Un weekend a Brentino Belluno (VR)

Brentino Belluno si trova in Provincia di Verona, situato sulla riva destra del fiume Adige, nella bassa Val Lagarina, e a pochi km dal Lago di Garda.

Ospite del Comune, ho avuto il piacere di trascorrere un weekend in questo grazioso paese: in questo articolo vi porterò alla scoperta delle attrazioni che custodisce, delle numerose attività outdoor praticabili e dei vini e piatti tipici del territorio. Iniziamo!

In questo articolo scoprirete…
1. La storia di Brentino Belluno
2. Cosa vedere e visitare a Brentino Belluno
3. Le attività outdoor praticabili
4. Dove mangiare e bere bene a Brentino Belluno
5. Dove dormire a Brentino Belluno

La storia di Brentino Belluno

Il territorio di Brentino Belluno vanta una storia secolare, con radici e tradizioni profonde: alcuni documenti attestano che fu abitato già da popolazioni preromane. In epoca romana l’importanza strategica della valle quale punto di snodo portò all’edificazione della via imperiale Claudia Augusta, che seguiva il tracciato dell’odierna autostrada del Brennero.

A testimonianza della presenza di quest’importante via di comunicazione, sono stati recentemente trovati dei resti di un antico “casello” proprio sotto l’attuale autostrada. Altri ruderi, comprendenti ritrovamenti di un antico insediamento e numerosi reperti archeologici, sono ora conservati tra i musei di Verona e quelli di Rovereto, nel vicino Trentino.

Nel periodo barbarico diverse orde di invasori provenienti dal Nord misero a ferro e fuoco i piccoli borghi sorti nel fondovalle: per difendersi dalle scorrerie gli abitanti si rifugiavano sulle alture sopra Preabocco, nel cosiddetto Castel Presina.

In epoca scaligera e veneziana venne edificato il Castello della Corvara, che servì da difesa e da controllo del traffico commerciale sul fiume Adige, del quale rimangono le strutture murarie e una ricca documentazione: il maniero, avamposto scaligero più settentrionale al confine col Trentino, è menzionato in un documento del XIII secolo. Esso subì dei rimaneggiamenti dal ‘500 al ‘700, in età Veneziana e rimase in auge fino alla fine del XVIII secolo: il suo tramonto coincise con l’abbandono dell’Adige quale via di comunicazione e col declino della Serenissima nel 1797.

La nascita vera e propria del Comune di Brentino Belluno, però, si fa risalire al 1° gennaio 1929: fino ad allora, infatti, esso era diviso nei comuni di Brentino (che comprendeva le frazioni di Preabocco e Rivalta) e di Belluno Veronese.

Cosa vedere e visitare a Brentino Belluno

Il comune di Brentino Belluno e i suoi dintorni vantano innumerevoli attrazioni turistiche dal grande valore storico, naturalistico e culturale.

Primo tra tutti, situato sul complesso roccioso del Monte Baldo, vi è il santuario della Madonna della Corona, uno dei luoghi più suggestivi della regione.

Meta di pellegrinaggio ormai da secoli, e molto rivalutato in occasione dell’anno giubilare mariano (2022), lo si può raggiungere a piedi, partendo da Brentino (clicca qui per approfondimenti) lungo il sentiero della Speranza, oppure in auto, moto e bus giungendo dall’alto.

La storia di questo importante monumento è molto antica. Una pia tradizione colloca la nascita del Santuario nel 1522, anno in cui una statuetta sarebbe stata traslata miracolosamente dall’Isola di Rodi, in quel momento invasa da un’armata musulmana, per intervento angelico. E’ proprio grazie a questa scultura di Maria Addolorata che si deve lo sviluppo di una fervente devozione popolare.

Storicamente invece, la presenza di tale opera si fa risalire all’arrivo dei Cavalieri di Malta, che acquisirono la proprietà del Santuario tra il 1434 e il 1437, conservandola fino al 1806, anno in cui venne sciolta con un provvedimento napoleonico.

Ingenti e determinanti furono le migliorie poste in essere dai Cavalieri, che garantendone una più agevole accessibilità trasformarono il luogo santo in un autentico Santuario: nel 1458 venne posizionato un ponte di legno per l’accesso alla valle, e tra il 1490 e il 1521 venne edificata una chiesa più grande su quella preesistente. Nel Cinquecento e nel Seicento, vennero poi perfezionati i sentieri che conducono al Santuario, organizzandoli in gradinate.

