una volta ben riempiti gli stampi, si possono mettere in forno preriscaldato a 180°C  per 15 minuti o per 30 minuti a 160° C. Una volta tolti dal forno e fatti intiepidire, si possono guarnire coi fiori freschi per avere un risultato ancora più scenografico oltre che gustoso.

Attenzione, come sempre si consiglia la moderazione: nella borragine sono presenti alcaloidi pirrolizidinici potenzialmente epatotossici e cancerogeni. Si consiglia quindi prudenza per l’uso interno, in particolare da evitare per donne in stato di gravidanza e allattamento. Buon senso anche nella raccolta, che deve essere fatta in luoghi non inquinati e, soprattutto, dopo un riconoscimento sicuro della pianta.