1. Marcel Duchamp
Marcel Duchamp nasce da una ricca famiglia
borghese, nel 1887, a Blainville, in Francia, e
comincia a dipingere a 15 anni, influenzato dalla
tecnica degli impressionisti.
Viaggia a Parigi, New York, Buenos Aires,
interagendo e confrontandosi con i principali
esponenti dell’impressionismo e del dadaismo,
avvicinandosi prima ad una e poi all’altra
corrente, passando anche per il cubismo e
coltivando sempre la sua passione per il gioco
degli scacchi.
Da sempre sofferente per colpa di una norma stilistica che lascia all’artista poca libertà,
rifiuterà presto le forme tradizionali dell’arte, delegando la comprensione del senso
dell’opera all’osservatore, che parteciperà inevitabilmente al processo artistico.
In effetti Duchamp influenzò non poco l'arte d'avanguardia e anticipò molti movimenti
artistici del secondo dopoguerra: è forse il principale artefice della messa a soqquadro
dei valori e delle forme dell’arte occidentale; causa la sua personalità affine al
Dadaismo, viene considerato uno dei maggiori rappresentanti della corrente: Duchamp
è, infatti, assolutamente impossibile da inquadrare in un qualsiasi schema, proprio come
un dadaista.
Fontana
Il ready-made dal titolo “Fontana” rappresenta l’opera
maggiormente provocatoria di Marcel Duchamp, un
orinatoio firmato con lo pseudonimo di “R. Mutt”.
Dell’opera, mai stata esposta al pubblico, lo stesso
Duchamp pubblicò una foto su “The blind man”, la rivista
Dada fondata da egli stesso, difendendo l’ipotetico
ideatore:
«Se Mr. Mutt abbia fatto o no la fontana con le sue mani non ha importanza. Egli l'ha
scelta. Ha preso un comune oggetto di vita, l'ha collocato in modo tale che un
significato pratico scomparisse sotto il nuovo titolo e punto di vista; egli ha creato
una nuova idea per l'oggetto.»