Presentare, io? Per il Merano Wine Festival tutto è possibile - Peperoni e Patate

Presentare, io? Per il Merano Wine Festival tutto è possibile

Eventi - Non solo ricette
Vi avevo già accennato di alcune cose che avrei dovuto raccontarvi, soprattutto riguardo ad un evento in particolare, il  Merano Wine Festival e sappiate che è arrivato il momento e, con probabilità, sarò moooolto lunga nel descrivere questi 2 giorni! 
Io ho la capacità di sintesi, sono estremamente convinta di questo, ma, quando capita qualcosa che mi lascia l’adrenalina addosso anche a distanza di giorni, tanti ricordi e i volti di persone straordinarie, allora il rischio è che i miei racconti vadano un po’ per le lunghe….avete pazienza per oggi? ….e anche domani?

Il Merano Wine Festival è un evento annuale, arrivato ormai alla 20° edizione, creato da Helmuth Köcher, patron del Festival, per raccogliere i vini di qualità in un unico evento e diventare con il tempo un punto di riferimento per la selezione dei migliori vini provenienti da tutto il mondo. 

Evento sicuramente elitario, attento a mantenere alto il livello di qualità dei prodotti presenti, vini ma anche prodotti gastronomici, quest anno ha aperto le porte a noi foodblogger per ospitarci in veste di presentatrici   curiose e attente a qualunque aspetto della gastronomia, e per accompagnare gli chef, rappresentanti di alcuni dei migliori hotel italiani, in cooking show basati sul tema della Shock Cuisine.  
La Gourmet Arena è stato il luogo in cui abbiamo potuto conoscere gli chef, vederli all’opera e porgli domande sulla loro cucina: Concezio Gizzi del Relais Ducale, Giuseppe Angelini della Masseria San Domenico, il giovanissimo ed esperto Manuel Astuto del Park Hotel Laurin, la bravissima e simpatica Silvia Baracchi de Il Falconiere, Nando Arcucchi del Punta Tragara, il timidissimo quanto coinvolgente Tommaso Pavone del Grand Hotel Alassio…. questi solo alcuni nomi degli chef incontrati in Arena. 

Ad accompagnarli sul palco c’eravamo noi foodblogger, Paola Sucato, Ambra de Il Gatto Ghiotto, Claudia di VerdeCardamomo, AnnaMaria di The Kitchen Times ed io, tutte raccolte da Carlo Vischi, ormai il nostro guru di eventi gastromici, che ci ha dato la massima fiducia nonostante l’ansia e la nostra inesperienza. 

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Nella foto presente anche Dario Loison con i suoi panettoni 🙂

In particolar modo io ho avuto il piacere di presentare 2 chef giovanissimi: Concezio Gizzi e Tommaso Pavone. 

All’interno del Relais Ducale di Pescocostanzo (Abruzzo), zona conosciuta per il turismo invernale e le strutture sciistiche, si trova il ristorante La Corniola, nato per volere dello chef Concezio Gizzi che, insieme al supporto della sorella Lucia e della fidanzata Barbara, hanno creato un ristorante giovanissimo, ma d’eccellenza.  
Concezio Gizzi riporta nella sua cucina i sapori classici del territorio, seleziona prodotti a km 0, prodotti di stagione e sempre di prima qualità: e basta questo, unita al suo carattere un po’ timido ma di polso , a farmi intuire che mi trovo davanti ad un grande chef. 
Per la Gourmet Arena, lo chef ha proposto un piatto classicissimo: Pasta e Fagioli
Potremmo fermarci a questo, se non fosse che la cura e l’attenta rivisitazione lo rende un piatto particolare e d’effetto. 
In Italia esistono infinite versioni di pasta e fagioli, ogni città ne ha uno, ogni famiglia ne ha uno. E’ il piatto della tradizione per eccellenza, uno di quei piatti che sa di casa, inverno e caminetto. 
Questo era ciò che mi aspettavo, prima di vedere il piatto realizzato: una pasta e fagioli nuova, diversa, shock. 
La pasta ha preso la forma di ravioli, con fagioli dentro e fuori. L’accompagnamento era quello delle cotiche classiche, ma rese croccanti. I fagioli sono stati selezionati attentamente, scegliendo i fagioli tondini e i fagioli “poverelli” tipici del territorio abruzzese. 

Tutto sa di cura, nulla è lasciato al caso. Non si tratta di “fagioli” genericamente, ma si parla esattamente di quei fagioli, quelli eccezionali e tipici dell’Abruzzo. 
Concezio fa trasparire così la vicinanza alla sua terra. Basta leggere il menù del suo ristorante per capire il legame che lo unisce al territorio.

