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Napoli, La Capria: "Ferito a morte fu l'occasione mancata di una generazione"

Napoli, La Capria: "Ferito a morte fu l'occasione mancata di una generazione"
Il libro uscì nel '61, sono sessant'anni. Decisivo fu un incontro con Flaiano: con lui capii che la confusione poteva essere anche bella...
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"Ferito a morte", il capolavoro di Raffaele La Capria, uscì nel 1961. Fu uno sconquasso. Nel tempo dissolto, ormai imprendibile, del dormiveglia di Massimo, il protagonista che inseguiva la giovinezza, la perduta felicità, e ritrovava la città radiosa, incantatoria, eppure feroce, con la borghesia che ostentava dominio e indolenza anche giocando a ramino, La Capria fece esplodere ogni riferimento consolatorio e prevedibile della letteratura che arrivava da Napoli.