Opinioni

I giovani del nostro tempo sono effervescenti, vitali, affrontano la vita con baldanza, con spavalderia. Sfruttano ogni occasione senza guardare in faccia a nessuno. Spesso sono intraprendenti, fanno il doppio gioco, ma vengono sempre creduti. I genitori stessi li proteggono, non li smascherano, li difendono secondo una abitudine ormai consolidata.

Negli ultimi tempi ci rendiamo conto che i giovani seno sempre più autonomi ma solo per quello che interessa loro. In passato i figli chiedevano sempre prima di fare un passo consiglio ai genitori, chiedevano, nelle questioni importanti, l’opinione del padre, che era vista come un oracolo. I genitori, i nonni, gli zii avevano esperienza da vendere e potevano aiutare e veicolare verso la scelta giusta. In passato si chiedeva l’opinione anche per questioni banali o per la scelta di un fidanzato/a. la forza dell’amore vinceva sempre e non c’erano dubbi, malintesi. Tutto era più semplice e i figli si affidavano al giudizio, alla comprensione, alla magnanimità dei genitori.

Ora i tempi sono cambiati. Chiedere aiuto ai genitori appare infantile, è un gesto non apprezzato. Chi vi ricorre tace. È una umiliazione profonda per molti dover ricorrere agli appoggi familiari. I giovani dimenticano che gli anziani sono possessori di alcune verità che loro ignorano per mancanza di esperienza diretta sul campo. I giovani respingono brutalmente le ingerenze degli anziani di famiglia. Hanno preso la cattiva abitudine di rivolgersi altrove dove trovano solo inganni, bugie, tranelli. Non si confidano in casa. Per pagare l’affitto magari chiedono prestiti ad amici infingardi pronti a  tradire alla prima occasione. I giovani fanno di testa loro, non badano ai consigli dei genitori. Cosi si ubriacano, si drogano. Spesso tornano a casa senza mai scambiare una parola in famiglia..

Un tempo i figli baciavano i genitori quando rientravano, salutavano prima di un viaggio. Era incantevole vedere le madri con i loro occhi luccicanti guardare i figli andare via. Ora molti partono per lunghi viaggi senza salutare nessuno. Un tempo c’era il baciamano ora nemmeno un saluto.  

 

Ester Eroli

 

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