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In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

Lc 21,5-11

Tutto ha una fine, anche il tempio che i devoti ammirano per la sua imponenza e bellezza. Tutto ha una fine: la violenza degli uomini, la violenza della natura spesso segnano la drammatica fine delle grandi civiltà, distruggendo anche le opere costruite con fatica e ingegno. Così il tempio di Gerusalemme, che sarà terminato solo nel 60 d.C., per essere raso al suolo dieci anni dopo… I discepoli di Gesù sono perplessi e spaventati e cercano un qualche segno, una indicazione per prepararsi alla catastrofe. Ma il Signore li ammonisce e ci ammonisce a non cercare alcun segno, a non farci spaventare dalle guerre e dalla catastrofi che colmano la storia degli uomini: nessuno conosce il tempo della fine che, per noi discepoli, è il tempo del ritorno glorioso del Maestro, un tempo di gioia, non di spavento e di violenza. Viviamo il tempo che ci è donato come una grazia: abbiamo la possibilità di annunciare il Regno e di vivere la gioia di essere Chiesa e di seguire il vangelo! Nessuno conosce il momento  del ritorno, non seguiamo i falsi profeti. Perché, allora, molti fra i credenti, ancora oggi, si ostinano a seguire le indicazioni di presunti veggenti che dicono di conoscere il tempo e il modo della fine del mondo?

2 Comments

  • Paolo P., 28 Novembre 2023 @ 09:19 Reply

    Penso però che “seguire il veggente” di turno, quello che conosce il tempo della fine del mondo, forse non è il peggiore dei mali: seguire chi pretende di conoscere tutto e di possedere la soluzione ai problemi del mondo usando la violenza del potere, delle armi, del denaro, questo è il “male”, e per questi il tempio sarà raso al suolo, per loro sarà una catastrofe … grazie Paolo!

  • Silvia Battini, 28 Novembre 2023 @ 21:27 Reply

    Ma esistono davvero, questi creduloni che mi lasciano incredula?!? (scusatemi per il voluto gioco di parole)
    ”Per noi sarà una gioia”, dici tu, e allora preghiamo lo Spirito Santo affinché quel ”noi” sia più ampio, crescendo ogni singolo giorno. Questa, credo, sia la via più aderente via al progetto che il buon Dio ha per ognuno di noi, nessuno escluso.

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