Gruppo Curti

Il Gruppo Curti nasce a Milano nel 1963 e si espande a Lecco, poi a Valmadrera e, per esigenze logistiche, negli anni ’90 si trasferisce a Bosisio Parini (Lecco), sino a diventare Leader in Italia e nel Mondo, sia nella costruzione che nella messa in opera e manutenzione di ascensori, montacarichi e scale mobili. Grazie allo spirito imprenditoriale di Arnaldo Curti, titolare della Curti Arnaldo, Ditta Individuale, da artigiano si rivolse alle Imprese Edili che gli permisero di allargarsi e svilupparsi anche nel campo Immobiliare, dando vita alla Immobiliare Quadrifoglio S.r.l. e all’Immobiliare Vistamare S.r.l. II desiderio di nuove avventure mette alla prova l’imprenditorialità di Curti Arnaldo che cimenta il proprio ingegno nell’Editoria, nascono così nel 1994 “ACE EDITORIALE S.r.l.”, dove prende vita il Numero Zero di “LECCO 2000”, mensile di Cronaca, Sport, Cultura e Turismo, con 20.000 copie distribuite a livello Nazionale, e in seguito “AFRE music S.r.l.”, Casa Editoriale e Casa Discografica, che lancia nuovi Talenti nei Generi musicali: Pop, Rock, Latino, Folcloristico… Oggi le società del Gruppo Curti si sono ricompattate in due nuove realtà che rispecchiano comunque la vitalità iniziale del gruppo e gli stessi filoni produttivo/economici: la CURTI ARNALDO S.r.l. e la NUOVA CURTI S.r.l.

La nostra storia

Nel 1963, per desiderio del padre, assieme ai fratelli inizia una nuova attività a Milano, come artigiano nel campo ascensoristico. La scelta di questo settore non è casuale, ma è la continuazione della professione del padre che aveva iniziato, nel periodo tra le due guerre, a produrre i primi impianti di ascensori che apparvero sul mercato italiano. Dopo una breve esperienza con i fratelli a Milano, per colpa di incomprensioni e con il desiderio di emergere Arnaldo decide di distaccarsi dall’azienda dei fratelli e di non interferire con loro. Intuisce la necessità di insediarsi in una zona in espansione che gli permetta di avviare una nuova attività. A luglio del 1965 trova dunque a Lecco un territorio fiorente nel mondo dell’edilizia, ma mancante di tecnici nel campo ascensoristico, così decide di aprire una piccola officina di 32 mq. a Lecco in Via Belfiore e di trasferirsi con la moglie Linda e il piccolo Stefano, in un appartamento a Malgrate. Iniziano le prime costruzioni delle parti meccaniche, con pochi operai e un’impiegata. Arnaldo alla mattina era venditore e al pomeriggio meccanico carpentiere e montatore d’impianti di ascensori, esperienza appresa da suo fratello Romano nei due anni precedenti trascorsi ad installare qualsiasi tipologia d’impianto. Nel contempo, dovette apprendere il complesso delle nozioni tecniche relative alle costruzioni e all’industria, imparare a gestire l’azienda e iniziare a guardare al futuro. Dopo due anni di intenso lavoro, da quattro collaboratori, la ditta Curti si era piazzata così bene sul mercato locale da raggiungere uno Staff di oltre venticinque dipendenti. Pertanto, l’azienda sente l’esigenza di  trasferirsi in Corso Martiri in un capannone di 500 mq. La Ditta Curti seleziona i più specializzati fornitori di materiali necessari, acquisisce i maggiori costruttori della zona e comincia a espandersi con un sempre maggiore apprezzamento nel territorio Lecchese. Inizia a farsi conoscere per la serietà e la professionalità, anche nelle pubbliche Amministrazioni, ed è proprio l’appalto del Comune di Malgrate che dà l’avvio a questo tipo di fornitura caratterizzato da una competitività sempre più grande.