E volete sapere il risultato di tanto amore e passione? 
Lascio parlare il volto sorridente di una signora del pubblico….. e le mani del signore intente a fotografare il piatto con il cellulare!
A conferma che, la semplicità della tradizione può essere sempre un successo, interpretandola nel modo giusto e scegliendo le migliori materie prime possibili. 
Tommaso Pavone, è un giovanissimo chef di Bari che ha viaggiato molto per rendere la sua professione sempre più ricca e al momento delizia la cucina di uno splendido hotel 5 stelle ligure, il Grand Hotel Alassio

L’Hotel, recentemente ristrutturato e riportato allo splendore dopo 30 anni di chiusura, è un luogo adatto al benessere sotto ogni punto di vista: un centro talassoterapico puro, uno dei pochi in Italia, e una particolare attenzione all’enogastronomia lo rende un luogo unico in cui trascorrere qualche giorno di relax, ma anche di cure data la serietà con cui opera il centro talassoterapico. 

Ma una delle cose che mi ha colpito di più, non è tanto la struttura, quanto l’affiatamento tra le persone che ho conosciuto. Per questo, per avermi fatto entrare nell’animo dell’hotel, ringrazio il Dott. D’Alberto, direttore generale, che mi ha fatto appassionare e mi ha lasciato vedere l’amicizia e l’affetto che guida e unisce lui, Tommaso e il suo staff, nel proprio lavoro. 
E guardate qui… cosa ne dite di un Direttore generale in cucina? 🙂

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Lo chef per l’occasione ha preparato una Triglia croccante con raviolo di gambero rosso di Sanremo, coulis di pomodoro pachino e vinagreitte di zafferano agli agrumi

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La cosa eccezionale, oltre al fatto che il risultato finale era ottimo, è stata la cottura della triglia: il filetto del pesce, lasciato con le squame, viene poggiato su un colino di acciaio. A parte si porta l’olio extravergine di oliva al punto di fumo (altro elemento della shock cuisine) e, con un mestolo, Tommaso ha versato l’olio direttamente sul filetto. La triglia si è cotta con il passaggio rapidissimo dell’olio bollente, rendendo così le squame croccanti. Particolarissimo! 
Per non parlare poi del raviolo realizzato con i gamberi frullati che, formando un disco e congelandolo, vanno a sostituire la classica pasta all’uovo. 

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Ma posso tranquillamente dire che lo chef ha conquistato non solo per il piatto, ma anche per la sua simpatia: chef timidissimo è riuscito a coinvolgere il pubblico e a farlo appassionare alla sua esperienza e al suo piatto… se questo non fa la differenza 🙂

Oltre alla GourmetArena, noi foodblogger abbiamo avuto il compito di presentatrici anche per un’altra attività del Festival, Culinaria: un angolo in cui conoscere e scoprire i segreti di alcuni prodotti, eccellenze d’Italia. 
Io ho avuto il piacere di seguire l’Aceto Balsamico (di cui vado matta!) e i Formaggi. 

La prima presentazione è stata concentrata sull’aceto balsamico prodotto dall’azienda Villa Bisini Gambetti

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La signora, disponibilissima e attenta, ci ha spiegato con precisione come avviene il processo di produzione di questo prodotto e soprattutto quanto sia rigido e serio il criterio per essere considerato “Aceto Balsamico”. 

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Le norme sono severissime e i giudici che valutano tutti gli aceti balsamici prodotti in blind, cioè senza  marchio, scelgono solamente gli aceti con specifiche caratteristiche organolettiche. 
Una volta selezionato il prodotto, questo viene imbottigliato in speciali bottiglie disegnate appositamente da Giugiaro,  bottiglie uniche per tutti i produttori di aceto balsamico. Sull’etichetta, poi, appariranno diversi marchi di certificazione. Solo seguendo tutti questi criteri avrete di fronte il vero aceto balsamico tradizionale di Modena. 
E una nota: sulle confezioni è indicata una data di scadenza ma, fidatevi….l’aceto balsamico non scade!!!!

Insieme all’aceto balsamico, non poteva mancare dell’ottimo parmigiano reggiano… e che parmigiano!!! 
Un parmigiano reggiano stagionato ben 96 mesi!

