Vincitore del premio Oscar per la splendida fotografia di Sven Nykvist, questa vicenda esistenziale è uno degli esperimenti formali più notevoli di Bergman. Due donne vegliano sulla sorella, malata di cancro, ma l’unica persona che le dà conforto è la badante Anna.
Vincitore del premio Oscar per la splendida fotografia di Sven Nykvist, questa vicenda esistenziale è uno degli esperimenti formali più notevoli di Bergman. Due donne vegliano sulla sorella, malata di cancro, ma l’unica persona che le dà conforto è la badante Anna.
Sussurri e grida vede Bergman abbracciare un uso potente e sofisticato del colore. In particolare, la sconcertante intensità dei rossi e dei bianchi rimane senza pari. Attenzione: questa febbrile e sontuosa esplorazione della mostruosità umana non è un film horror, ma di certo un film sull’orrore.