Alla scoperta dell’osservatorio di Castelmauro e del telescopio più moderno d’Italia

Alla scoperta dell’osservatorio di Castelmauro e del telescopio più moderno d’Italia

I veri appassionati di astronomia conoscono molto bene Castelmauro.

Il paese, posto a una manciata di chilometri dal lago di Guardialfiera, diede i natali a padre Giovanni Boccardi.

Il sacerdote molisano, vissuto tra il XIX e il XX secolo, era un matematico, ma soprattutto un astronomo di importanza internazionale.

A lui si deve la fondazione della Società Astronomica Italiana e della Rivista di astronomia e scienze affini.

Padre Boccardi, docente dell’Università di Torino, fu anche direttore dell’osservatorio del capoluogo di regione piemontese.

Oggi anche un asteroide porta il suo nome: l’asteroide 31015 Boccardi.

Proprio al celebre astronomo molisano è intitolato l’osservatorio astronomico di Castelmauro.

Finanziato dall’Amministrazione provinciale di Campobasso, è stato realizzato dalla ATEC Robotics.

L’osservatorio astronomico Boccardi su Monte Mauro

L’osservatorio – inaugurato nel 2008 – è stato costruito a 1.042 metri sul livello del mare, sulla cima di Monte Mauro.

Non si tratta di un osservatorio qualunque.

La struttura ospita infatti quello che ad oggi è considerato il più avanzato telescopio robotizzato tra quelli presenti in Italia.

Non a caso l’osservatorio di Castelmauro fa parte di una rete internazionale incaricate di effettuare mappature periodiche della volta celeste.

Castelmauro è dunque un vero punto di riferimento per gli studiosi di astronomia.

Ma anche un formidabile strumento di divulgazione delle conoscenze astronomiche nel mondo scolastico e accademico.

Escursione nella faggeta di Monte Mauro

E naturalmente è un’attrazione per i viaggiatori alla scoperta di questo angolo del Molise.

Specialmente durante l’estate. In effetti durante il giorno è consigliabile effettuare una rigenerante passeggiata alla volta di Monte Mauro.

Si ha l’opportunità di godersi il fresco del bosco di faggi, l’unico presente in questo angolo del Basso Molise.

Una boccata d’ossigeno puro. Un vero toccasana, anche e soprattutto per chi vive nelle grandi città a vocazione industriale.

Una volta giunti sulla vetta, c’è anche un altro premio. Durante le belle giornate all’orizzonte si vede nitidamente il mare Adriatico. In linea d’aria è distante una trentina di chilometri.

Ma quando cala il sole, l’attenzione è tutta per l’osservatorio astronomico Boccardi.

Soprattutto le serate estive, magari a cavallo della notte di San Lorenzo, quando si possono osservare anche le stelle cadenti.

Prima di partire è però opportuno informarsi – in loco e sul web – su giorni e orari di apertura.

Il borgo di Castelmauro: la chiesa e il castello

Se si è zona è il caso di approfittarne. Osservare stelle e pianeti da questo telescopio è un’esperienza incredibile. Emozionante.

Naturalmente anche il borgo di Castelmauro – l’antico Castelluccio Acquaborrana – ha molto da raccontare ai visitatori.

Le prime notizie certe su questo borgo risalgono al Medioevo.

In effetti in tempi relativamente recenti, grazie ai lavori di restauro che hanno interessato la chiesa madre di San Leonardo Confessore, è stata rinvenuta un’abside risalente intorno all’anno Mille.

L’edificio sacro fu dunque realizzato su una chiesa preesistente.

La chiesa è in stile romanico-gotico. Il campanile richiama la forma di una torre.

Mentre il portale è ispirato dai canoni rinascimentali. All’interno della chiesa c’è un pulpito in legno, risalente al XVIII secolo.

Risale invece al XII secolo il castello, attualmente residenza signorile.

Non ebbe mai funzioni militari. La struttura ha una forma rettangolare con bastioni ed è dotato di cortile interno.

Le altre chiese e le tradizioni di Castelmauro

Tra le altre chiese del paese, da segnalare quelle di Santa Maria della Salute, di Sant’Antonio di Padova e di San Nicola di Bari.

Ma quando conviene visitare Castelmauro? Praticamente tutto l’anno.

Se l’estate si può organizzare un’escursione con meta finale l’osservatorio astronomico, durante l’inverno si possono vivere le tradizioni locali.

La sera del 17 gennaio, ad esempio, vengono organizzati fuochi all’aperto in onore di Sant’Antonio Abate.

La gente si riunisce in particolare davanti al falò che viene acceso nella piazza principale del paese.

È anche l’occasione per gustare i prodotti tipici del luogo.

L’ospite viene subito accolto intorno al fuoco a condividere questo momento di festa.

Si canta e si balla fino a tardi. In pochi istanti ci si sente come in famiglia. Proprio grazie alla proverbiale ospitalità della gente del posto.

Le ricorrenze di Sant’Antonio Abate e della Madonna della Salute

Quella dedicata a Sant’Antonio Abate è una festa molto sentita in paese.

Al pari di quella che ruota intorno al santuario rurale di Santa Maria della Salute.

Parliamo della festa patronale, dedicata per l’appunto alla Madonna della Salute e a Sant’Antonio da Padova.

Viene organizzata nel mese di settembre e dura più giorni. Tra i momenti più suggestivi, spicca la fiaccolata.

Astronomia, natura e tradizioni: ecco tre buone ragioni per visitare Castelmauro.

Una comunità ospitale, pronta ad accogliere il visitatore 365 giorni l’anno.

Photo Credits: Aldo Giammaria (tratta da Facebook, pagina Osservatorio Astronomico di Castelmauro)

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