Nel 1899 subì ulteriori modifiche: venne rifatta la facciata in stile gotico e fu decorata con marmi di Sant’Ambrogio. Nell’Anno Santo 1975 iniziarono ulteriori lavori di ristrutturazione per ampliarla: da 220 m2 si passò agli attuali 600 m2.

Nel 1982 gli venne attribuito il titolo di “basilica minore” e, nel 1988, Papa San Giovanni Paolo II visitò il Santuario e pregò davanti alla Madonna della Corona.

Oltre alla bellezza esteriore dell’edificio, incastonato lateralmente nella roccia del Monte Baldo, esso sorprende anche all’interno per le ricchezze artistiche e religiose che custodisce.

Tra queste, merita una menzione la suggestiva Scala Santa, riproduzione della scala che si trova a Roma vicino alla basilica di San Giovanni in Laterano. Percorrendola interamente sulle ginocchia, è possibile ottenere l’espiazione di tutti i peccati.

Numerose sono inoltre le opere scultoree presenti, buona parte delle quali sono state realizzate con il marmo bianco di Carrara dallo scultore veronese Ugo Zannoni. Sia nel santuario che lungo la strada di accesso si possono poi ammirare le fusioni in bronzo dell’architetto veronese Raffaele Bonente e, lungo la parete destra dell’edificio, un’esposizione di 167 tavolette degli ex-voto (la più antica risale al 1547).

Oltre ai reperti archeologici di un antico casello autostradale sopra citati, attualmente ancora in fase di scavo, un altro edificio degno di menzione è la maestosa centrale idroelettrica, costruita nel 1923. Caduta ormai in disuso, assieme alla torre, un tempo adibita ad abitazione del custode, emerge dalla fitta vegetazione richiamando le linee di un’antica cattedrale e dando vita ad un paesaggio gotico e suggestivo. Al suo interno sono ancora custoditi gli antichi macchinari per la gestione dell’acqua e ,seppur non visitabile, offre uno scorcio che merita una piccola deviazione dal vostro itinerario.

Seppur in disuso, al suo interno sono ancora custoditi gli antichi macchinari per la gestione dell’acqua. Accanto ad essa, vi è inoltre la casa del custode, simile a una torre, oggi in stato di abbandono.

Tornando dalla centrale verso il borgo, vi troverete sulla destra una piccola casetta gialla: si tratta dell’Infopoint turistico della Val D’Adige. Inaugurato di recente, è situato nell’Ex Casello Turnario del paese. In passato, infatti, esso veniva utilizzato dai cittadini quale caseificio per la produzione di formaggio: a turno, essi portavano il latte munto e, grazie alle attrezzature presenti (al cui interno ve n’è ancora una ben conservata), potevano produrre il formaggio per tutta la famiglia.

Proseguendo verso il centro, non dovreste assolutamente negarvi una passeggiata tra i vicoli fioriti dell’antico borgo. Ad aiutarvi a discaricarvi nei viottoli del paese saranno le opere di Silvano, un Brentinese Doc in cui vivono la passione e l’amore per il proprio territorio, che assieme a dei ragazzi del paese, ha realizzato targhe esplicative apposte sulle abitazioni, che raccontano cenni storici e segnalano punti d’interesse. Qua e là, inoltre, potrete inoltre ammirare i bellissimi dipinti decorativi di Sara Ivana ed i resti delle antiche mura storiche che delimitavano un tempo i confini del paese.

Per gli appassionati di arte, inoltre, vi è la possibilità di ammirare due opere del Mantegna presso la chieset­ta di Sant’Andrea.

Per concludere la passeggiata a Brentino Belluno, vi suggerisco di spostarvi, a piedi o con l’auto, nella zona di Rivalta, fulcro della città e sede della banca, delle poste e del municipio.

Oltre alla possibilità di passeggiare sulle rive dell’Adige, che scorre accanto a questa frazione, potrete visitare la Chiesa di San Giacomo in Rivalta e ammirare una delle panchine del Cammino delle Scoperte di Jesusleny Gomes, in piazza Gelmetti, costruita con pietra locale.

Le attività outdoor praticabili a Brentino Belluno

Le caratteristiche idrogeologiche di Brentino Belluno consentono di praticare una vasta gamma di attività outdoor: dalle scalate al canyoning, ce n’è per tutti i gusti.

Escursioni e vie ferrate

L’escursione più panoramica e celebre del territorio si svolge lungo il sentiero a scalini che conduce alla Madonna della Corona: il Sentiero della Speranza, con un dislivello di circa 600 metri. La partenza è prevista proprio dal centro del borgo di Brentino, e la durata complessiva è pari a due ore/due ore e mezza.

