DOPO 38 anni di "onorato servizio in strada", dal primo settembre 2014 Giovanni Bardoscia è un vigile in pensione. Per questo non si aspettava, il 31 dicembre, di ricevere quell'sms che lo intimava di presentarsi subito in servizio.

A che ora l'ha ricevuto?
"Mah, che saranno state? Le cinque e mezza del pomeriggio, se vuole controllo, l'ho conservato".

Non c'è bisogno, prosegua: cosa ha fatto allora?
"Appena l'ho letto m'è venuto da ridere. Ho pensato allo scherzo di qualche collega. Anche perché sotto, dove c'erano i numeri di telefono con cui relazionarsi, il primo era del comando generale; l'altro invece mi sembrava un'utenza di Centocelle. Solo dopo ho capito che erano altri 2 interni del comando, 2750 e 2926, ma scritti di seguito: mancava il trattino per separarli".

E quindi? Ha pensato a uno scherzo e ha lasciato perdere?
"Beh sì. Verso sera però, come faccio da 38 anni, ho telefonato al comando per fare gli auguri ai colleghi. E con loro ho scherzato: "Per favore, fate un fax urgente perché mi mandino la macchina dopo mezzanotte, che prima sono impegnato". E il collega mi ha risposto: "Ma perché la macchina a te? Non sei in pensione?". E io: "Sono stato richiamato, m'è arrivato un sms. Ma mi sa che è uno scherzo". E loro: "No no, guarda che il messaggio è vero". Sono rimasto di stucco".

E cosa ha fatto dopo?
"A quel punto ho pensato: forse mi devo presentare. Poi però mi sono detto: io l'uniforme non ce l'ho, la radio l'ho riconsegnata, come faccio a presentarmi?".

Lei è uno degli 835 assenteisti denunciati il 1° gennaio dal Campidoglio?
"Sicuramente starò in quella lista. Poi non lo so se c'è stata una verifica e sono stato depennato".

In 38 anni di servizio è stato mai richiamato in reperibilità?
"Mai. A febbraio 2012, quando ci fu la memorabile nevicata su Roma, io ero già in servizio: quella mattina ci sequestrarono e ci mandarono a casa solo il mattino dopo".