Etica e sport

Sabato 17 febbraio si è svolta la conferenza inaugurale per l’Anno Accademico 2006/2007 al Collegio Universitario delle Peschiere, di Genova.

Il tema scelto è stato il rapporto tra sport ed etica, questione di estrema attualità, resa ancor più scottante dai recenti tragici avvenimenti di Catania. A dialogare su questo tema sono stati Piero Sandulli, Vice Presidente della Corte Federale e Mario Sconcerti, giornalista sportivo.

L’incontro è stato introdotto da Sergio Rossi, direttore del Collegio, che ha presentato traguardi raggiunti e progetti per il futuro della Residenza delle Peschiere: l'aumento della capienza residenziale del Collegio, la consolidata collaborazione con l’Università, concretatasi una volta di più nel recente corso sulla cultura d’impresa nel mondo dello shipping, a cui hanno partecipato 140 studenti di diverse facoltà, la prospettiva di prossima attivazione di un servizio di coaching per gli studenti universitari.

L’avv. Sandulli ha iniziato il suo intervento paragonando lo sport allo studio universitario: entrambi sviluppano lo spirito di sacrificio e muovono a superare i propri limiti in vista del raggiungimento di un obbiettivo. «Come è logico gli sportivi devono darsi delle regole per le competizioni, ma quello che accade è che alle regole e al loro rispetto spesso subentra la degenerazione». La storia dello sport – ha continuato Sandulli – ha conosciuto una trasformazione dovuta all’ingresso dell’elemento economico. A un certo punto la primazia sportiva è stata sostituita dalla primazia economica. Dall’inizio degli anni ’80, con la quotazione in borsa di alcune società si arriva a un fenomeno curioso: dal fatto che la palla colpisca il palo o entri in rete durante una partita dipende l'andamento del valore delle azioni di una società. Che fare di fronte a un calcio che è sempre più legato all’interesse economico e che coinvolge dinamiche sempre più complicate da mettere d’accordo? La via da percorrere – ha concluso Sandulli – è quella di una legislazione che sia pensata in modo profondo, e non sotto l’effetto dell’emozione suscitata da eventi che scuotono l’opinione pubblica.

Anche Mario Sconcerti ha percorso la storia del calcio in Italia, partendo dall’anno 1923 in cui Edoardo Agnelli comprò la Juventus e cominciò a mandare persone in giro per il mondo a scoprire talenti e portarli in Italia. Iniziò allora una competizione economica in cui solo le squadre delle grandi città ebbero gli strumenti per sopravvivere e restare a un livello competitivo. Sconcerti ha poi raccontato qualche episodio legato a ricordi personali: sulla vita allo stadio, e sui rapporti tra tifoserie e società.

Alla conferenza erano presenti esponenti del mondo accademico e istituzionale della città, molte famiglie e studenti. La manifestazione inaugurale è proseguita il giorno dopo, con una mattinata dedicata alle famiglie di tutti i residenti e degli studenti che frequentano il collegio. La Residenza delle Peschiere è un Collegio Universitario della Fondazione Rui, che ospita studenti fuori sede dell’ateneo genovese, ed apre le sue attività di formazione a molti altri studenti della città. L’orientamento cristiano e la formazione spirituale sono affidati alla Prelatura dell’Opus Dei.