Il percorso è ben tracciato e comprende circa 1750 gradini per tratta. Il sentiero è alberato, adatto anche a bambini, e, nel complesso, la difficoltà è medio-bassa. Personalmente, l’ho sperimentato in occasione del mio viaggio in loco, e, nonostante la pioggia non ci abbia mai dato tregua, ne è valsa la pena di percorrerlo: è stata una grande emozione giungere in cima e visitare il magnifico Santuario.

A ridosso dell’arrivo, si trovano i bagni, un bar, un negozio di souvenir e una stanza con dei tavoli per mangiare al sacco.

Percorrendo il sopracitato sentiero, è possibile compiere una gradevole deviazione di circa un’oretta, all’incrocio con il sentiero n.75, per raggiungere il Ponte Tibetano di Brentino Belluno. Lungo 34 metri, offre spettacolari vedute sul Vajo dell’Orsa, un’altra attrazione del luogo.

La Valle dell’Orsa, comunemente soprannominata “vajo” per via della sua particolare conformazione rocciosa, è infatti la più grande valle per lunghezza del gruppo del Monte Baldo e lo attraversa tra la cresta principale e quella che si affaccia sulla Vallagarina.

Partendo da Brentino Belluno, seguendo inizialmente il Sentiero del Pellegrino, è possibile visitare gran parte della Valle in un percorso ad anello di difficoltà media lungo 7 km, della durata di circa 3 ore.

Pur non essendo particolarmente difficile, il sentiero è da affrontare con attenzione perché presenta alcuni brevi tratti esposti.

Vi segnalo infine che sul Monte Baldo offre interessanti pareti per gli arrampicatori, ad altezze differenti. Per maggiori informazioni, vi consiglio di recarvi all’Infopoint del paese oppure di visitare il sito web Xadventure.it

Sport acquatici

La vicinanza al fiume Adige consente agli avventurieri in visita a Brentino Belluno di cimentarsi in diverse attività d’acqua.

Tra queste, vi sono:

  • il rafting, per la discesa del fiume Adige, prenotabile presso la Xadventure Canyoning Station di via Molini, 2;
  • la canoa, per il tratto Brentino – Pescantina di circa 15 km, prenotabile presso l’A.S.D. Canoa Club Pescantina (sito web: ccpescantina.it ), oppure per il tratto Rivalta- Brentino-Gaium, prenotando sempre con la Xadventure di via Molini, 2 a Brentino;
  • il canyoning, perfetto da praticare nel Vajo dell’Orsa, soprattutto nel tratto che da Ferrara di Monte Baldo conduce a Malga Orsa, prenotabile presso la Xadventure.

Biciclette ed e-bikes

Sono numerosi i sentieri praticabili con la mountain bike: dai più semplici ai più impegnativi, la zona fornisce molte alternative grazie alla presenza della pista ciclabile “Strada del Sole” che attraversa Brentino Belluno e collega il Nord Europa con l’Italia e Verona.

Vi segnalo che a Brentino, in Via Santuario 11b, ha recentemente aperto il “Brentino Bike”, un negozio di noleggio di biciclette ed e-bikes.

Dove mangiare e bere bene a Brentino Belluno

La gastronomia della zona propone piatti tipici della tradizione veronese e trentina, che si abbinano perfettamente con la produzione vinicola del luogo. Durante il mio viaggio a Brentino, ho avuto la possibilità di sperimentare diversi ristoranti e cantine: qui di seguito trovate i miei personali suggerimenti.

Agriturismo e cantina Roeno – Via Mama, 5 (Belluno Veronese)

Celebre per la produzione di Enantio in un antico vitigno storico, questa cantina organizza parecchi eventi originali e dispone di un agriturismo in cui poter alloggiare e gustare prodotti gastronomici locali. Roberta, uno dei proprietari, ci ha offerto diversi piatti molto gustosi, tra cui la carne salad con tartufo fresco e le tagliatelle con impasto al vino Enantio condite con radicchio e speck. Vi segnalo inoltre che, previo preavviso, la cucina si premunirà di pasta senza glutine per servire anche i commensali celiaci.

Trattoria Al Ponte – Piazza della Vittoria, 12 (Belluno Veronese)

Ho avuto l’occasione di gustare i piatti tradizionali dello chef Stefano Bridi a pranzo, presso la Trattoria al Ponte. Di questo pasto, ricordo i profumi autentici, le materie prime di qualità, la cortesia del personale e l’attaccamento alle antiche ricette: mi sono sentita come se fossi a casa!