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Il Signor Giovanni Minelli dell’azienda Malandrone 1477 ci ha spiegato come è possibile produrre un parmigiano con una stagionatura così elevata. Il mio primo pensiero all’idea è stato “perderà tutte le sue caratteristiche”, ma non è affatto così: se il latte viene scelto con criterio, selezionato solo da mucche che hanno avuto un certo tipo di alimentazione e se la realizzazione avviene sempre con estrema cura e attenzione, allora ecco che il risultato è un qualcosa di perfetto, equilibrato, intenso ma allo stesso tempo non invasivo. Eccezionale. 
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Le degustazioni di formaggi hanno avuto modo di continuare sempre con il Signor Minelli e il suo parmigiano, ma anche con un esperto prodotture toscano e affinatore di formaggi, il Signor Andrea Magi
Questa degustazione è stata particolarissima: entrambi gli esperti presenti, non solo hanno mostrato la propria conoscenza in tema di formaggio, ma hanno evidenziato la passione per il proprio lavoro, trasmettendoci le emozioni che quel mestiere gli fa provare ogni giorno. Da restare ammaliati 🙂
E ancora è stato particolare per l’interazione tra loro: la degustazione è stata un momento di confronto in cui, entrambi i rappresentanti si sono messi alla prova davanti al pubblico degustando e presentando in diretta i propri formaggi: un’ora di apprendimento e di divertimento! 

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Andrea Magi ha parlato con cura e devozione dei formaggi nati dalla sua creatività e sapienza e li ha presentati al pubblico in maniera spontanea e simpaticissima….ma per questo non meno severa! Guai a chi assaggiava il formaggio subito senza analizzarlo adeguatamente! 

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Quindi dopo tutto questo cosa mi porto a casa? 

Un’esperienza che mi ha messo alla prova, tante belle persone con cui ho vissuto questo viaggio e che ho incontrato durante, tante conoscenze in più e una passione che non può far altro che crescere. 
Grazie a tutti, le blogger che hanno vissuto con me l’adrenalina, Carlo Vischi che ci ha dato la completa fiducia, lo staff dell’Istituto Alberghiero seguito da Giorgio Nardelli, il cameramen e il “buttafuori” con cui abbiamo condiviso lo spazio dell’arena, gli chef, gli ospiti che sono passati di là, i produttori, il pubblico, i amici nuovi incontrati, ecc. ecc… ma non è finita qui…. domani il racconto continua, dentro e fuori le mura del Merano Wine Festival

Commenti

13 Commenti su "Presentare, io? Per il Merano Wine Festival tutto è possibile"

Il 10 Novembre 2011 alle 06:45
cuoca gaia ha scritto:
Ma cavoli l'avessi saputo sarei passata a salutare!! Io sono di Bolzano!!
Il 10 Novembre 2011 alle 07:26
Valentina ha scritto:
mi si è bloccato il pc tre volte con tt queste foto ma che bella esperienza che hai avuto!!!
Il 10 Novembre 2011 alle 07:09
saretta m. ha scritto:
Che bell'esperienza! Una due giorni tra prodotti d'eccellenza e chef che trasmettono la loro passione per il cibo e per l'importanza delle materie prime! Ora attendo la seconda parte e stai tranquilla che qui la sintesi non serviva...Dalle tue righe l'adrenalina si evince ed è il filo conduttore del post!
Un bacione
Il 10 Novembre 2011 alle 07:01
Greta ha scritto:
Che bello Tery sei riuscita a farci rivivere attraverso i tuoi occhi questa esperienza...che bello!! Un bacione ciao :)
Il 10 Novembre 2011 alle 07:57
Marta ha scritto:
molto orgogliosa di te!;)
bravisssimaaa
Il 10 Novembre 2011 alle 10:03
salamander ha scritto:
ma siete bravissimeee!!!complimenti !
Il 10 Novembre 2011 alle 10:57
Claudia ha scritto:
Tersa anche io ho ancora l'adrenalina addosso ...e devo scrivere il post..ma lo dividerò in tre parti!!!!è stato un piacere stare là con te e le altre e il nostro guru!!!!! ahahahah a prestissimo. baci
Il 10 Novembre 2011 alle 12:24
Marina ha scritto:
Un'esperienza meravigliosa, da lasciare a bocca aperta! Anche domani mi gusterò il tuo racconto ;)
Il 10 Novembre 2011 alle 13:20
Ambra ha scritto:
Ehi!!!Ti ho "rubato" la foto di gruppo...troppo bella, come anche questa esperienza e lo stare insieme!!Un bacio bella!
Il 10 Novembre 2011 alle 13:30
dolci a ...gogo!!! ha scritto:
Che bella esperienza deve essre stato davvero un momento irripetibile!!bravaaaaaaaaaa!!baci,Imma
Il 10 Novembre 2011 alle 20:01
SONIA ha scritto:
Domani torno per non perdermi il resto ^_^ sono carica di emozione per te, ti abbraccio forte
Sonia
Il 13 Novembre 2011 alle 14:51
Valentina ha scritto:
Bellissima esperienza Tery! Complimentissimi!
Il 15 Novembre 2011 alle 10:36
Tery ha scritto:
Ragazze grazie mille di esser passate e aver condiviso con me questa esperienza :)

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