Paesi Bassi

EUROPA – REGIONE GERMANICA

PAESI BASSI

Haarlem, nell’Olanda settentrionale.

Confinanti a est con la Germania e a sud con il Belgio, i Paesi Bassi sono bagnati a nord e a ovest dal Mare del Nord.

IL TERRITORIO E IL CLIMA

Come suggerisce il nome, i Paesi Bassi si estendono su un territorio completamente pianeggiante, anzi, molte terre a ridosso delle coste, pari a quasi il 50% del totale della superficie del Paese, si trovano addirittura sotto il livello del mare.
Da secoli gli olandesi lottano contro le onde per strappare al mare importanti terre per la coltivazione. A questo scopo ricorrono a un fitto e complicato sistema di canali, pompe e dighe che servono a tenere “fuori” il mare dai territori asciutti: i famosi polder sono infatti appezzamenti di terreno sottratti alle acque e solitamente destinati poi alle coltivazioni. Anche i celebri mulini a vento, tipici del paesaggio olandese, costituivano in passato i “motori” delle pompe che ributtavano in mare l’acqua salata. L’intensa canalizzazione e il deposito di vari sedimenti sul suolo rendono questi terreni molto fertili e adatti all’attività agricola.
I fiumi sono numerosi, ma per lunghi tratti si confondono con il mare, dato che la marea risale per diversi chilometri lungo il loro corso; i più importanti sono il Reno, la Mosa e la Schelda. Dal Reno si diparte lo Ijssel, che è tributario di un enorme lago artificiale vicino ad Amsterdam, lo Ijsselmeer: si tratta in realtà di una grande insenatura del Mare del Nord chiusa all’estremità da un imponente sistema di dighe, che mantengono l’acqua dolce all’interno del lago.
Le coste, che si estendono per 451 chilometri, sono basse e sabbiose e costellate di lagune, con il mare che minaccia costantemente di allagare l’entroterra.
Il clima è di tipo atlantico, con abbondanti piogge. Il paesaggio è dominato dai campi coltivati e da paludi e lagune che sorgono sia lungo la costa sia nell’entroterra in corrispondenza dei numerosissimi laghi, fiumi e canali.

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GEOPATRIMONIO

Il Mare dei Wadden

Situato nella parte sud-orientale del Mare del Nord, il Mare dei Wadden è l’area compresa tra le coste dei Paesi Bassi, della Germania e della Danimarca e la catena delle Isole Frisone. Non è un vero e proprio mare, ma una zona detta “mesolitoranea” o “intertidale”, cioè condizionata dalle maree. I suoi fondali vengono infatti sommersi dall’alta marea, per poi riemergere con la bassa.
Il paesaggio cambia più volte al giorno: ai grandi banchi di sabbia e fango (wadden in olandese) si alternano lagune e pozze formate dall’acqua che è rimasta dopo la bassa marea. Migliaia di uccelli – gabbiani, anatre e oche – si nutrono di pesci e altri animali marini “intrappolati” nelle lagune durante la bassa marea. Ma il Mare dei Wadden è frequentato anche da foche e delfini, tornati in epoca recente. Oggi tutta l’area è protetta da tre Parchi Nazionali, di competenza di Paesi Bassi, Germania e Danimarca, e nel 2009 è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. A minacciare l’area è la proliferazione di alghe e altre specie acquatiche che si nutrono di sostanze prodotte dalle attività umane.


Per saperne di più: whc.unesco.org/en/list/1314

LA STORIA E L’ORDINAMENTO POLITICO

I Paesi Bassi nacquero come nazione nel XVI secolo, quando le province più settentrionali delle Fiandre, da tempo sotto il dominio “cattolico”, della famiglia imperiale asburgica prima e del re di Spagna poi, aderirono alla Riforma protestante. Da allora queste sette province, chiamate Province Unite, intrapresero una lotta per l’indipendenza contro gli spagnoli, che riconobbero la secessione solo nel 1648. Il Seicento fu il secolo d’oro delle Province Unite, che divennero presto una della maggiori potenze coloniali e marittime d’Europa, grazie ai successi delle celebri Compagnie delle Indie (Orientali e Occidentali).
Dopo l’invasione napoleonica e la successiva caduta di Napoleone nel 1815, i Paesi Bassi si trasformarono da repubblica in monarchia. Rimasti neutrali durante il primo conflitto mondiale, subirono l’occupazione nazista durante la Seconda Guerra Mondiale, conclusa la quale il Paese avviò una vera e propria rinascita economica.
Oggi i Paesi Bassi sono una monarchia costituzionale. Il territorio è diviso in 12 province, due delle quali portano ancora il nome della più grande e più popolata delle Province Unite: Olanda (settentrionale e meridionale).
La supremazia territoriale di questa parte del Paese spiega perché i Paesi Bassi sono spesso chiamati impropriamente, nel linguaggio comune, Olanda.

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LA POPOLAZIONE

I Paesi Bassi hanno la più alta densità di abitanti dell’Unione Europea. La popolazione parla neerlandese, più noto come olandese.
Le religioni più diffuse sono quella cattolica (28%) e protestante (19%); dato il gran numero di immigrati residenti, esistono numerose minoranze religiose, la più consistente delle quali è quella islamica (6%).
I Paesi Bassi sono una delle nazioni più avanzate per quanto riguarda il benessere sociale dei cittadini, a cui contribuisce anche la tolleranza, tutelata dalla legge, nei confronti di ogni individuo, indipendentemente dall’etnia, dalla religione e dalle scelte di vita personali.

Le città

La capitale dei Paesi Bassi è Amsterdam (837.000 abitanti). È spesso chiamata la “Venezia del Nord” perché a prima vista assomiglia molto alla città sulla laguna veneta. Costruito sulle rive dello Zuiderzee, un braccio di mare trasformato nel 1932 in un gigantesco lago artificiale, lo Ijsselmeer, il centro storico di Amsterdam è attraversato da una fitta rete di canali, scavalcati da innumerevoli ponti e percorsi da ogni genere di imbarcazione, dai battelli per i turisti alle vere e proprie case galleggianti. Centro commerciale di rilievo è Rotterdam (616.000 abitanti), con il suo grande porto. Importante dal punto di vista politico è invece l’Aia (515.000 abitanti) che, pur non essendo la capitale del Paese, ospita le sedi del Governo e la residenza della famiglia reale.

L’ECONOMIA

L’agricoltura è molto avanzata e produttiva, con colture specializzate. Tra queste spiccano cereali, patate, barbabietole e soprattutto i fiori (tra cui i tulipani), esportati in tutto il mondo. Sviluppati anche l’allevamento bovino e la produzione di formaggi.
Anche l’industria è avanzata e competitiva, soprattutto nel settore chimico, agroalimentare ed elettronico. Nei servizi il commercio è da sempre il pilastro economico della nazione, e ancora oggi i Paesi Bassi sono uno snodo centrale degli scambi mondiali (Rotterdam è tra i maggiori porti del mondo per volume di merci). Molto importanti sono poi i settori bancario e finanziario.

Geoblog - volume 2
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L’Europa