Nel 1976 inizia a Valmadrera in Via Rio Torto, 17, la costruzione del capannone di 2.000 mq. con una palazzina per uffici e l’abitazione del custode di 400 mq. Qui, sorge la necessità di una maggiore specializzazione, e iniziano ad  esercitare la loro attività sia la Società Curti S.r.l., che si occupa della produzione di ascensori, montacarichi, montavivande, piattaforme elevatrici per disabili, montauto personalizzati e scale mobili,  che la Ditta Curti di Curti Arnaldo, Società individuale, che si occupa principalmente della riparazione e della manutenzione degli impianti. Arnaldo è sempre più impegnato giorno e notte per accrescere la sua Azienda; la moglie Linda, dopo avergli dato tre figli: Stefano, Luciano e Paola, sente il bisogno nel tempo libero di tenersi occupata, così Arnaldo, nel 1973 le apre un negozio per la vendita di quadri e oggetti d’Arte. Per tre anni Linda trova la viva soddisfazione di sentirsi utile e impegnata, ma nel 1976, non riuscendo più a vedersi con il marito troppo impegnato a progettare ascensori, esprime il desiderio, con ammirevole interesse, di lavorare assieme a lui per la Società.
Il 1983, per il Gruppo Curti, è un momento fiorente, gli operai sono raddoppiati e vengono assunti con una strategia di espansione: ogni 50 km un ragazzo serio e volonteroso entra a far parte dell’Azienda venendo istruito e patentato a tecnico specializzato. L’ampliamento del mercato richiede sempre più rappresentanti di vendita e tecnici  verso la Brianza, Milano, Bergamo, Varese e Como, ma la zona commercialmente più redditizia è la Valtellina. Curti Arnaldo decide dunque di assumere sempre più tecnici che risiedano in zone vicine ai cantieri valtellinesi: Morbegno, Tirano, Bormio, Livigno, in modo da ridurre  i tempi di manutenzione. Infatti, se in precedenza i tempi di intervento su un impianto fermo erano di due o tre giorni, con questa strategia, in sole due ore il tecnico poteva intervenire sul posto. Inoltre, nello stesso periodo è stata aperta, tramite una consociata, una filiale a Milano e un’altra a Palermo. Anche il mercato estero ha dato dei buoni risultati: la Curti S.r.l. ha fornito impianti in Egitto, in Sudan, nell’Ufficio del Presidente, nell’abitazione del Ministro degli Esteri, nella Questura (in Sudan ha anche una filiale), in Libia a Nairobi e nelle ville di Gheddafi ed anche nelle caserme dove vivevano gli ufficiali. La Ditta produce ascensori anche nel campo della Moda: uno a Parigi per Giorgio Armani, uno particolare con la cabina a forma di zucca in cristallo a Milano per Just Cavalli,  uno in Kazakistan per la Casa residenziale del Papa Wojtyla. Nel frattempo entrano a far parte del mondo del lavoro in Azienda i figli: Stefano rappresentante per la vendita in Italia, Luciano per l’estero e Paola per l’Amministrazione.
Dà vita nel 1985 ad una Società per la costruzione di un complesso Immobiliare costituito da un centinaio di appartamenti e di villette a Trezzo Sull’Adda, di cui Arnaldo Curti è Amministratore Unico. Inizia – prima con la Curti Porte S.r.l e successivamente con la Curti S.r.l. – la costruzione di porte blindate e porte tagliafuoco che il mercato richiede con decine di porte ogni giorno, grazie agli adeguati macchinari presenti nella sua azienda. Questa produzione richiede sempre maggiore spazio e sempre nel 1985, Curti decide di prendere in affitto un capannone adiacente all’esistente, raddoppiando così la metratura disponibile.