L’abbondanza e la tradizione sono di casa alla Trattoria Del Ponte. Potrete gustare piatti semplici e sfiziosi in cui risentire la passione dello Chef per il suo territorio e per questo mestiere. Menzione d’onore alla trota e alle tagliatelle al ragù di coniglio…la scarpetta è d’obbligo! Dal locale di Stefano uscirete sazi e sorridenti!

Ristorante al Palazzo – Piazza Marconi, 1 (Rivalta di Brentino Belluno)

La chef Helene Sussarellu ha da poco aperto questo ristorante in Valdadige, in cui la sala con pietre a vista e il camino di originale e antichissima lavorazione fanno da cornice ai suoi piatti stellari. La scelta, a differenza di altri locali della zona, comprende sia carne che pesce. Tentata da quest’ultimo, mi sono fatta consigliare dalla chef, che mi ha accompagna in un vero e proprio viaggio culinario tra sapori, profumi ed emozioni.

Il menù propone piatti complessi e raffinati dal sapore deciso che riflettono la personalità della Chef, una donna di carattere, che vanta importanti esperienze internazionali che hanno arricchito un già vasto bagaglio culinario, figlio delle origini multietniche sardo greche. Gli ingredienti risultano perfettamente abbinati e bilanciati regalando piatti unici ed un’esperienza degna di nota agli avventori. Sicuramente un ristorante che è una perla rara nel panorama enogastronomia della Valdadige.

Anche in questo caso, ho avuto la possibilità di ottenere un menù senza glutine davvero gustoso.

Cantina Valdadige Wine Bar – Via Don Cesare Scala, 45 (Brentino)

Questa cantina sociale, che vanta più di 200 soci sul territorio della Val D’Adige veronese, è perfetta per una degustazione di vini locali, grazie all’ampia scelta di etichette in grado di soddisfare tutti i gusti. In loco sono presenti un Wine Bar, in cui poter gustare vini e taglieri, e due sale per eventi e ricevimenti, aperte all’occorrenza. Devo confessarvi che il rosé “Schiava” mi ha conquistato il cuore!

Dove dormire a Brentino Belluno

Durante il mio weekend a Brentino Belluno, ho avuto il piacere di soggiornare presso due differenti strutture.

La prima è l’Agriturismo Revena (SP 11 Località Revena 3 – Brentino Belluno), un antico casale ristrutturato, appartenente alla nonna dell’attuale proprietario Leonardo, immerso nei vigneti della valle.

Al Revena è possibile alloggiare in una delle 10 camere, arredate in stile rurale veneto-trentino, oppure soggiornare con il proprio camper in modalità “Agri Camper”, sostando in un’apposita area attrezzata con bagni, allacci individuali per carico e scarico dell’acqua e della corrente elettrica, uno spazio giochi dedicato ai bambini, un’area barbecue e un’officina attrezzata per autoriparazioni delle biciclette.

Inoltre, l’agriturismo dispone di un bellissimo giardino con veranda e di una piscina.

Oltre alla cura degli arredi e delle decorazioni e alla qualità degli ingredienti biologici utilizzati per le colazioni, ciò che rende bello questo agriturismo è la sensazione di “trovarsi a casa” che lo staff trasmette ai propri ospiti.

La seconda struttura presso la quale ho alloggiato, e che mi sento vivamente di consigliarvi, è l’Agriturismo Al Palazzo (Piazza Marconi, 1 – Rivalta di Brentino Belluno). Anch’esso immerso nella natura della valle, tra bellissimi vigneti, è in grado di regalare momenti di relax.

Le camere, molto silenziose e arredate in stile classico con parquet, sono confortevoli ed ampie. Inoltre, in struttura, è possibile gustare una buona colazione mattutina e godere di un delizioso pasto presso l’adiacente Ristorante Al Palazzo, di cui vi ho parlato sopra.

Gli spazi comuni, poi, pullulano di storia: dalle magliette del celebre ciclista Eddy Merckx, che Alberto, il proprietario dell’agriturismo, ci ha raccontato aver alloggiato qui, all’antico camino di originale e antichissima lavorazione, si respira un’aria pregna di ricordi.

Per garantire il massimo relax, anche Al Palazzo è possibile godere di un solarium con piscina.

Spero che questo nuovo articolo sul Comune di Brentino Belluno (VR) vi sia piaciuto, e che possa esservi utile per una futura visita in loco: sono sicura che ne resterete piacevolmente sopresi anche voi!

A presto,

Greta

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