Palermo

È morto Biagio Conte, addio al missionario laico amato da tutti. Mattarella: "Dolore profondo, consolidare il suo lavoro". Lutto cittadino a Palermo

È morto Biagio Conte, addio al missionario laico amato da tutti. Mattarella: "Dolore profondo, consolidare il suo lavoro". Lutto cittadino a Palermo

Era malato da tempo, sarà sepolto nella chiesa della sua missione. I funerali verranno celebrati martedì alle 10,30 in Cattedrale

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È morto il missionario laico Biagio Conte. Ha lottato per mesi contro il cancro, continuando a lanciare anche nei giorni in cui si era aggravato messaggi di pace e di speranza. "Restiamo uniti per un mondo migliore, insieme possiamo farcela", ha detto appena giovedì scorso durante la messa che dal giorno di Natale si è celebrata quotidianamente a mezzogiorno davanti alla stanza della sua agonia, nella sede della missione in via Decollati a Palermo. "Ho appreso con profondo dolore la triste notizia", ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha proclamato il lutto cittadino: bandiere a mezz'asta in tutte le sedi comunali e nelle scuole cittadine fino al funerale del missionario laico. In lacrime Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, che si è trattenuto un'ora nella stanza di Biagio Conte. "Lascia alla Chiesa e alla città un grande messaggio", ha detto Lorefice. Attorno al letto del missionario laico, sono rimasti fino all'ultimo istante i suoi "fratelli" storici, persone che hanno prestato il loro tempo e la loro professione al sogno di un mondo migliore che Conte ha portato avanti a Palermo per oltre trent'anni. La camera ardente è stata aperta alle 16. Il Comune ha istituito bus navetta gratuiti dal parcheggio Basile e dal Foro Italico per raggiungere la missione. I funerali verranno celebrati martedì alle 10,30 in Cattedrale.

La salma di Biagio Conte portata nella chiesa della missione (foto di Igor Petyx)
La salma di Biagio Conte portata nella chiesa della missione (foto di Igor Petyx) 

Sarà sepolto nella Missione, la bara con il legno dei binari

Biagio Conte sarà sepolto nella chiesa della missione di via Decollati. Sono già partiti i lavori per ricavare lo spazio necessario. Durante il suo lunghissimo eremitaggio in una grotta fra le montagne di Palermo aveva espresso il desiderio “di restare nella sua casa”. La bara del missionario laico è stata realizzate con le traversine dei binari della ferrovia. Conte aveva iniziato il suo lavoro a difesa degli ultimi proprio dai senzatetto che dormono alla stazione e nei vagoni fermi. La bara costruita con quel legno è stata voluta proprio per ricordare da dove tutto ebbe inizio. Decine e decine i benefattori, gli indigenti, la gente in arrivo da tutta la Sicilia, dall'Italia e dal resto dell'Europa che in Conte hanno trovato un approdo per salvarsi dalla disperazione. C'è stata la coda in queste ultime settimane dietro la porta della sua stanza. Tutti ancora in attesa di quella parola che Conte, giorno dopo giorno, non riusciva più a dire. Felici, però, di poter dire una preghiera per lui, sperando fino all'ultimo che potesse salvarsi dalla malattia.

 

Mattarella: "Dolore profondo, consolidare il suo lavoro"

"Ho appreso con profondo dolore la triste notizia della morte di Fratel Biagio, punto di riferimento, non soltanto a Palermo, per chi crede nei valori della solidarietà e della dignità della persona, che ha testimoniato concretamente, in maniera coinvolgente ed eroica". Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Il rimpianto e la riconoscenza nei confronti di Biagio Conte vanno espressi consolidando e sviluppando anche in futuro le sue iniziative affinché il ricordo della sua figura sia concreto e reale, così come è stato il suo esempio".

Morto Biagio Conte, l'arcivescovo Lorefice: "Ripartiamo dalle cose essenziali, è la sua eredità"

Lorefice in lacrime: "Lascia alla Chiesa un grande messaggio"

In lacrime Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, che si è trattenuto un'ora nella stanza di Biagio Conte. "Non perdiamo il suo messaggio più bello e più forte, il sogno di una città che non perde il suo vero tesoro", ha detto commosso Lorefice dopo essere uscito. "Biagio - ha aggiunto - non pensava a una città senza Dio. Perché se c'è Dio si riparte dai più piccoli e si resta piccoli. E oggi abbiamo bisogno di questo, di una piccolezza che riesce ad abbracciare tutti. E' il messaggio che lascia alla città e che lascia anche alla Chiesa. Poi lui ha fatto grandi opere sociali ma il fondamento è la sua fede in Dio. Vi ricordate quante volte ci ha detto: ma come fa una città senza Dio? E non perché era un clericale o perché era un medievale ma perché lui capiva che noi se abbiamo Dio non solo non abbiamo nulla da perdere ma se c'è Dio ripartiamo dalle cose essenziali. Se c'è Dio siamo più fraterni e c'è più giustizia e più pace per la città e per gli uomini. Questo è l'augurio più bello che io vi faccio e l'eredità che ci ha lasciato e che dobbiamo custodire".

Il sindaco Lagalla: "La sua missione andrà avanti"

"La scomparsa di Biagio Conte lascia un vuoto incolmabile a Palermo. Anche nelle ultime ore più drammatiche tutta la città si è stretta attorno a fratel Biagio, a testimonianza del valore dell'eredità umana che oggi ci lascia e che non dobbiamo disperdere", ha detto il sindaco Roberto Lagalla che ha proclamato il lutto cittadino. "Resterà per me - ha aggiunto - indimenticabile l'ultimo incontro di pochi giorni fa con Biagio Conte, durante il quale mi ha raccomandato di non dimenticare mai i poveri. Di fatto, un'eredità lasciata alla città da custodire con senso di responsabilità. È con questo spirito che l'amministrazione e la nostra comunità devono stare vicini alla Missione Speranza e carità che continuerà a essere un punto di riferimento per Palermo anche se da oggi dovrà fare a meno del suo fondatore, della sua guida che resterà comunque fonte di ispirazione per tutti noi".

Il governatore Schifani: " Guiderà il mio lavoro"

"Esprimo le mie più sentite condoglianze ai familiari di fratel Biagio Conte, agli assistiti e ai volontari della sua Missione", ha detto il presidente della Regione Renato Schifani. "Oggi il missionario ci ha lasciati - ha aggiunto - dopo giorni di sofferenza, ma il suo ricordo resterà indelebile. Con il suo impegno quotidiano e instancabile in favore degli ultimi, ci ha ricordato come, per ogni cristiano, la carità sia una condizione essenziale della propria esistenza umana e attuazione concreta della propria fede. Consapevole che la sua perdita lascia un vuoto incolmabile, posso solo affermare che il suo esempio sarà più vivo che mai nell'ispirare le mie personali azioni di solidarietà verso il prossimo e quelle del mio governo". Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, appresa la notizia della morte di Biagio Conte, fondatore della Missione Speranza e Carità a Palermo.

Orlando: "Ha saputo vedere oltre le miserie e gli egoismi"

"Una grandissima perdita di un uomo che ha dedicato con amore la sua vita all'affermazione dei diritti di tutti. Oltre la legge, oltre la legalità, oltre la legge degli Stati", così ha ricordato Biagio Conte l'ex sindaco Leoluca Orlando. "Siamo qui raccolti in preghiera piangendo - ha aggiunto - ma sapendo che lui in questo momento è certamente sereno. E' la forza della fede. Ricordiamo sue battaglie con il sorriso, con la grande capacità di vedere oltre le miserie e gli egoismi".