Un mercato di notevoli soddisfazione è quello inglese che ha richiesto impianti con elevate caratteristiche sia tecniche che estetiche. Un nuovo commercio si è poi aperto anche in Kuwait con una produzione mensile di parecchi impianti. In officina, gli operai della Curti producevano con soddisfazione oltre 80 impianti ogni anno, senza riscontrare alcun problema, fino al momento dello scoppio della Guerra in Kuwait nel 1990. A causa di questo conflitto, a Genova vennero bloccati i container che ritornarono poi nel magazzino della Società di Valmadrera. Pochi giorni dopo, l’inondazione dovuta allo straripamento del fiume Rio Torto, ha messo in ginocchio entrambe le Società Curti, in un già difficile momento economico in cui veniva ultimata, per necessità di espansione dell’Azienda, a Bosisio Parini (Lecco), la costruzione di un capannone di 10.000 mq.   e di due palazzine di  1.000 mq. cadauna. La nuova struttura è composta da uffici e servizi che consentirono un miglioramento per il lavoro in officina e una standardizzazione della produzione per migliorare ulteriormente sia il prodotto che  i tempi di consegna. Si pone quindi la tragica necessità di reperire economicamente un miliardo e novecento milioni delle vecchie Lire, ammontare dichiarato dal Tribunale di Lecco, per riparare ai danni subiti dell’alluvione, non riconosciuti neppure dall’Assicurazione poiché non copre questo tipo di inondazioni. Arnaldo si chiude dunque in un ostentato atteggiamento di rifiuto a parlarne e Federica, la moglie, insiste perché teme le conseguenze della gravità della situazione. Rimane poi stupita dalla risposta del marito che dimostra la sua tenacia di uomo: “Non posso che rassegnarmi al destino, con la cassetta dei ferri sono partito e con la cassetta dei ferri ritorno”.
In campo ascensoristico è necessario un continuo aggiornamento, sia per la tecnica, sia per la normativa. Pertanto, nel 1994 il Gruppo Curti sente la necessità  di attestarsi diversi Certificati di Idoneità e si rivolge a due diversi Enti: ottiene il Quality Certificate LRQA UNI – BS – EN ISO 9001:1994 CURTI CERTIFICATE N. 945034 dalla “LLOYD’S REGISTER QUALITY ASSURANCE”, uno tra i primi Organismi di Ispezione, Verifica e Certificazione al mondo;
Nel 2000 si rivolge al TÜV Italia e ottiene la Certificazione ISO 9001:2000 per la progettazione, produzione, installazione, nonché per la manutenzione di ascensori e montacarichi. Con lungimiranza entra a far parte dei mercati dell’Est, facendo, nel 1998, delle Fiere al Gran Palazzo del Cremlino di Mosca e in tutti i Paesi limitrofi e, in pochi mesi, diventa esclusivista per la commercializzazione di ascensori, montacarichi e scale mobili per l’Italia e i seguenti Paesi: Argentina, Bangladesh, Benin, Germany, Iran, Malta, Nigeria, Palestine, Romania, Russia, Sudan, Syria, Turkey, Ukraine. È l’unica azienda con due certificazioni per esportare nella C.S.I. (ex U.R.S.S.) e un’ulteriore certificazione per l’Ucraina e la Polonia. Riesce a farsi attestare con Certificati d’Idoneità nel campo ascensoristico, conquistando così la facoltà di poter vendere e installare, con la collaborazione di una nuova Società di Ascensori istruita a Mosca, specializzata nell’istallazione e nella manutenzione degli impianti.
Il Gruppo Curti è giunto al 2009 con oltre 100 dipendenti, una ventina di artigiani esterni e con oltre 5.000 impianti costruiti tra ascensori, montacarichi, montavivande, piattaforme elevatrici per disabili, montauto personalizzati e scale mobili di cui si teneva anche la manutenzione. La scelta politica aziendale e stata quella di vendere il ramo d’ Azienda alla multinazionale tedesca Thyssenkrupp Elevator Italia che, grazie all’apporto del grosso pacchetto ascensoristico del Gruppo Curti, si è trasformata in una multinazionale anche in questo campo.
Rispettati oltre cinque anni di Legge verso la società acquirente, l’imprenditore Arnaldo Curti, ottantenne, propone ai figli con la loro Azienda di rientrare a far parte della storica Società di famiglia. Nell’aprile del 2018 la Azienda dei figli viene incorporata nella Nuova CURTI S.r.l.
Oggi le società del Gruppo Curti si sono ricompattate in due nuove realtà che rispecchiano comunque la vitalità iniziale del gruppo e gli stessi filoni produttivo/economici: la CURTI ARNALDO S.r.l. e la NUOVA CURTI S.r.l.
Immediatamente il primogenito Stefano Curti con la mansione di Direttore Responsabile della sezione vendita degli ascensori per l’Italia e l’Estero, con la collaborazione dell’Ingegnere Daniel Mantia, mentre l’ Arch.dipl.ID Luciano Curti è responsabile delle Vendite all’Estero.